giovedì 7 agosto 2014

AZIONI LEGITTIME DA ATTUARE CONTRO ISRAELE

Dopo l'articolo di ieri che parlava di un riassunto dei motivi per cui c'è il genocidio dei palestinesi nella Striscia di Gaza e l'occupazione di Israele dei territori arabi,ecco preso da Senza Soste un contributo di BDS Italia(la campagna per il boicottaggio,il disinvestimento e le sanzioni)che organizza in otto punti le azioni per sostenere la Palestina in questo senso.
Ci sono un elenco di tutte la marche da non comprare,soprattutto prodotti agricoli ma pure utensili vari e cosmetici(da integrare con questi altri prodotti,vedi:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2009/01/boicottare-israele.html e http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2010/05/stop-ai-beni-prodotti-nei-territori.html )e poi questioni riguardanti l'embargo militare e rapporti di lavoro tra aziende israeliane ed italiane.
Inoltre si parla di boicottaggio sportivo e culturale senza dimenticare che Israele sarà ospite d'onore all'Expo 2015 di Milano non tralasciando tutti i presidi e le manifestazioni ed eventi che in queste settimane stanno proliferando in tutto il paese per esternare il disappunto verso la politica italiana ed europea(oltre che quella Usa e di Israele naturalmente)che cercano di confondere gli aggressori con le vittime.

8 modi per sostenere la Palestina attraverso il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele
A cura di BDS Italia - tratto da http://www.bdsitalia.org

