sabato 9 maggio 2015

SETTANT'ANNI DALLA PRIMA GIORNATA DELLA VITTORIA SUL NAZIFASCISMO

Oggi ricorre la data ufficiale della vittoria dell'Unione Sovietica contro il nazifascismo,e la grande parata militare organizzata dall'attuale premier russo Putin è stata snobbata dai paesi occidentali che vogliono "dare un segnale di distinzione rispetto a quello che è successo nell'ultimo anno con l'annessione della Crimea e con le tensioni in corso a est dell'Ucraina",così le parole del ministro degli esteri italiano Gentiloni,che è un po' la solfa che accomuna gli Stati al giogo Usa.
Lo stesso esponente politico italiano è comunque presente assieme ad altri ed ha voluto omaggiare i caduti comunisti sovietici all'altare del milite ignoto ed ha ammesso il grande contributo russo alla vittoria sul nazifascismo in Europa.
L'articolo è preso da Contropiano(http://contropiano.org/cultura/item/30652-settanta-anni-fa-la-vittoria-contro-il-nazifascismo )e parla della cronologia degli eventi che nel 1945 portarono alla caduta di Berlino e della Germania con in appendice il discorso alla nazione di Stalin,e voglio proporre pure un articolo preso da Il sole-24 ore che parla della parata militare(http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-05-09/mosca-via-colossale-parata-i-70-anni-vittoria-sovietica-nazismo--093223.shtml?uuid=ABAlHNdD )dove un intervento dell'ex Presidente Urss Gorbaciov parla senza mezzi termini di disprezzo l'assenza dei leaders occidentali:"ignorare questa opportunità di mostrare la loro attitudine rispetto alla lotta intrapresa dall'Unione Sovietica contro il fascismo diventa un segno di disprezzo verso chi ha sofferto grandi perdite,verso lo sconfinato coraggio mostrato da questo popolo nel combattere la peste nera".

Settanta anni fa la vittoria contro il nazifascismo.
                                                                                                    
Una foto che racconta un momento decisivo della storia del XX Secolo. La bandiera con la falce e martello sul Reichstag di Berlino in realtà era stata issata il 30 aprile e le truppe tedesche si arrenderanno ufficialmente l'8 maggio, ma è la data del 9 maggio che verrà indicata dall'Unione Sovietica come la Giornata della Vittoria sul nazifascismo.


