venerdì 15 maggio 2015

LE BUFALE DI MEDIASET

L'articolo di oggi e preso da Senza Soste parla del susseguirsi delle bufale fornite dai mass media ed in particolare a quelle Mediaset legate all'ex premier Berlusconi che in maniera sempre più copiosa e che in modo direttamente proporzionale per fortuna vengono segnalate e smentite.
Questi stratagemmi elettorali che permeano di sospetto e di odio i più deboli,ora i migranti ed i rom ieri i meridionali,sono creati scientificamente per ingrassare le fila dei partiti razzisti e xenofobi che come iene ed avvoltoi stanno ai piedi del prezzemolino Salvini sempre più presente soprattutto in televisione.
Le tecniche di fomentare questo odio secondo l'articolo possono favorire a lungo termine pure un vantaggio per l'attuale governo in caso di una sfida elettorale che si possa concludere al ballottaggio.

Bufale e notizie create ad arte: Mediaset licenzia un giornalista per non perdere la faccia.


Non si contano più ormai le bufale e le notizie create ad arte in rete per screditare in genere gli immigrati e per pompare in modo martellante quella interpretazione della realtà che vuole l'immigrato come male assoluto del nostro tempo. Si tratta di una tecnica studiata a tavolino che premia tre soggetti politici in particolare.
I primi sono quei partitini fascisti e xenofobi che ora puntano a raggiungere percentuali importanti alleandosi con Salvini.
Il secondo sono la Lega e Salvini stesso che non hanno mai raggiunto in passato queste percentuali nei sondaggi e che cavalcano l'onda monotematica dell'immigrazione.
Il terzo è il partito del potere incarnato in Italia da Renzi e alle dirette dipendenze della troika e dei capitali finanziari. Per loro si tratta di un duplice vantaggio: da una parte distolgono lo sguardo e l'interpretazione della crisi dal saccheggio globale di beni pubblici, lavoro, welfare e servizi che il liberismo compie quotidianamente e scientificamente. Dall'altra concentrano su Salvini e la destra xenofoba molti voti, scegliendosi il rivale in caso di ballottaggio con la certezza di vincere. La Lega infatti, a differenza dei 5 Stelle, è un partito molto meno trasversale e molto più aggressivo così che molto elettorato moderato e anche di sinistra si rifugerebbe per paura nel voto a Renzi. Un Renzi che con il suo avvento alla guida del Pd un anno e mezzo fa ha spostato nettamente verso destra la barra del primo partito del paese, con la conseguenza appunto che oggi la destra italiana porta il nome di Matteo Salvini. Quando, infatti, il Pd slitta su posizioni centriste molto simili a quelle che tradizionalmente appartenevano alla destra berlusconiana, la destra non può far altro che slittare anch'essa verso posizioni più estreme, diciamo pure fasciste visto lo sdoganamento definitivo di Casa Pound al fianco di Salvini. In altre parole, se il Pd fa il Jobs Act, alla destra rimane solo da parlare di immigrati e rom.
Questo è il contesto che fa da cornice alla produzione giornaliera di bufale e falsi scoop. Ma finché questi sono frutto di qualche ebete ammaestrato che li spamma su Facebook si tratta di un fenomeno marginale, a cui abboccano solo gli sprovveduti (che comunque sono un numero significativo in questo paese). Diverso è se un network televisivo nazionale che domina la tv via cavo e il digitale terrestre come Mediaset fa questo tipo di servizi. Qui si va nel campo del colpo di stato digitale.
Ecco una serie di link che raccontano questa vergogna.
L'ultimo episodio lo ha mostrato Striscia la Notizia che ha smascherato Quinta Colonna:
Prima di questo ricordiamo quando 3 settimane fa Servizio Pubblico smascherò Mattino 5 che, avendo Salvini in studio, volle omaggiarlo di un servizio creato su misura per lui:
Redazione - 13 maggio 2015

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