lunedì 11 ottobre 2010

L'ITALICA IMPUNITA' DELLO SBIRRO.

Due storie così simili quelle di Federico e Alexis che stanno avendo quasi in contemporanietà degli epiloghi quanto meno dal punto di vista giudiziario,e che diverse misure si sono adottate nei confronti degli assassini dei due ragazzi.
Gli sbirri che hanno ammazzato Aldro a parte non aver mai fatto un giorno di carcere,sono stati condannati nel peggior(per loro)dei casi a poco più di tre anni per coloro accusati di eccesso colposo in omicidio colposo,e per i colleghi che hanno coperto e sviato le indagini meglio non parlare:in Grecia invece l'assassino che ha sparato ad Alexis si è preso l'ergastolo ed un suo collega complice di anni ne dovrà scontare dieci.
Tutto questo per far capire come l'ingiustizia italiana quando ci sono i porci in divisa utilizzi una mano leggerissima se non premiando direttamente o meno queste merde assassine.
Casca proprio a pennello la scritta in greco che dice"sbirri maiali assassini",paesi diversi usanze simili,criminali in ogni parte del globo anche se l'impunità a volte cambia come in questo caso:articoli presi in ordine di lettura da Indymedia Svizzera(tratto da"La stampa"),Indymedia Lombardia(Ansa)e Senza Soste(La Repubblica).
Poliziotti greci condannati.
Alexandros Grigoropoulos fu assassinato nel 2008: la sua morte scatenò due mesi di proteste in tutto il Paese.
ATENE
Un tribunale greco ha condannato due poliziotti per l’uccisione del quindicenne Alexandros Grigoropoulos nel centro di Atene nel 2008, che provocò circa due settimane di proteste e disordini in tutto il Paese. Il tribunale ha riconosciuto l’agente Epaminondas Korkoneas colpevole di omicidio, e Vassilis Saraliotis complice. «Tutti siamo vittime e io muoio un giorno dopo l’altro», ha detto Korkoneas al termine del processo. Ora rischia l'ergastolo. I dettagli della sentenza sono attesi entro oggi.
Korkoneas aveva sostenuto di aver sparato in aria per avvertimento e che la morte del giovane sarebbe stata provocata dal rimbalzo di un proiettile. Ma il medico legale, pur rivelando che il colpo di pistola al torace che provocò la morte raggiunse la vittima di rimbalzo, per

aver colpito una colonnina spartitraffico, ha sostenuto che l’arma era puntata ad altezza d’uomo, come affermato da alcuni testimoni, che hanno escluso anche qualsiasi provocazione da parte del giovane studente. Il processo si è tenuto ad Amfissa, circa 200 chilometri a ovest di Atene, per il timore di nuovi disordini.
[Atene] ergastolo a agente che uccise Alexandros Grigoropoulos.
(ANSA) - ATENE, 11 OTT -
Dieci anni ad altro poliziotto condannato per complicità.

Il poliziotto greco Epaminondas Korkoneas e' stato condannato all'ergastolo per l'omicidio del giovane Alexandros Grigoropoulos. La pena e' stato comminata da un tribunale di Amfissa (150 km da Atene). Un secondo agente di polizia, Vassili Saraliotis, e' stato condannato a 10 anni per complicita'. Il giovane fu ucciso ad Atene nel dicembre 2008 durante scontri con la polizia.
questa non è giustizia e non riporterà in vita Alex.
La polizia uccide, lo Stato paga: 2 milioni alla famiglia Aldovandi.

Lo Stato offre 2 milioni di euro come risarcimento alla famiglia Aldrovandi.

Lo Stato ha deciso di risarcire la famiglia di Federico Aldrovandi, il ragazzo morto a Ferrara durante un controllo di polizia il 25 settembre 2005: ai familiari andranno quasi due milioni, ma in cambio lo Stato chiede loro di non costituirsi parte civile nei procedimenti ancora aperti sulla vicenda. “E’ un passo importante - dice Patrizia Moretti, la madre del ragazzo - una tragedia così non si chiuderà mai, Federico non ce lo restituirà mai nessuno, ma l’importante è che la sua memoria sia quella giusta. Quello che mi interessava era far sapere quello che è successo, e questo è un obiettivo raggiunto”.

Per uno dei legali della famiglia, Fabio Anselmo, che ricorda come il ministero dell’Interno non è mai stato citato come responsabile civile, la decisione di accordare il risarcimento “è un’ammissione di responsabilità di indubbia valenza. Dal punto di vista umano sono dispiaciuto, avrei voluto essere in appello. Ma capisco la fatica della famiglia per tutta questa battaglia”.

Le responsabilità penali restano in capo agli imputati: i quattro poliziotti di pattuglia quella mattina sono stati condannati in primo grado per eccesso colposo in omicidio colposo, e altri tre loro colleghi sono stati condannati per il depistaggio delle indagini (per un altro il processo è ancora in corso). “Oggi si può cominciare a parlare di pacificazione”, dice ancora l’avvocato Anselmo, ricordando che la famiglia del ragazzo “non ha mai avuto un atteggiamento di contrapposizione nei confronti della polizia, ma ha solo lottato perché fosse ristabilita la verità”. Intanto a Ferrara si lavora per dar vita ad un’associazione delle vittime delle forze dell’ordine. “L’idea è nata per aiutare chi si è trovato in una situazione simile alla nostra - spiega la mamma di Federico - lo scopo è chiedere aiuto allo Stato perché non lasci solo chi si trova in difficoltà”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Con i 2 milioni ricevuti gli Aldrovandi potrebbero pagare un killer professionista per vendicare Federico.