Un aggiornamento triste sulla vicenda di Michele Ferrulli,il cinquantunenne attivista della lotta per la casa e contro gli sgomberi ammazzato da quattro poliziotti la sera del 30 giugno 2011(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/search?q=michele+ferulli )che vede i suoi aguzzini e assassini assolti dall'accusa di omicidio preterintenzionale dalla corte d'appello di Milano.
Ha ragione la figlia di dire che anche stavolta i giudici hanno deciso di non decidere di punire come giusto degli imputati in divisa con una condanna,l'ennesima della lunga lista delle morti dove sappiamo chi è Stato ma dove non si riesce ad arrivare ad una pena corrispondente al reato commesso ma che anzi in taluni casi si sono avuti avanzamenti di grado in carriera.
Un altro capitolo vergognoso di insabbiamenti e di omertà,di difesa della casta privilegiata degli appartenenti alle forze dell'ordine che non solo abusano del loro potere ma che trovano in giudici dalla mente corrotta la complicità per uscire puliti dai processi,sempre che ci si arrivi.
Articolo preso da Infoaut:http://www.infoaut.org/index.php/blog/varie/item/17112-caso-ferrulli-ancora-impunità-per-la-polizia .
Caso Ferrulli: ancora impunità per la polizia.
La notizia può essere sintentizzata in una
frase attraverso le parole della
figlia di Michele Ferrulli, manovale di 51 anni morto mentre quattro poliziotti
lo stavano ammanettando e picchiando.
Secondo Domenica Ferrulli i giudici "non hanno
avuto il coraggio di condannare solo perché sul banco degli imputati c'erano
quattro rappresentanti delle forze dell'ordine".
Michele Ferrulli è morto il
30 giugno 2011. Era stato fermato a Milano per degli schiamazzi notturni
(dicono) e l'arresto veniva giustificato con l'oltraggio a pubblico ufficiale
(fattispecie che, comunque, non prevederebbe l'arresto). Michele è stato gettato
atterra, ammanettato e picchiato ferocemente fino a quando non ha avuto un
arresto cardiaco fatale.
Oggi l'assoluzione da parte dei giudici della
corte d'appello di Milano. Ancora una volta i tribunali danno assicurano
l'impunità rappresentanti delle forze dell'ordine che “eccedono”. D'altronde la
violenza (fisica o giudiziaria) della polizia è uno strumento fondamentale di
controllo della popolazione e mantenimento dei privilegi per chi è al
potere.
Nella situazione di impoverimento generale del
paese le parole di Domenica Ferrulli colgono un aspetto importante, ovvero che
le forze dell'ordine sono una casta privilegiata: non hanno subito nessun taglio
ai bilanci e i singoli agenti godono di vergognosi privilegi economici (ne
parliamo qua).
Ma il caso di Michele è l'ulteriore conferma che
le forze dell'ordine hanno anche il privilegio di poter agire a proprio
piacimento anche oltre la legge.
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