Qui di seguito gli eventi bellici del 1945 sulla frontiera orientale che portarono le truppe sovietiche fino al cuore di Berlino.
12 gennaio
Le forze sovietiche lanciano una massiccia offensiva dalle posizioni occupate lungo la Vistola e il Nida, nella Polonia centrale. L’offensiva libera completamente il territorio polacco dalle truppe tedesche e consente all’esercito sovietico di avanzare fino al fiume Oder, in Germania, e portarsi a meno di 170 chilometri da Berlino.
17 gennaio
All’avvicinarsi delle truppe sovietiche, le SS cominciano l’ultima evacuazione dei prigionieri del complesso di Auschwitz, costringendoli a marce forzate che li porteranno all’interno del Reich. Queste evacuazioni diventeranno poi note come “marce della morte”.
25 gennaio
Le SS cominciano l’evacuazione finale del campo di concentramento di Stutthof.
27 gennaio
Le truppe sovietiche liberano Auschwitz, trovando ancora vivi circa 7.000 prigionieri, tra il campo principale e quelli secondari.
13 febbraio
La 70ª Brigata di Carri armati dell’Esercito Sovietico libera il campo di concentramento di Gross-Rosen.
Le truppe dell’Armata Rossa accettano la resa delle ultime unità tedesche e ungheresi che ancora combattono a Budapest, in Ungheria.
7 marzo
Le truppe americane attraversano il Reno a Remagen, in Germania, l’ultimo ostacolo all’avanzata verso il cuore della Germania.
4 aprile
La 4ª Divisione Corazzata e l’89ª Divisione di Fanteria della Terza Armata statunitense liberano Ohrdurf, un campo secondario di Buchenwald. Una settimana più tardi, dopo aver visitato Ohrdurf, il generale Eisenhower ordina una minuziosa documentazione delle atrocità perpetrate dai nazisti nei campi di concentramento, affinché nessuno in futuro possa negare che siano avvenute.
11 aprile
Truppe americane appartenenti alla 3ª Divisione Corazzata e alla 104ª Divisione di Fanteria liberano il campo di concentramento di Mittelbau-Dora, a Nordhausen, in Germania, trovando ancora in vita pochi prigionieri che erano stati abbandonati nel campo.
La 4ª Divisione Corazzata e l’80ª Divisione di Fanteria dell’esercito americano liberano più di 21.000 prigionieri a Buchenwald.
12 aprile
Forze dell’esercito canadese liberano circa 880 prigionieri nel campo di Westerbork, in Olanda.
15 aprile
Il 63° Reggimento Anti-carri e l’11ª Divisione Corazzata dell’esercito inglese liberano circa 60.000 prigionieri a Bergen-Belsen.
20 aprile
Di fronte all’avanzata dell’esercito inglese, la Gestapo impicca 20 bambini ebrei che erano stati usati per esperimenti medici. L’impiccagione viene eseguita nello scantinato della Scuola Damm, ad Amburgo, in Germania.
20-22 aprile
Le SS iniziano le marce forzate per trasferire i prigionieri dal campo di concentramento di Sachsenhausen. Il 22 aprile, alcune unità della Prima e della 47ª Armata Polacca liberano circa 3.000 prigionieri che erano stati lasciati nel campo.
21 aprile
Le truppe sovietiche circondano Berlino. Il giorno precedente, Adolf Hitler aveva annunciato ai suoi più fidati collaboratori che non avrebbe mai abbandonato la capitale.
21-25 aprile
A Mauthausen, funzionari delle SS uccidono con il gas 1.441 detenuti malati.
23 aprile
La 90ª Divisione di Fanteria dell’esercito americano libera il campo di concentramento di Flossenbürg, in Germania.
25 aprile
Le truppe americane e quelle sovietiche s’incontrano a Torgau, in Germania.
28 aprile
Funzionari delle SS uccidono nelle camere a gas di Mauthausen 33 membri del Partito Socialista e del Partito Comunista austriaci; questa sarà l’ultima uccisione compiuta in nome del Terzo Reich.
29 aprile
La 42ª e la 45ª Divisione di Fanteria e la 20ª Divisione Corazzata dell’esercito americano liberano circa 32.000 prigionieri a Dachau.
30 aprile
Hitler si toglie la vita nel suo bunker, a Berlino. Le truppe sovietiche liberano più di 2.000 prigionieri a Ravensbrück. In questo stesso mese, prima dell’arrivo dei Sovietici, le SS uccidono nelle camere a gas tra i 5.000 e i 6.000 prigionieri.
Fine aprile-inizio maggio
I partigiani della resistenza comunista, guidati dal comandante Josip Tito, liberano il campo di concentramento di Jasenovac, in Croazia.
2 maggio
A Berlino, l’esercito tedesco si arrende ai Sovietici.
4 maggio
Le forze britanniche liberano il campo di concentramento di Neuengamme, vicino ad Amburgo, in Germania.
