martedì 16 maggio 2023

L' EURO PUTTANTOUR DI ZELENSKY

Il marchettaro presidente ucraino Zelensky negli ultimi giorni ha battuto le principali capitali europee nella sua ricerca non della pace ma in una guerra sempre più cruenta richiedendo di tutto e di più da carri armati a caccia passando per armi e munizioni,e le puntate a Parigi,Roma,Berlino e Londra però non hanno sortito gli effetti sperati o almeno in parte.
Nell'articolo della propagandista Rai(www.rainews.it zelensky-chiude-il-tour-europeo )sempre vicina fin dall'inizio alla nazista Ucraina c'è un breve resoconto di quello che è riuscito o meno a portare a casa in nome della difesa del popolo che sta ammazzando i suoi abitanti oltre a quelli russi,ed in fondo sono sempre i poveretti a rimetterci la pelle e non i Zelensky,Meloni,Macron,Sunak,Steinmeier per non parlare delle Lagarde e Von der Leyen o degli Stoltenberg.
Il mio pensiero sul conflitto tra Russia e Ucraina è pesantemente dalla parte russa come già spiegato più volte(vedi:madn parteggiare )e di certo tutto l'intrallazzo parlamentare italiano dove la stragrande parte dei parassiti che siedono sugli scranni del potere sono dalla parte dei nazisti ucraini fa sempre più schifo e vergogna.
Nessuno che parla di pace ma tutti pronti ad armare questo folle puttaniere che fa i suoi giretti per l'Europa ripeto come una lurida mercenaria alla ricerca di sangue e di vendetta,e solo pochi protagonisti a livello internazionale tentano di imbastire seri progetti di pace,non quella"giusta"che vuole Zelensky ovvero con l'annientamento della Russia.

Le forze ucraine avanzano a Bakhmut.

Zelensky chiude il tour europeo: “Più armi e più potenti di prima. La vittoria si avvicina”

Inghilterra e Francia frenano sulla fornitura di aerei da caccia ma garantiscono la formazione agli ucraini

“Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna. Torniamo a casa con nuovi pacchetti di difesa. Più armi nuove e potenti per la prima linea, più protezione per il nostro popolo dal terrore russo, più sostegno politico”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando un video a bordo di un aereo. “In tutti gli incontri abbiamo discusso della nostra formula di pace, e ora c'è più disponibilità da parte dei nostri partner a seguirla. C'è più sostegno alla nostra adesione all'Ue, più comprensione sul fatto che l'adesione dell'Ucraina alla Nato sia inevitabile”, ha aggiunto. 

E conclude il video dicendo “Quindi i principali risultati di questi giorni sono: nuove armi per l'Ucraina, rispetto per gli ucraini e la nostra vittoria si è avvicinata. Complimenti a tutti coloro che aiutano!». L'incontro con Papa Francesco è stato “abbastanza incoraggiante”, ha aggiunto il presidente ucraino.

Ma intanto la Gran Bretagna esita a consegnare all’Ucraina i jet militari, ripetutamente richiesti da Zelensky, anche nella visita di oggi a Londra per ottenere il controllo dei cieli e prende tempo. “Oggi abbiamo parlato di jet. Tema molto importante per noi perché non possiamo controllare il cielo”, rivela il presidente ucraino, al termine del suo incontro con il premier britannico nella sua residenza di campagna. Ucraina e Regno Unito sono “veri partner”, ha aggiunto Zelensky precisando che Sunak viene informato degli sviluppi sul terreno, secondo quanto scrive il Guardian. “Vedo che in tempi brevi sentirete, credo, decisioni molto importanti, ma dovremo lavorarci un pò di più”, avrebbe sempre detto Zelensky al Guardian prima di lasciare i Chequers, la residenza di campagna del premier di Londra, a bordo di un elicottero aggiungendo di aver parlato di “coalizione dei caccia” con Rishi Sunak. Il Regno Unito sarà pronto a contribuire all’addestramento dei piloti ucraini all’uso di caccia “in tempi relativamente brevi”, ha successivamente detto Rishi Sunak. “Saremo una componente chiave della coalizione di paesi che fornisce quel sostegno a Volodymyr e all’Ucraina” ha dichiarato il premier britannico al termine dei suoi colloqui con Zelensky ammettendo, tuttavia, che “non è una cosa semplice, come io e Volodymyr abbiamo detto, dotarsi di una capacità aerea di combattimento. Non è solo la fornitura degli aerei, è anche l’addestramento dei piloti e tutta la logistica connessa, e il Regno Unito può svolgere in tutto questo un grande ruolo. Una cosa che inizieremo a fare relativamente presto è addestrare i piloti ucraini e di questo abbiamo parlato oggi e siamo pronti a mettere in pratica questi piani in tempi relativamente brevi”. Poco dopo, tuttavia, un portavoce del premier Rishi Sunak, citato da SkyNews, ha spiegato che il governo britannico non ha piani per l’invio di caccia in Ucraina in quanto i militari ucraini hanno indicato che preferirebbero usare gli F-16: “Saprete che la Raf non li usa”, ha concluso il portavoce di Suniak , alludendo all’uso di Typhoon e F-35 da parte delle forze britanniche. “Ovviamente, credo, stanno trattando con altri paesi che usano gli F-16, e noi lavoriamo con quei paesi”, ha aggiunto.

Anche Emmanuel Macron ha detto che la Francia non fornirà aerei caccia all'Ucraina ma garantirà "la formazione di piloti" all'Ucraina. Lo ha precisato lo stesso presidente in un'intervista trasmessa stasera durante il telegiornale di TF1.

"La nostra strategia - ha detto Macron rispondendo al giornalista che lo intervistava sull'incontro di ieri sera all'Eliseo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - è quello di aiutare l'Ucraina a resistere" e l'obiettivo è sostenere una "controffensiva per riportare tutti al tavolo dei negoziati". 

Un tour fatto quindi di accordi, di annunci, di una realtà che passa attraverso i social  e di una diplomazia silenziosa e nell’ombra ma che continua a tessere la sua tela.

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