martedì 12 ottobre 2010

I LAVORATORI SENZA PENSIONE

Gettata una bella sabbiatura così per nascondere una notizia che se divulgata in maniera nazionale come le ultime morbose attenzioni degli italioti per la necrofilia o per le morti sul lavoro non uguali per tutti farebbe di certo un bello scalpore,un bel botto autunnale pronto a scaldare il prossimo inverno.
Il popolo dei precari infatti,e direttamente dalla voce del presidente Inps Mastropasqua in aperta ammissione che tutti i contratti voluti dagli ultimi governi sia di destra che di pseudosinistra in nome della flessibilità-precarietà del lavoro alla fine di tali rapporti lavorativi occasionali non avranno coperture previdenziali,è pronto ad entrare in un conflitto non solo a parole.
I contributi effettivamente questi lavoratori li pagano ma il succo spremuto di tale prelievo fiscale se ne andrà nelle tasche di tutti quelli che hanno un rapporto di lavoro indeterminato,continuo e duraturo nel tempo(sempre di meno).
L'articolo tratto da Senza Soste spiega molto meglio di me quello che è accaduto e che non è stato nemmeno insufficientemente detto ai veri lavoratori,a quelli che si sudano la pagnotta e talvolta ci lasciano la pelle senza nessun tricolore avvolto alla bara.

Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione. Silenzio dei media o scatta la rivolta .


La notizia è arrivata e conferma la peggiore delle ipotesi. Rimarrà sotto traccia per ovvi motivi, anche se in Rete possiamo farla circolare. Se siete precari sappiate che non riceverete la pensione. I contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione ce l'ha garantita. Perché l'Inps debba nascondere questa verità è evidente: per evitare la rivolta. Ad affermarlo non sono degli analisti rivoluzionari e di sinistra ma lo stesso presidente dell'istituto di previdenza, Antonio Mastropasqua che, come scrive Agoravox, ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".
Intrage scrive che l'annuncio è stato dato nel corso di un convegno: la notizia principale sarebbe dovuta essere quella che l'Inps invierà, la prossima settimana, circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati, dopo quelle spedite a luglio ai lavoratori dipendenti, per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale. Per verificare, cioè, i contributi che risultano versati.
La seconda notizia è che non sarà possibile, per il lavoratore parasubordinato, simulare sullo stesso sito quella che dovrebbe essere la sua pensione, come invece possono già fare i lavoratori dipendenti. Il motivo di questa differenza pare sia stato spiegato da Mastrapasqua proprio con quella battuta. Per dire, in altre parole, che se i vari collaboratori, consulenti, lavoratori a progetto, co.co.co., iscritti alla gestione separata Inps, cioè i parasubordinati, venissero a conoscenza della verità, potrebbero arrabbiarsi sul serio. E la verità è che col sistema contributivo, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima.
I precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l'INPS gli "imprenditori di loro stessi" creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché l'INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.
L'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.
Quindi paghiamo i nostri contributi che non rivedremo sotto forma di pensione. Se reagiamo adesso, forse, abbiamo ancora la speranza di una pensione minima.
tratto da http://contintasca.blogosfere.it/

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