mercoledì 22 novembre 2017
PROTESTA STUDENTESCA ALLA BICOCCA
Per la serie della pezza che è peggio del buco ecco che la ministra all'istruzione Valeria Fedeli anche ieri ha ricevuto,per via delle scelte sbagliate che compie e nella scia di quelle intraprese già dalla Gelmini e poi Profumo,Carrozza e Giannini(che hanno fatto sì che la scuola,soprattutto quella pubblica,entrasse in uno stato comatoso)l'ennesima giusta contestazione durante l'inaugurazione dell'anno accademico all'università Bicocca di Milano(repubblica universita_bicocca ).
Alcuni studenti dello stesso ateneo e provenienti da alcune sigle studentesche(Rsm e Osa)sono riusciti ad entrare nell'aula magna semi vuota per presenziare e per prendere parola nel tentativo di affossare tutte le novità che il governo nella persona della Fedeli ha compiuto.
E' soprattutto l'alternanza scuola lavoro(madn studenti-operaisfruttati-oggi-e-precari.domani )che non va giù ai giovani che non vogliono lavorare gratis e togliere principalmente il mestiere in luoghi che per la maggior parte sono inidonei per affrontare approcci lavorativi.
L'ex sindacalista Cgil ora traslata come molti altri suoi ex colleghi nel Pd con incarichi di prestigio(madn la-sorte-degli-ex-dirigenti-cgil-al governo )è stata invitata ad uscire dall'università in segno di rispetto non solo degli studenti ma anche degli insegnanti:e se le due figure primarie che coesistono in una scuola sono unite nella lotta contro le disastrose norme del governo vuol dire che hanno ragione da vendere.
In un continuo taglio di risorse per la scuola pubblica(quelle private no,anzi sono in costante aumento)e forse di anni visto la proposta del liceo breve(madn tagli-scolastici-di-spese-e-di-anni )ancora una volta un ministro tace in pubblico a precise domande ed accuse se non per starnazzare nel comodo delle sale del parlamento o delle segreterie del partito.
A margine della protesta degli studenti anche la solita dose di manganellate subita da quelli che sono rimasti fuori,naturalmente evitabili solo se fossero stati qualcuno del Blocco Studentesco(madn testevuoterotte )o gruppi di somari simili.
Università Bicocca, studenti irrompono nell'aula magna: momenti di tensione.
La protesta contro la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, sui temi dell'alternanza scuola-lavoro a cui si sono unite le rivendicazioni degli studenti in Scienze della formazione
di LUCA DE VITO
Protesta di alcune decine di studenti dell'Università Bicocca di Milano e di studenti di altri sotto le sigle Rete Studenti Milano e Osa (Organizzazione studentesca autonoma), con alcuni attimi di tensione, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo. Gli studenti che volevano entrare a sentire gli interventi e a contestare la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli presente in sala, hanno inscenato una protesta bussando ripetutamente alle porte dell'aula magna. Un gruppo di loro è riuscito ad aprire una porta e ha fare irruzione nella sala, nonostante il tentativo delle forze dell'ordine che insieme al personale dell'ateneo ha tentato di respingerli.
Ci sono stati momenti di tensione con spintoni e urla da parte degli studenti. "Siamo studenti e dentro ci sono posti vuoti - ha spiegato uno di loro - vogliamo solo entrare a sentire la conferenza". In tutto erano qualche decina gli studenti presenti alla cerimonia e che chiedevano di intervenire: tra questi un gruppo di studenti di Scienze della formazione che vogliono tutele per i laureati nella loro disciplina e rispetto del merito, visto che una sentenza del consiglio di stato potrebbe stabilire una priorità per i diplomati magistrali. La rettora Cristina Messa ha incontrato gli studenti, a margine della cerimonia, per ascoltare le loro richieste. Fra gli studenti in protesta anche giovani dei collettivi che hanno urlato slogano contro l'alternanza scuola-lavoro. "A lavorare gratis non ci stiamo, non vogliamo sfruttamento ma formazione. Chiediamo che il ministro Fedeli esca dall'università".
La cerimonia è stata anche l'occasione per fare un bilancio sui numeri dell'ateneo. Sono calati del 41,3% in 5 anni gli abbandoni universitari all'Università degli studi Milano Bicocca, passando dal 31,2% del 2011-2012 al 18,3% del 2015-2016. Una bella notizia per inaugurare l'anno accademico 2017-2018 dell'ateneo, in cui si celebrano oltretutto i 20 anni dalla fondazione. Incoraggiante anche il dato occupazionale: a cinque anni dal conseguimento del titolo magistrale lavora l'84% dei laureati e il dato dell'occupazione per i dottorati di ricerca è più alto rispetto alla media nazionale: a un anno dal conseguimento del titolo, infatti, lavora l'88% dei dottori della Bicocca. "La storia della Bicocca è una storia di successo - spiega la rettora Cristina Messa -. Lo testimonia il continuo aumento di studenti che scelgono la nostra università per costruire il loro futuro".
La Bicocca dunque compie vent'anni. L'università milanese, fondata nel 1998, festeggia "aprendosi sempre più all'Europa" ha detto la rettora Cristina Messa. Sono cinque i nuovi corsi di studio interamente in inglese introdotti nell'ultimo triennio, mentre gli studenti stranieri sono quest'anno il 5,4%, ma "puntiamo al 10%" sostiene Messa. La vocazione europea coincide con uno dei punti forti dell'ateneo, la ricerca, che ha reso la Bicocca un "polo di riferimento per la ricerca avanzata - dice Messa - e uno dei motori del radicale cambiamento di un'area milanese che da zona industriale e fucina del manifatturiero è diventata oggi, anche grazie alla nostra presenza, area multifunzionale e laboratorio di innovazione e cultura".
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