I sempre più frequenti attacchi da entrambe le parti con la solita rappresaglia dei soldati israeliani che con metodi alla Via Rasella impongono sempre almeno una decina di vittime in più delle loro perdite ai palestinesi,scatenano come al solito le più svariate reazioni in tutto il mondo.
Cominciando dal secondo articolo ci sono parecchi ebrei che chiedono di smetterla con l'occupazione e sono contro la creazione di ulteriori colonie,in questo caso quelli italiani(ma non solo)del gruppo degli Eco(ebrei contro l'occupazione)che indicano i loro compagni di religione più radicali di voler seguire per filo e per segno le idee della Bibbia che vuole il territorio loro promesso quella terra tra il Mediterraneo ed il fiume Giordano.
Naturalmente chi ci vive da centinaia di anni ed oltre deve sloggiare con le buone o con le cattive maniere.
Il primo articolo invece se non per la gravità di ciò descritto sembrerebbe addirittura una barzelletta raccontata dal premier Netanyahu e che vede protagonisti Hitler ed il gran Muftì di Gerusalemme(arabo e palestinese,il capo supremo della comunità islamica sunnita)al-Husseini parlare sul futuro degli ebrei nella Germania nazista.
Perché quello detto da Netanyahu al congresso mondiale del sionismo recita più o meno che Hitler voleva solo cacciare gli ebrei dal territorio tedesco e che fu convinto a sterminarli dal palestinese al-Husseini che sennò avrebbe avuto la sua terra invasa da tutti gli esiliati.
Tesi fantasiosa come detto dallo stesso centro Wiesenthal e dalla cancelliera Merkel che si"assume"tutta la colpa per la Shoah,che secondo il premier israeliano sarebbe stata originata proprio dai palestinesi.
Olocausto: Netanyahu scagiona Hitler e incolpa i palestinesi.
Le dichiarazioni di oggi di Netanyahu al congresso mondiale del Sionismo, sono frasi che non hanno bisogno di commento. Figlie dell'espressione del peggior nazifascismo da parte di un popolo che abbagliato dal sionismo ha eletto un premier del genere. Oggi nessuno può più accusare di antisemitismo chi condanna le barbare azioni del governo israeliano il cui capo arriva addirittura a una sorta di negazionismo e giustificazione degli atti di Hitler a suo avviso sobillato dal gran Muftì di Gerusalemme.
Di seguito la traduzione dall'inglese del link video dell'intervento a cura del quotidiano israeliano Haaretz
Netanyahu: Hitler non voleva sterminare gli ebrei.
Il primo ministro dice al congresso mondiale del sionismo che Hitler voleva soltanto espellere gli ebrei, ma Haj Amin al-Husseini lo convinse a sterminarli, un'affermazione rifiutata dalla maggior parte degli studiosi dell'Olocausto. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha suscitato clamore quando oggi ha affermato che il Mufti di Gerusalemme, Haj Amin al-Husseini, è stato colui che ha piantato l'idea dello sterminio degli ebrei europei nella mente di Adolf Hitler. Il sovrano nazista, ha detto Netanyahu, non aveva alcuna intenzione di uccidere gli ebrei, ma solo di espellerli.
In un discorso davanti al Congresso Sionista Mondiale a Gerusalemme, Netanyahu ha descritto un incontro tra Husseini e Hitler nel novembre del 1941: "Hitler non ha voluto sterminare gli ebrei, al momento, ha voluto espellere l'Ebreo. E Haj Amin al-Husseini andò da Hitler e disse: "Se li espelli, verranno tutti qui (in Palestina)". Secondo Netanyahu, Hitler poi chiese: «Che cosa devo fare con loro?", E il mufti rispose: "Bruciali"
redazione, 21 ottobre 2015
vedi anche
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Ebrei contro l'occupazione: "Israele cerca di portare a termine l'obiettivo sionista della nazione ebraica a danno dei palestinesi".
La nuova guerra della Spianata delle Moschee, che Israele chiama Monte del Tempio, insieme alla deprivazione di acqua imposta ai Palestinesi, sono i due strumenti che Israele sembra aver adottato per portare a termine l’impresa sionista di conquistare tutta la terra tra il Giordano ed il Mediterraneo al Popolo Ebraico, a cui la avrebbe promessa nientemeno che Dio, alcuni millenni orsono. Per stramba che sembri questa interpretazione della Bibbia, è quella adottata come base dagli Ebrei israeliani (che costituiscono l’80% circa dei cittadini di Israele: il rimanente 20% è costituito da Palestinesi Arabi ed alcune altre etnie molto minoritarie) per affermare il loro proposito di creare lo Stato Ebraico per i soli ebrei: gli altri abitanti debbono andarsene, con le buone o con le cattive. Tale dottrina è dunque diventata dottrina politica, perseguita con costanza da oltre i 67 anni. La cosa più assurda è che tale dottrina politica è adottata e proclamata non solo dagli ebrei religiosi a tutti i livelli possibili di fondamentalismo e settarismo, ma anche dagli israeliani del tutto secolarizzati, molti dei quali nettamente atei, che evidentemente hanno machiavellicamente deciso che tutto ciò che giova alla Nazione Ebraica, (il Popolo di Israele variamente definito con criteri etnici e/o religiosi) può essere utilizzato per la causa della Nazione, il loro reale idolo-dio. In spregio dei diritti umani e della moderna cultura democratica.
Paola Canarutto, presidente di ECO e Giorgio Forti di ECO
13 ottobre 2015
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