5 maggio
L’11ª Divisione Corazzata americana libera gli ultimi prigionieri rimasti nei campi di concentramento di Gusen e Mauthausen, in Austria.
7-9 maggio
Le forze armate tedesche si arrendono incondizionatamente, il 7 maggio sul fronte occidentale e il 9 su quello orientale. Le forze alleate proclamano l’8 maggio 1945 Giorno della Vittoria in Europa (V-E Day). Le forze sovietiche proclamano il 9 maggio 1945 giorno ufficiale della fine della guerra.
9 Maggio
Le truppe sovietiche entrano nel campo-ghetto di Theresienstadt. Soldati dell’Armata Rossa liberano il campo di concentramento di Stutthof, vicino a Danzica.
Qui di seguito invece il Discorso della Vittoria di J. V. Stalin del 9 Maggio 1945. Potrà piacere o meno ad alcuni dei nostri lettori ma è un pezzo di storia, decisiva nella sconfitta del nazifascismo. In tal senso va preso, contestualizzato e valutato:
Compagni! Compatrioti e Compatriote!
Il grande giorno della vittoria sulla Germania è arrivato. La Germania fascista, costretta in ginocchio dall’Armata Rossa e dalle truppe dei nostri Alleati, ha riconosciuto la sconfitta e dichiarato la resa incondizionata. Il 7 maggio, un atto preliminare di resa è stato firmato nella città di Reims. L’8 maggio, a Berlino, i rappresentanti dell’Alto Comando tedesco, alla presenza dei rappresentanti del Comando Supremo delle truppe alleate e del Comando Supremo delle truppe sovietiche, hanno firmato l’atto finale di resa, che è diventato effettivo alle ore 24.00 dell’8 maggio. Conoscendo le abitudini da lupo dei governanti tedeschi, che considerano i trattati e gli accordi come pezzi di carta, non abbiamo alcun motivo di prestare fede alla loro parola. Ciò nonostante questa mattina, in conformità con l’atto di resa, le truppe tedesche hanno iniziato a deporre le armi e ad arrendersi in massa alle nostre truppe. Questo non è un pezzo di carta. Questa è l’effettiva capitolazione delle forze armate della Germania. In realtà, un gruppo di truppe tedesche nel settore della Cecoslovacchia rifiuta ancora di arrendersi, ma confido che l’Armata Rossa sarà in grado di riportarle alla ragione. Ora abbiamo pieni motivi per affermare che lo storico giorno della sconfitta definitiva della Germania, il giorno della grande vittoria del nostro popolo sull’imperialismo tedesco, è arrivato. I grandi sacrifici che abbiamo affrontato per la libertà e l’indipendenza della nostra Patria, le incalcolabili privazioni e sofferenze che il nostro popolo ha sofferto durante la guerra, i nostri pesanti sacrifici nelle retrovie e al fronte, che trovano posto all’altare della nostra Patria, non sono stati vani, ma sono stati coronati dalla vittoria completa sul nemico. La lotta secolare dei popoli slavi per la loro esistenza e indipendenza si è conclusa con la vittoria sull’aggressore tedesco e la tirannia tedesca. D’ora in poi, la grande bandiera della libertà dei popoli e della pace tra i popoli sventolerà sull’Europa. Tre anni fa, Hitler dichiarò pubblicamente che il suo compito includeva lo smembramento dell’Unione Sovietica e la separazione da essa del Caucaso, dell’Ucraina, della Bielorussia, delle regioni baltiche ed altre. Disse apertamente: “Dobbiamo distruggere la Russia in modo tale che non sia mai più in grado di risorgere”. Questo avveniva tre anni fa. Ma le folli idee di Hitler erano destinate a rimanere irrealizzate - il corso della guerra le ha disperse come polvere al vento. In realtà, si è verificato l’opposto di quanto gli hitleriani sognavano nei loro deliri.
La Germania è totalmente sconfitta. Le truppe tedesche si arrendono. L’Unione Sovietica è vittoriosa, quantunque non abbia alcuna intenzione di smembrare o distruggere la Germania. Compagni! La nostra Grande Guerra Patriottica si è conclusa con la nostra completa vittoria. Il periodo della guerra in Europa si è chiuso.
Un periodo di sviluppo pacifico è stato avviato. Congratulazioni per la nostra vittoria, miei cari compatrioti e compatriote! Gloria alla nostra eroica Armata Rossa, che ha difeso l’indipendenza della nostra Patria e conquistato la vittoria sul nemico! Gloria al nostro grande popolo, il popolo vincitore! Gloria eterna agli eroi caduti combattendo il nemico e che hanno dato la vita per la libertà e la felicità del nostro popolo!  

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