martedì 19 settembre 2017
BERSANI E PISAPIA?NO GRAZIE
La lunghissima volata per le prossime elezioni sta partorendo un mostro a sinistra del Pd che sa di vecchio e di comunque spalla allo stesso partito di Renzi nonostante i giurin giuretto di Bersani e Pisapia che lo hanno sostenuto fino all'altro ieri.
Nei due brevi articoli di Giorgio Cremaschi(contropiano sinistra-del-pd-incoronano-pisapia-sempre-piu-inutili e popoff elezioni-e-se-ci-fosse-unalternativa-anche-a-pisapia-e-bersani )si fa il punto su di una coalizione che forse verrà votata ad essere larghi di manica dal 5% del 50% degli italiani visto le previsioni verticali dell'affluenza di voto.
Come già detto secondo me Minniti sarà il nuovo fantoccio a capo del prossimo governo,uno che sta bene sia alla destra che al Pd e che tuttavia non dovrebbe dispiacere nemmeno ad un Salvini che vuole un uomo dal pugno di ferro e ai grillini alla ricerca di un fedele servitore dello Stato.
A sinistra del Pd incoronano Pisapia. Sempre più inutili…
di Giorgio Cremaschi
Dunque il leader acclamato dal partito dei fuoriusciti dal PD sarà Giuliano Pisapia, che al referendum costituzionale stava con Renzi e che come massima ambizione ha quella di ricostituire il centrosinistra.
Nelle aziende questa si chiama esternalizzazione di un reparto, in politica trasformismo. La lista unica della sinistra, a cui aspirano il Manifesto, Montanari e Falcone, Sinistra Italiana e tutti i rassegnati dell’ex antagonismo, mostra così precocemente la sua assoluta inutilità.
Se dovesse avere successo, ma difficilmente l’avrà, si batterà duramente perché Gentiloni ed il PD scarichino Renzi e la sua sempre più fastidiosa corte e tornino al mondo di Prodi. Sai che entusiasmo..
Anche questo è un segno che la sinistra politica in Italia, come in gran parte dell’Europa, è finita in un vicolo cieco della storia nel quale è destinata a concludere stancamente e tristemente il suo percorso.
Una sinistra vera, di lotta, anticapitalista e antagonista al potere, di cui c’è infinito bisogno, rinascerà prima o poi, ma sicuramente altrove. Intanto allontaniamoci il più possibile dalla sinistra inutile.
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Elezioni, e se ci fosse un’alternativa anche a Pisapia e Bersani?
Cremaschi sulle prossime elezioni: «Dobbiamo rassegnarci a questo triste scenario dove si rappresenterà uno scontro tra diverse versioni della stessa politica?
di Giorgio Cremaschi
La dico in sintesi: le prossime elezioni si preparano con uno spareggio nel centro sinistra tra Gentiloni, Renzi e Minniti, nel centrodestra tra Berlusconi Salvini e Tajani, i vincitori sfideranno Di Maio. Fuori starà Pisapia, che con tutti i fuorisciti dal PD e dalla sinistra radicale spera di rifare il centrosinistra di Prodi. Questa contesa entusiasmante si svolgerà al massimo tra il 50% dell’elettorato, perché oramai il popolo che una volta più votava in Europa, ora diserta le urne.
Ci dobbiamo rassegnare a questo triste scenario? Dove si rappresenterà uno scontro violentissimo tra diverse versioni della stessa politica, o tra alternative sempre più inconsistenti.
Io vorrei non rassegnarmi, vorrei partecipare alla costruzione di una alternativa vera, che non avesse paura di dire no alla guerra e all’austerità e ai poteri e agli strumenti, NATO UE Euro, che ce le impongono. Un’alternativa fondata sulla dignità e i diritti del lavoro, sul pubblico e sulle nazionalizzazioni. Un’alternativa che quando usasse la parola “prima” lo facesse solo per i poveri e gli sfruttati, senza distinzioni di sesso o razza. Un’alternativa che avesse il coraggio di rifiutare e mettere in discussione tutte le bugie e le leggi di trent’anni di dominio del pensiero unico liberista. Un’alternativa che non avesse alcun bisogno di chiedere approvazione a Cernobbio, ai meeting di CL, alla Confindustria, al tavolo dei banchieri qui e a Bruxelles. Non ne avrebbe bisogno, perché lor signori la capirebbero benissimo.
Ecco vorrei un’alternativa che fosse tale, che pensasse al presente e finalmente anche al futuro e che non avesse alcuna paura di andare controcorrente. È il sogno isolato di un acchiappanuvole il mio?
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