mercoledì 19 agosto 2020

LA GUERRA DELL'ACQUA IN ROJAVA

Una delle tattiche di guerra per annientare la resistenza di una città o di un'intera regione,soprattutto in terre dove già esiste una secolare carenza,è quella di togliere l'acqua alla popolazione,così come toglierne i viveri,lo si è fatto da sempre ed è un modo crudele e lungo per mettere in ginocchio una delle parti del conflitto.

Da decenni Israele utilizza anche questa tattica nei territori palestinesi ed oggi spostati un poco più a nord è quello che sta attuando l'esercito turco nel Rojava presso la città di Heseke posta al confine nord orientale,dove già una siccità stagionale eccezionale si è aggiunta ai problemi della pandemia di coronavirus.

Da settimane i turchi che controllano le dighe poste sull'Eufrate e sul Tigri fanno sì che l'acqua arrivi a singhiozzo nel territorio,costringendo la popolazione a rifornirsi di acqua con cisterne con sempre maggiore fatica,lasciando le terre coltivate prive di sostentamento e quindi con raccolti insufficienti per sfamare.

L'articolo(comune-info.net )racchiude un appello alla comunità internazionale per fare cessare questa ignobile tattica di guerra che sta cominciando ad avere effetti devastanti soprattutto verso la popolazione più debole ed indifesa nel silenzio più totale.

La Turchia toglie l’acqua nel Rojava.

Gulistan 17 Agosto 2020

La sete è un’arma micidiale. Se poi si unisce alla mancanza di elettricità, gas, alla difficoltà di accesso al cibo e al rischio derivante dalla pandemia, la resistenza diventa quasi impossibile. Per questo la campagna “Make Rojava Green Again” ha lanciato, attraverso la lettera aperta di una donna di Heseke, un appello urgentissimo rivolto alla solidarietà di chiunque abbia a cuore il destino di un milione di persone delle città e delle regioni di Heseke e Tel Tamir cui l’aggressione del regime turco da dieci giorni ha interrotto la fornitura di acqua potabile. Le forze mercenarie assoldate dalle forze turche per l’aggressione al Rojava controllano ora la stazione idrica di Allouk (Elok), la sola che distribuisce acqua potabile nella regione, e questo, purtroppo, non è il solo caso in cui la mancanza di acqua viene utilizzata come arma per indebolire la resistenza in un periodo in cui le temperature sono proibitive: le dighe turche sull’Eufrate colpiscono l’agricoltura di quella regione della Siria nord orientale in modo durissimo da diversi mesi. L’acqua non è mai stata così bassa

A tutte le organizzazioni e agenzie internazionali pertinenti,

A tutto il mondo

A tutti coloro che hanno a cuore l’umanità,

Heseke in questo momento sta affrontando una situazione terribile a causa del taglio dell’acqua per più di dieci giorni, da parte della Turchia e dei suoi delegati, che controllano Serekaniye (Ras-al-Ain) e tutta la campagna vicina, dove si trova la centrale idrica di Alouk.

Questa centrale è l’unica fonte di acqua potabile per l’intera regione di Tel Tamer e Heseke.

Inoltre, Heseke soffre della carenza di elettricità, gas, pane e dei prezzi elevati dei costi di gestione giornalieri.

Questo cattivo clima con altissime temperature da un lato, e la pandemia di Corona nell’altro, mette la vita a più di un milione di persone in pericolo e a rischio. In queste difficili circostanze dobbiamo diffondere un appello di emergenza a tutto il mondo per interferire e contribuire a salvare la vita dei civili e considerare Heseke come una città veramente allo stremo.

L’uso dell’acqua come arma da parte della Turchia.

Negli ultimi mesi, la Turchia ha intensificato la pressione sulla Siria nord-orientale utilizzando l’acqua come arma. Si tratta di un grave attacco che sta già causando una grave crisi ambientale e umana e colpisce la Mesopotamia nel suo complesso!

Se continuasse così, ci sono buone probabilità che l’intera Mesopotamia, ricca dei suoi mille anni di storia, si trasformi in un deserto …

Esempi di attacchi turchi sono:

Tagliare il flusso d’acqua dal fiume Eufrate.

Con le loro dighe, si stima che la Turchia abbia il potenziale per tagliare completamente l’acqua del fiume per 3 anni. Già ora, poiché l’acqua è stata drasticamente ridotta per alcune settimane, ha un effetto drammatico sull’agricoltura nella Siria nord-orientale e sulla natura. L’acqua dell’Eufrate non è mai stata così bassa nella storia umana!

Taglio della stazione centrale idrica di Allouk.

La stazione idrica Allouk che fornisce acqua all’intera regione di Heseke / Tel Tamir si trova nella regione invasa di Serekaniye e l’acqua viene regolarmente interrotta per giorni e settimane.

Ora è la decima volta che i mercenari turchi tagliano l’acqua, lasciando più di un milione di persone senza acqua già da più di 10 giorni. L’unico modo per dare acqua alla gente è portare migliaia di cisterne d’acqua in tutti i quartieri di Heseke.

Poiché anche i mercenari turchi non lasciano mai abbastanza pressione per farla uscire dalla centrale, non consentono ai depositi d’acqua di Heseke di riempire tutto il quartiere, il che significa che alcuni di loro sono stati privati dall’acqua per mesi!

Ridurre l’acqua del fiume Tigri.

Lo stato turco riduce anche il livello del fiume Tigri, un’altra grande fonte d’acqua per l’agricoltura del Rojava. Il fiume è il confine tra Siria e Turchia e la Turchia impedisce anche alla gente del posto di usare l’acqua o di installare canali o pompe sparandogli addosso dal confine.

Mentre il lato turco (o dovremmo dire il Kurdistan settentrionale sotto occupazione) del fiume è di un verde lussureggiante, il lato siriano è giallo-marrone …

Inquinare i fiumi.

La Turchia toglie l’acqua nel Rojava. I mercenari turchi inquinano anche i corsi d’acqua nelle aree invase di Serekaniye e Gire Spî, rendendo l’acqua imbevibile per le regioni a valle .

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