martedì 15 marzo 2022

E LA CINA STA A GUARDARE

Il segreto di Pulcinella sulla genesi del conflitto ucraino è stato messo nero su bianco dall'intervento del portavoce del ministro degli esteri cinese di già qualche giorno addietro che letteralmente ha riferito che"sono state le azioni della Nato guidata da Washington che hanno gradualmente spinto Russia e Ucraina fino al punto di rottura".
Un fatto inconfutabile che in molti soprattutto in occidente non hanno mai reso noto,pensato di sicuro così come è veritiera questa affermazione che già circolava da settimana prima dell'inizio ufficiale della guerra.
Nelle ultime ore si è parlato anche,sempre da fonti statunitensi,di possibili aiuti militari della Cina verso la Russia in materia di rifornimento di armi e di mezzi,cosa che lo stesso Putin ha smentito dicendo che riesce a fare tutto da solo.
La preoccupazione è molta così come le notizie false che girano dai primi interventi con immagini di guerra prese da film e videogiochi fatte passare per incursioni e bombardamenti,che ovvio ci sono stati,ma reti come la nostra Rai Due sta facendo della disinformazione un cavallo di battagli destinato ad azzopparsi da solo.
L'articolo di Contropiano(cina-sono-state-le-azioni-di-nato-e-usa )parla di questa tensione che circola ormai in tutto il mondo,delle restrizioni e delle situazioni fumose che passano in silenzio con incontri sempre più frequenti alche se alquanto improduttivi per un cessate il fuoco che per il momento sembra ancora lontano.

Cina: “Sono state le azioni di Nato e Usa a spingere per la guerra tra Russia e Ucraina”.

di  Redazione   

Non ha usato mezzi termini Zhao Lijian, portavoce del ministro degli Esteri cinese: “Sono state le azioni della Nato guidata da Washington che hanno gradualmente spinto Russia e Ucraina fino al punto di rottura".

“Ignorando le proprie responsabilità”, ha continuato Zhao Lijian, “gli Usa accusano invece Pechino della propria presa di posizione sulla vicenda e cercano margini di manovra nel tentativo di sopprimere la Cina e la Russia, per mantenere la propria egemonia”.

Sul fronte delle sanzioni la Cina ha sottolineato come non abbiano fondamento nel diritto internazionale. “Non porteranno pace e sicurezza” ha detto Zhao Lijian “ma avranno la sola conseguenza di provocare gravi difficoltà all’economia e ai popoli dei Paesi interessati intensificando ulteriormente la divisione e il confronto”.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi era intervenuto due giorni fa proprio sui rapporti della Cina con Mosca. Il capo della diplomazia di Pechino aveva parlato di “amicizia duratura” con la Russia, un’amicizia che è “solida come una roccia”, affermando che i due Paesi contribuiscono a portare “pace e stabilità” nel mondo”.

La Cina si è detta però disponibile a “fare le necessarie mediazioni” e “a partecipare alla “mediazione internazionale” sulla guerra in Ucraina. Il ministro degli Esteri Wang Yi aveva infatti affermato che Pechino è pronta a continuare a svolgere “un ruolo costruttivo per facilitare il dialogo e per la pace, lavorando a fianco della comunità internazionale per svolgere la necessaria mediazione”.

Ieri infatti il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno avuto un incontro con il leader cinese Xi Jinping, in video conferenza. Pechino ha chiesto di “lavorare insieme” per ridurre le conseguenze della crisi,  bocciando però le sanzioni “che avranno un impatto negativo sulla stabilità della finanza globale, dell’energia, dei trasporti e delle catene di approvvigionamento”, trascinando al ribasso “l’economia mondiale, che è sotto il pesante impatto della pandemia” del Covid-19 e “saranno dannose per tutte le parti”. Xi Jinping ha poi chiesto la “massima moderazione” sulla crisi.

La Società della Croce Rossa cinese, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, ha inviato un lotto di materiali per aiuti umanitari, inclusi cibo e necessità quotidiane, per un valore complessivo di cinque milioni di yuan (circa 723mila euro). Il lotto, ha aggiunto Zhao Lijian, è stato spedito oggi da Pechino, e sarà consegnato in Ucraina “il prima possibile”.

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