venerdì 19 novembre 2010

QUESTA NON LA SAPEVO!

    Questa mi mancava e con grande gioia ho letto dell'aggressione avvenuta ai danni di quel gran leccaculo di Daniele Capezzone,colui che passa da papà Pannella a pappone Berlusconi nel giro di pochi mesi(questo è uno sport che nei prossimi tempi sarà molto in voga nella politica italiana)e che quando lo si vede in televisione viene proprio di prenderlo a gran calci in faccia. Di personaggi così strafottenti,squallidi e servili ce ne sono pochissimi,o almeno che raggiungono uno stato di saper catalizzare l'odio da parte non solo degli avversari politici che naturalmente ed ipocritamente hanno subito difeso e coccolato,ma da parte di una gran quantità di persone. Capezzone avrebbe bisogno di simili lezioni ripetutamente e costantemente,poichè oltre ad essere uno dei tanti cagnolini del branco del premier spacciatore,è uno dei più infidi e provocatori della muta:è proprio vero,esatto quello che scrive"Senza Soste"dove si può parlare di uno dei rari casi in cui tutta la solidarietà possa andare all'aggressore.
    Capezzone, tutta la solidarietà umana all’aggressore.
    ATTO PRIMO, Capezzone, il libertario Berlusconi è come Vanna Marchi e Tremonti è come il suo Mago do Nascimento. (Daniele Capezzone da L'omonimo, CARTA CANTA, 31 marzo 2006).
    Dopo il cieco di Sorrento, la muta di Portici, e lo smemorato di Collegno, arriva lo sciancato di Arcore. Berlusconi è patetico. (Daniele Capezzone da Repubblica, 19 marzo 2006)
    ATTO SECONDO, Capezzone, il liberale "se l’opposizione fosse lucida e non posseduta dall’odio, dovrebbe riflettere: Silvio Berlusconi è in sintonia con il Paese, con le attese e le speranze degli italiani” (Daniele Capezzone, da Il Giornale 16 settembre 2009)
    ATTO TERZO, Capezzone, il giudizio popolare
    (ANSA) - ROMA, 26 OTT - Aggressione contro Daniele Capezzone. Il portavoce del Pdl e' stato colpito da uno sconosciuto che gli ha sferrato un pugno al viso e uno sul petto, poi e' fuggito. Il tutto e' accaduto a due passi dalla sede del partito, a via dell'Umilta'. Sono intervenuti gli agenti di polizia, Capezzone e' stato subito soccorso e trasportato in ambulanza all'Ospedale Santo Spirito. L'esponente del Popolo della liberta' si sta sottoponendo ora a tutti gli accertamenti clinici. L’episodio avvenuto nel pomeriggio del 26 ottobre nel centro di Roma rappresenta un caso classico in cui tutta la solidarietà umana va all’aggressore piuttosto che all’aggredito. Perché, al contrario di quanto sostiene Cicchitto per pura propaganda, Capezzone non è stato vittima di un atto di squadrismo ma di qualcuno che semplicemente quando l’ha incontrato non ci ha visto più. Il riflesso condizionato dell’epoca dell’emergenza ha portato i partiti del centrosinistra a esprimere l’immediata solidarietà nei confronti di Capezzone. “Un gesto odioso” ha commentato un collega di centrosinistra di Capezzone. Ma siamo sicuri che sia un gesto odioso? Cosa porta una persona che passeggia per il centro di Roma a cambiare programma, dare un paio di cazzotti a Capezzone e poi fuggire di corsa per strade che sono blindate e sorvegliate? Non è difficile immaginarlo. Qui tratta di una persona che Capezzone ce l’ha in casa. E più precisamente in cucina. Mentre cena, mentre prepara il pranzo per gli ospiti, la mattina a colazione. E quotidianamente Capezzone gli vomita in casa slogan feroci contro studenti, insegnanti, precari, disoccupati, extracomunitari visti come colpevoli semplicemente di reclamare diritti e di esistere. Fosse solo questo: non appena Capezzone va in onda non mancano alte lodi ai peggiori rapaci della repubblica. Verdini, Cosentino, Bertolaso, Dell’Utri: non c’è uno di questi signori che non trovi quotidianamente una parola di difesa e di conforto dal nostro Capezzone. E i sindacati, la gente che difende la scuola o i servizi pubblici? Semplicemente gente “accecata dall’odio”, “illiberale”, “golpista”, tutto reiterato quotidianamente con una voce monotona, di sapore orwelliano, che ha il tono della condanna morale senza appello e senza clemenza. Poi uno realizza che Capezzone va in onda quotidianamente grazie al canone Rai ed è una persona che, non molto tempo fa, vomitava serialmente slogan..contro Berlusconi. Una conversione sicuramente dettata dalla capacità di riconoscere la superiorità morale del leader del centrodestra mica dagli assegni del signore di Arcore, ci mancherebbe. Beh, insomma poi uno Capezzone se lo trova davanti davvero. Statisticamente è normale che non tutti reagiscano allo stesso modo. Magari toccando ferro e tirando dritto. Chi parla di squadrismo in questo gesto, e sono gli stessi che hanno paragonato il lancio di uova al terrorismo, dovrebbe rendersi conto che su milioni di persone quotidianamente sotto tiro degli insulti della propaganda berlusconiana ci sta anche che qualcuno perda il fair play. A questo qualcuno non può che andare una convinta solidarietà umana. La quotidiana iniezione di una robusta dose di Gasparri, Cicchitto, Bondi, Capezzone, La Russa, Brunetta (per non parlare dell’artefice principale della loro, si fa per dire, esistenza) può sortire effetti traumatici. A volte un pugno altro non è che un tentativo di riequilibrio di un trauma. Ci pensino gli stregoni della propaganda del Tg1 e del Tg5 prima di sottoporre questo paese a dosi smisurate di stupidaggini. per Senza Soste, Bill Shankly

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