mercoledì 17 maggio 2023

LECCACULISMO

Mi diverte l'alzata di scudi a favore di Fabio Fazio,da molti osannato non so proprio per cosa,forse per essere uno zerbino,perché è un bravo giornalista,perché il suo salotto buono di Raitre è costato milioni di Euro per i suoi ospiti da tappeto rosso?
La Rai da sempre è politicizzata,è un dato di fatto palese e con l'avvento di donna Giorgia al governo le cose cambiano e cambieranno,in peggio s'intende,ma le dimissioni di Fazio che comunque avviso i suoi cari estimatori di certo non si ritroverà in strada a fare l'elemosina,sono un bene per una rete di Stato sovvenzionata da denaro pubblico.
Nell'articolo sotto(https://www.capital.it/fabio-fazio-addio-rai-intervista )se ne tessono le lodi e si parla dello strappo tra Fazio e la Rai,degli introiti pubblicitari che ha portato a mamma Rai senza parlare dei cachet d'oro per gli ospiti,tutti elencati o almeno quelli più famosi e potenti.
Fazio fa parte di quel radicalismo chiccosissimo come ad esempio Saviano,Benigni e Jovanotti per elencarne qualcuno,che sono personaggi propaggine di una classe politica che da più di un decennio ha perso il senso della realtà come si vivesse dentro una bolla e che ha smarrito il minimo approccio verso milioni di persone che sopravvivono a fatica(ogni riferimento al Pd è puramente casuale).
Questi autoproclamati progressisti di cui Fazio è uno dei leader,ed uso un termine forte ma alquanto realistico se dico che è il classico culo per tutti i cazzi,hanno a cuore solo il proprio tornaconto e mi lascia basito che molte persone parlino come primo argomento riguardo la sua uscita dalla Rai del mancato ritorno pubblicitario legato alle sue trasmissioni in cui la Rai(mica noi poveri cristi) guadagnava un sacco di milioni(senza parlare dei compensi milionari agli ospiti)proprio come i più biechi capitalisti,altro che compagni e progressisti.
Che poi la televisione pubblica che ormai sopravvive di pubblicità come una qualsiasi altra rete commerciale non ci piove(ho appena finito di vedere la tappa del Giro d'Italia che si vedevano più spot che biciclette),semmai io toglierei il pagamento del canone,e poi ognuno è padrone del suo tempo e del suo spazio e se vuole cambia canale,o meglio spegne la televisione e va in strada a fare la rivoluzione.

PERCHÉ FABIO FAZIO LASCIA LA RAI

di Capital Web

FacebookTwitterEmail

Dopo 40 anni, l’addio di Fabio Fazio alla Rai: Riccardo Quadrano e Andrea Lucatello ne parlano con la giornalista di Repubblica Silvia Fumarola.

COME SI È ARRIVATI ALLO STRAPPO

“Erano settimane che si ipotizzava questo addio. Chiaramente con il governo Meloni, sin dall’inizio l’aria era cambiata. Hanno cominciato a spiegare che avrebbero cambiato il servizio pubblico della Rai. Il contratto di Fazio era in scadenza a fine giugno ed era nelle mani dell’ex amministratore delegato Carlo Fuortes ma non era ancora stato firmato. Dopodiché il 5 maggio Fuortes va in consiglio di amministrazione ed espone la questione del rinnovo per Fabio Fazio, senza entrare troppo nel merito, ma due giorni dopo si è dimesso. Erano mesi che il suo manager Beppe Caschetto aspettava di essere chiamato per il rinnovo ma ciò non è mai avvenuto, era evidente che sarebbe successo qualcosa.”

I COMUNICATI DELLA RAI

“La cosa più divertente, per non dire triste, è che ieri sera è cominciato uno scaricabarile tra i vertici della Rai: due comunicati a distanza di poche ore, il primo dell’amministratore delegato Roberto Sergio in cui è stato spiegato il fatto del contratto in scadenza e dopo quello della Presidente Marinella Soldi che chiarisce che l’AD aveva comunque il potere per portare avanti il contratto.”

GLI OSPITI INTERNAZIONALI DI "CHE TEMPO CHE FA"

Nel corso di tutte le sue edizioni la trasmissione di Fazio ha avuto ospiti di enorme importanza in tutti i campi, dalla politica al cinema, dai diritti civili alla musica. Eccone alcuni fra i più importanti:

Michail Gorbačëv

Papa Francesco

Barack Obama

Bill Gates

Bono Vox

Robbie Williams

Liliana Segre

Glenn Close

Susan Sarandon

Woody Allen

Brian May

Annie Lennox

Robert Plant

Phil Collins

Lady Gaga

Quentin Tarantino

Emmanuel Macron

Tom Hanks

Madonna

Daniel Pennac

Roberta Metsola

Novak Djokovic

Diego Armando Maradona

Jane Fonda

Greta Thunberg

Coldplay

Russell Crowe

Ryan Gosling

Charlize Theron

George Clooney

Adele

IL RITORNO ECONOMICO E DI IMMAGINE

“Il ritorno pubblicitario per l’azienda per “Che tempo che fa“, il programma di Fabio Fazio, c’è sempre stato ed è sempre stato enorme. Il programma non solo si è sempre ripagato da solo ma ha sempre portato nelle casse della Rai svariati milioni di euro. Inoltre c’è da dire che Rai Tre si è accesa con questa trasmissione, in questa stagione alcune prime serate di Rai Tre sono state addirittura il secondo ascolto dell’intera programmazione. Il programma di Fazio ha portato ospiti che nessuno ha mai avuto come Meryl Streep, Papa Francesco, quelli che tutti ricordiamo. Ma soprattutto Fazio si è inventato una trasmissione meravigliosa per il Giorno della Memoria con la Senatrice Liliana Segre, “Binario 21“, che rimarrà nella storia della televisione. Lui può piacere o non piacere ma è sempre stata una grande risorsa e quando ne perdi una così, come fai? Non si è fatto un discorso strategico, mandandolo via perché magari avevano un’ottima carta in mano, no. È un autogol clamoroso e le modalità sono veramente tristi.”

IL PASSAGGIO DI FAZIO A DISCOVERY

“Già da ottobre Fazio prenderà tutto il pacchetto e andrà sul 9, su Discovery. Noi siamo dei grandi abitudinari ed è strano per noi cambiare canale, però ad esempio il calcio trasmesso su TV8 è cresciuto molto negli ascolti fa…”

UN PROGRAMMA CHE NON PIACE AL GOVERNO

“Ieri sera c’era Maurizio Landini che parlava dei problemi del lavoro e diceva che su questo tema il governo non sta facendo niente. In quali altre trasmissioni trovi un ospite che apertamente e liberamente dice quello che pensa? La cosa che ha dato più fastidio, a parte quello che si può pensare di Fazio, sono stati tutti quei giornalisti che sono andati in quello spazio di confronto sui temi di attualità a parlare, di immigrazione, di diritti. Era stata ventilata l’ipotesi di modifiche in certi punti del programma, ma ovviamente non poteva andare bene.”

Nessun commento: