lunedì 16 maggio 2016

QUASI AL PASSO DELL'EUROPA SULLE UNIONI CIVILI

Anche l'Italia finalmente anche se in maniera meno aperta di altri Stati europei e mondiali e anche in forte ritardo,ha approvato una legge sulle unioni civili che ci rende più democratici e più attenti ai bisogni di tutti i componenti della collettività.
Questo decreto chiamato Cirinnà dal nome della relatrice,ha sicuramente pecche aggiustabili nel corso degli anni ma ricordando che siamo in Italia,ovvero col Vaticano da portarci dietro come zavorra fisica e morale,questo è un bel passo in avanti(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2016/02/lipocrisia-del-mondo-cattolico-nel.html ).
Una legge votata con la fiducia,col voto contrario di Lega e Forza Italia e con l'astensione dei pentastellati(che sanno solo far quello),e pensare che questo decreto legge l'abbia votato Alfano è da sottolineare che questa sia una vittoria soprattutto d'immagine per il premier Renzi,che a ragione ha detto ai falsi moralisti che questo governo ha votato sulla Costituzione e non sul Vangelo,forse pregiudicandosi una certa fetta dell'elettorato cattolico.
Quindi a macchia di leopardo questo esecutivo talvolta attua una politica progressista,e propongo l'articolo di Senza Soste(http://www.senzasoste.it/genere/unioni-civili-la-camera-ha-detto-si-tra-compromesso-e-fiducia )che a ragione parla di compromesso e fiducia.

Unioni civili: la Camera ha detto sì. Tra compromesso e fiducia.

Finalmente. Dopo mesi di polemiche, retromarcia, stralci e tagli, la legge sulle unioni civili è realtà. Senza il concetto di famiglia e senza l'adozione dei figli già all'interno della coppia (la famigerata Stepchild adoption). È il compromesso che Renzi ha trovato per incassare il voto trasversale anche dei verdiniani (che hanno votato la fiducia) e di alcuni esponenti (soprattutto femminili) della destra. Anche se i rischi maggiori per cui il governo aveva posto la fiducia, venivano dai banchi della maggioranza. Si sono astenuti invece i 5 Stelle che reputano la legge un compromesso troppo al ribasso. La capogruppo del Pd, Michela Marzano si è invece dimessa ritenendo che si tratti di una legge che non la rappresenta anche se allo stesso tempo ha dichiarato che sarebbe stato difficile fare altrimenti.
Insomma, una legge minima che però in un paese bigotto ed egemonizzato dal Vaticano sembra una conquista gigantesca. Così commenta Il Manifesto: "Renzi ha ragione di festeggiare anche per quanto riguarda la sua immagine. Dalla vicenda esce bene. È vero che anche dopo questa legge l’Italia rimane in ritardo rispetto a molti Paesi occidentali e soprattutto rispetto al comune sentire dei suoi stessi cittadini".
Vero. Renzi ci esce bene, nonostante dalle sue dichiarazioni voglia far apparire questa legge come un sacrificio per il bene dei cittadini che gli farà perdere il voto cattolico. I governi turboliberisti che favoriscono quotidianamente l'attacco alla democrazia e il depredamento dei beni comuni da parte dei capitali finanziari sanno benissimo che sul fronte dei diritti civili devono concedere qualcosa. È il ruolo che si è cucita addosso la ex sinistra di governo, diventata partito della nazione a tutela di banche e finanza con qualche sprazzo colorato sui diritti individuali.
Di seguito una breve rassegna stampa sulla legge e sulle posizioni, alcune deliranti come quella di Salvini, dei politici e delle associazioni.
Voto civile e trasversale (Il Manifesto)

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