Lanciata dalla stragrande maggioranza delle organizzazioni della società civile palestinese nel 2005 e ispirata dal movimento contro l’apartheid in Sudafrica, la campagna per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) è ormai un diffuso movimento internazionale.
La campagna BDS si sta dimostrando capace di ottenere un sostegno di massa e di convincere aziende, istituzioni culturali, artisti e governi ad aderire o osservare il boicottaggio di Israele. Unisciti alla campagna per contribuire a costruire il movimento internazionale BDS contro il regime israeliano di occupazione, colonialismo e apartheid.
1. Prodotti delle società israeliane o aziende internazionali complici dell’occupazioneCercare di boicottare ogni singola azienda complice dell’apartheid israeliana è un compito arduo che ha poche possibilità di avere un impatto concreto. Ha più senso concentrarsi su società o prodotti oggetti di campagne nazionali o internazionali. Di seguito alcuni prodotti che si trovano in Italia:
Sodastream: Ditta israeliana che si spaccia per “ambientalista”, mentre la sua principale fabbrica di produzione è sita in una delle centinaia di colonie costruite illegalmente nei Territori palestinesi occupati. In Italia, Sodastream vende gasatori per l’acqua frizzante dal rubinetto. Inoltre, nel 2011 ha acquistato la ditta romagnola CEM Industries, ora Sodastream Professional, che fa macchine industriali per bar e ristoranti e tecnologia per le case dell'acqua comunali.
» Consegna la lettera agli esercenti ai bar e ristoranti nella tua città. Proponi di esporre gli adesivi della campagna.
» Assicurati che le case dell’acqua del tuo comune non contengono tecnologia Sodastream
» Firma la petizione e consegna la lettera ai negozianti e ai rivenditori.
» Fai conoscere la campagna: Volantini, loghi, grafici e video.
- Prodotti agricoli: Le imprese israeliane che esportano prodotti agricoli sono tra i principali beneficiari della distruzione dell'agricoltura palestinese; operano nelle colonie israeliane all'interno dei territori occupati ed esportano i loro prodotti fuori da esse sfruttando terre e risorse idriche palestinesi rubate, beneficiando inoltre dell'assedio di Gaza. Alcuni dei prodotti e marche che si trovano in Italia, che variano in base alla stagione, sono: agrumi, pompelmi, (Mehadrin, Jaffa), datteri medjool (Mehadrin, Haidaklaim, King Solomon, Jordan River), frutta esotica, avocado, mango, melograni (Mehadrin, Kedem, Frutital, Sigeti, McGarlet), frutta secca.
» Coinvolgi i tuoi amici e la tua famiglia nel boicottaggio
» Parla col tuo fruttivendolo, con il tuo GAS o con la direzione del supermercato.
» Fai conoscere la campagna: Volantino prodotti agricoli, Volantino datteri.
Hewlett Packard: Multinazionali che fornisce sistemi informatici al Ministero della Difesa israeliano e tecnologie per il controllo del movimento ai checkpoint a Gaza e in Cisgiordania. L’attrezzatura HP è usata dal sistema carcerario e dall’esercito israeliano, e l’azienda ha anche investito nello sviluppo tecnologico degli insediamenti illegali, prendendo parte al progetto Smart City ad Ariel. È inoltre diffusissima anche in Italia in luoghi ed aziende pubbliche e private.
» Firma la petizione all’amministratore delegato della HP» Invia una lettera alle direzioni aziendali che conosci
Ahava: Ditta israeliana di cosmetici con fanghi del Mar Morto. La sua fabbrica principale, col suo lussuoso centro per i visitatori, si trova a Mitzpe Shalem, una colonia nella Cisgiordania occupata. In Italia si vende in alcune farmacie, erboristerie, profumerie e grandi magazzini come la Rinascente.
» Chiedi ai rivenditori di non commercializzare i prodotti Ahava
» Segui la campagna sul sito Stolen Beauty
- Teva: Industria farmaceutica israeliana che sta monopolizzando il mercato degli equivalenti.
» Con la ricetta del tuo medico, che non è vincolante, chiedi farmaci generici di altre ditte.
» Rifiuta anche quelli Dorom e Ratiopharm, marchi acquisiti dalla Teva.
» Spiega a chi vende la Teva perché non la si compra.
Con l’ultimo massacro di civili a Gaza, aumentano gli appelli per un embargo militare ad Israele. In Italia abbiamo il dovere di impegnarci strenuamente in questo ambito, dato che il nostro paese è il primo fornitore europeo di armi ad Israele. 
» Firma la petizione internazionale per un embargo militare su Israele. Le firme verranno consegnate a settembre all’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani
» Promuovi una mozione che chiede l’embargo militare e la revoca dell'accordo del 2005 di Cooperazione Militare Italia-Israele presso il tuo consiglio comunale
» Chiudi il tuo conto presso Unicredit che finanza la vendita degli M-346 caccia addestratori dell’Alenia Aermacchi ad Israele.
» Impegnati nella campagna Nessun M-346 ad Israele» Segui la campagna boicottaggio armamenti per gli aggiornamenti, in particolare sulle iniziative contro le esercitazioni militari in Sardegna con la partecipazione di Israele a settembre. 
Il 2 dicembre 2013, durante il vertice Italia-Israele, l’Acea, principale operatore italiano nel settore idrico, e la Mekorot, società idrica nazionale di Israele, hanno sottoscritto un Memorandum d'intesa. La Mekorot, oggetto di una campagna internazionale di boicottaggio, non solo sottrae illegalmente l’acqua alle falde palestinesi ma fornisce l’acqua rubata alle colonie israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme est occupate. 
» Firma la petizione che chiede all’Acea e al Comune di Roma di annullare l’accordo con la Mekorot
» Chiede agli enti locali il cui servizio idrico è affidato a società partecipate da Acea che si attivino affinché venga ritirato l’accordo. Vedi l’esempio di Pomarance» Fai conoscere la campagna: Volantini, video, loghi e grafici
Expo 2015 non solo rappresenta uno scempio a 360 gradi, in termini di devastazione e speculazione, così come nell’appropriazione ipocrita di termini come "sviluppo sostenibile", ma funzionerà anche come vetrina per le "eccellenze" israeliane in agricoltura e gestione delle risorse idriche, mentre ruba acqua e terra ai palestinesi.
» Partecipa all’assemblea nazionale il 19 ottobre a Milano» Segui la campagna No Expo No Israele, anche sul sito noexpo.org 
La Pizzarotti SpA di Parma sta costruendo una TAV israeliana che attraversa la Cisgiordania occupata, ed ha causato la confisca, lungo il suo percorso, di altre e ulteriori terre palestinesi. 
» Fai approvare una delibera dal tuo comune per sanzionare la Pizzarotti ed escluderla dalle gare per gli appalti pubblici. Sono già 6 i consigli che lo hanno fatto, compreso uno in Val Susa
» Fai conoscere la campagna: Volantino Stop That Train
Le istituzioni accademiche e culturali israeliane (la maggior parte controllate dallo Stato) hanno contribuito direttamente a mantenere, difendere o giustificare le forme di oppressione contro il popolo palestinese, oppure si sono rese complici con il loro silenzio.
» Scrivi una lettera agli artisti italiani che si esibiscono in Israele. Vedi alcuni esempi» Organizza una campagna contro eventi culturali sponsorizzati dall’ambasciata israeliana nella tua città
» Organizza una campagna per interrompere i legami tra la tua università e Israele.
» Promuovi una risoluzione in sostegno al boicottaggio accademico presso la tua università o associazione accademica.
» Firma la petizione internazionale per escludere Israele dalla FIFA
» Coinvolgi calciatori, squadre o organizzazioni sportive nella campagna
» Fai conoscere la campagna: Dossier, canzoni e grafici
8. Altre azioni
» Chiedi alle reti, organizzazioni ed ai gruppi ai quali appartieni di aderire all’appello palestinese per il BDS.  Compila il modulo al link “Clicca per aderire”
» Chiedi dichiarazioni o risoluzioni a sostegno al BDS ad associazioni, sindacati o consigli comunali.
» Fai conoscere la campagna: Disegni di Carlos Latuff» Segui BDS Italia via Facebook e Twitter

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