mercoledì 24 novembre 2010

LA TRAGEDIA CAMBOGIANA PASSATA SUBITO NEL DIMENTICATOIO

Davvero non ci sono parole da dire e almeno subito dei commenti da fare,ed infatti a caldo non ho detto nè scritto niente,poichè la strage avvenuta a Phnom Penh mi ha fatto pensare e riflettere riguardo agli splendidi giorni trascorsi così pochi giorni fa in Cambogia e nel vicino Vietnam e quello che è accaduto mi ha addolorato il cuore.
Il popolo cambogiano credo sia uno di quelli migliori che io abbia mai incontrato,un paese povero ma pieno di dignità,e quello che mi è rimasto negli occhi e nell'anima sono state le persone che ho incontrato e che sorridevano sempre seppur a volte non avessero nulla per cui rimanere allegri:gesti accompagnati da risate,visi sereni nonostante carichi di lavoro eccessivi,genuinità nel confrontarsi senza comprendersi e inchini e ringraziamenti reciproci perchè sia negli hotel che ristoranti o mercati tutti ci si è trovati sempre bene.
Mi spiace che questo fatto non abbia avuto un degno risalto nelle notizie di cronaca dei nostri massmedia,se non accenni e passaggi di qualche breve filmato:in questi giorni fanno più clamore le beghe interne alla maggioranza al governo piuttosto che la spazzatura per strada o incomprensioni su programmi televisivi.
Notizie che sono le stesse da quest'estate,ritrite e risapute e casomai un ferito in Afghanistan tra i nostri mercenari avrebbe di certo scavalcato per importanza la notizia di 345 morti in un paese ancor più lontano.
Io voglio invece ricordare e semmai pregare come la divinità su in cima nella foto,anche se non sia proprio il mio mestiere,per le vittime ed i loro amici e parenti,e so che la stragrande maggioranza di questi morti sono giovanissimi e bambini perchè avevo visto un'anticipazione di questa grande festa in un'altra città cambogiana che è Battambang.
Pure qui si battagliavano le imbarcazioni in una sorta di qualificazione per poi accedere alla festa finale di Phnom Penh,con le strade attorno al fiume colme di famiglie con bambini,ragazzi e ragazze e pochi adulti(dobbiamo ricordarci che in Cambogia una generazione è stata eliminata dal regime criminale di Pol Pot e di cinquantenni uomini in giro se ne vedono pochissimi)in un clima bello di festeggiamenti,anche se si faceva fatica a procedere tra quell'enorme folla di gente.
Il motivo di questa festa dell'acqua è descritto nell'articolo de"La Repubblica",ed in poche parole si ringrazia la fine della stagione delle pioggie che permette al lago Tonlé Sap di gonfiarsi e di dare fertilità alla terra e abbondante cibo ai pescatori:dicono che la strage forse sia dovuta agli idranti della polizia che bagnando e facendo cadere molte luminarie abbiano cominciato a fulminare le persone e che da qui sia partito un fuggi fuggi generale che ha provocato il calpestio ed il soffocamento di centinaia di persone,con un conto delle vittime ancora incerto purtoppo.
A tutto il popolo cambogiano va il mio affetto e la mia gratitudine per gli splendidi giorni passati come ospite nella loro terra,dove si respira un misticismo reale e dove regna la pace e l'amore ed il rispetto verso il prossimo nonostante un passato recente travagliato.
Buona fortuna Cambogia!

Cambogia.
Phnom Penh, panico sul ponte,almeno 345 i morti nella calcaIl sito della Cnn: "Polizia ha usato idranti". Forse una scarica elettrica ha colpito alcune persone e la folla, presa dal panico, si è riversata su un ponte per fuggire, scontrandosi con chi invece arrivava. Si festeggiava la Festa dell'Acqua.

PHNOM PENH - In un attimo un moto di paura, senza apparente motivo, e la festa religiosa si trasforma in una ressa mortale. Accade a Phnom Penh, capitale della Cambogia, dove è salito a 345 il bilancio - destinato a crescere - delle vittime della calca su un ponte che collega l'isola di Koh Pich alla città. Oltre 440 persone sono rimaste ferite. Così, la tradizionale Festività dell'Acqua si è trasformata, proprio alla fine dei festeggiamenti, in una tragedia.
A scatenare il panico, scrive il sito della Cnn, sarebbe stato un intervento della polizia, che avrebbe usato gli idranti per affrettare lo sgombero della folla che gremiva il ponticello sul fiume Tonle Sap. La Cnn cita un giornalista del giornale in lingua inglese Phnom Penh Post, Steve Finch. La presunta scarica elettrica che avrebbe colpito alcune persone, secondo il cronista, potrebbe essere partita dai festoni di luci intermittenti che ricoprono le campate del ponte per la festività, colpiti dall'acqua. Il governo cambogiano da parte sua, scrive la Cnn, ha negato che qualcuno sia rimasto fulminato. Ma un medico, che ha chiesto l'anonimato, ha riferito che diversi cadaveri hanno segni di scosse elettriche e che fra i morti vi sono anche dei poliziotti.
Il giornalista citato da Cnn dice di aver ascoltato diversi testimoni. Gli idranti della polizia "hanno scatenato il panico", ha detto Finch.
Il bilancio delle vittime è stato aggiornato, durante la notte, dal primo ministro cambogiano, Hun Sen che, però, già dai primi momenti ha messo in chiaro che il numero dei morti era "destinato ad aggravarsi ancora". Hun Sen si è scusato con il suo popolo per la strage e le tv hanno mandato in onda le immagini della gente disperata su cumuli di cadaveri, mentre decine di ambulanze si affollavano, in piena notte, sul luogo della tragedia. "È la più grande tragedia che abbiamo mai visto", ha dichiarato il governatore del distretto di Phnom Penh, Sok Sambath.
Anche secondo un cameraman della Reuters si sarebbe verificata una non meglio precisata scarica elettrica: "Stavamo attraversando il ponte verso Diamond Island, quando alcune persone hanno cominciato a spingere dal lato opposto. Ci sono state spaventose grida di panico. La gente ha iniziato a correre, cadendo le une sulle altre. Anche io sono caduto. Sono ancora vivo perché qualcun'altro mi ha rimesso in piedi", ha raccontato Kruon Hay, 23 anni.
Ogni anno a Phnom Penh arrivano milioni di cambogiani per partecipare alla Festa dell'Acqua (Bon Om in lingua Khmer), una delle più importanti festività cambogiane che dura tre giorni e si svolge in tardo autunno. Per l'occasione la gente si innaffia reciprocamente con l'acqua come segno beneaugurante per il nuovo anno. Durante la Festa dell'Acqua si svolgono anche gare fra barche, una delle quali era terminata poco prima dell'incidente.
La festività cade annualmente in ottobre o novembre in occasione della luna piena, quando la corrente del fiume Tonle Sap, che normalmente confluisce nel Mekong, inverte la sua corrente per la piena stagionale del Mekong e riempie, a monte, il grande lago, Tonle Sap, alluvionando le pianure circostanti, garantendo buoni raccolti e pesce in abbondanza. Per questo si tratta di una sorta di ringraziamento al fiume Mekong.
L'incidente è avvenuto verso le 21.30 ora locale, ma è solo attorno alla mezzanotte che tutti i corpi sono stati portati via dal ponte e i feriti condotti in cinque ospedali di Phnom Penh. Un numero ancora sconosciuto di persone è saltato in acqua per sfuggire alla ressa e sono ancora in corso ricerche dei soccorritori nel fiume.
La Farnesina sta verificando, attraverso l'Unità di Crisi e l'Ambasciata competente per la Cambogia, l'eventuale coinvolgimento di italiani nell'incidente.

2 commenti:

Darren ha detto...

Ciao, come va applicato per il tuo turismo in Cambogia? Quando sono arrivato a un sito web http://www.evisaasia.com, ho scoperto che ci sono un sacco di informazioni sui requisiti del visto per la Cambogia, ma ho paura che non sia troppo precisi.

Lillo ha detto...

Ho visto il commento solo ora!
Arrivando da Bangkok al confine tra Aranya Prathet e Poipet basta il passaporto con sei mesi di validità e con ventidue Euro e una foto tessera te lo fanno sul posto.