venerdì 27 gennaio 2017
CHIESA E POLITICA A CREMA
Dovrebbe tenersi stasera presso l'oratorio di San Bernardino il tanto discusso incontro voluto dal "partito politico" del Popolo della famiglia con la presenza del segretario nazionale Gianfranco Amato ed il cantautore Povia.
Perché di per se questi predicatori alla Dio,patria e famiglia di fascista memoria non avrebbero avuto tanta pubblicità,mentre il nocciolo della questione che ha fatto mugugnare non pochi,ed a ragione,è che la chiesa permetta un incontro politico presso una sua sede,proprio l'oratorio della parrocchia di S.Bernardino a Crema.
La lettera pubblicata sotto dal signor Tarcisio Zaffardi dice tutto e senza usare toni offensivi e dando spiegazioni ed argomenti che non solo non fanno una piega che che dovrebbero ristabilire la giusta distanza ed equilibrio tra Stato e chiesa.
Il cantautore tanto in voga tra cagapovndisti e simili ha accusato il cremasco di essere stato maleducato,risultando esserlo lui che"se ne frega"che il partito fondato da dall'emerito e grosso coglione di Adinolfi e Amato possa trarre visibilità raccontando storie,storielle e farneticazioni varie su suolo ecclesiastico.
Articoli presi da Crema oggi(no-ai-partiti-in-parrocchia )e Crema online(polverone+sull'evento ).
'No ai partiti in parrocchia.La Chiesa non è la bottega di nessun partito'.
lettera scritta da Tarcisio Zaffardi.
a locandina sul settimanale cattolico “Il Nuovo Torrazzo” (14 gennaio 2017 pag.9) riporta quanto segue: “Il circolo territoriale del Popolo della Famiglia …” in data 27 gennaio 2017 terrà un incontro nel teatro dell’oratorio di San Bernardino a Crema con Gianfranco Amato,” segretario nazionale del Popolo della Famiglia” e il cantante Giuseppe Povia dal titolo “Invertiamo la rotta. Contro la dittatura del pensiero unico” e prosegue “vedrà la presenza del candidato sindaco del PdF alle prossime amministrative cittadine”.
Incuriosito mi sono documentato in internet e ho scoperto che il Popolo della Famiglia è un movimento che è diventato partito politico (con una sua sigla PdF e un suo logo) fondato nel marzo 2016 da Mario Adinolfi e Gianfranco Amato, che con 300 candidati si è presentato alle recenti elezioni amministrative del giugno 2016 a Roma con risultati scarsissimi: 0,6%.
Il cantante Giuseppe Povia è apparso in un video per sostenere il NO al referendum sulla costituzione con alle spalle la foto di Benito Mussolini e ne ha giustificato la scelta col fatto che egli sarebbe stato un vero statista, mentre “#Renzi è un politicante ecc.”.
Due considerazioni.
Non ci sono dubbi, in una parrocchia di Crema si presenta un partito, con il suo segretario e il suo candidato sindaco ( evidentemente non per fare la bella statuina).Come credente cattolico sono scandalizzato perché la chiesa con il Concilio aveva deciso di cambiare rotta e staccarsi dai partiti, dando piena autonomia al laicato cattolico in politica. L’identità politica dei cattolici si esprimerà in pluralità di scelte politiche e partitiche e in piena libertà.
La Chiesa non è la bottega di nessun partito, basta al collateralismo. “La Chiesa non deve e non intende coinvolgersi con alcuna scelta di schieramento politico o di partito”, affermava San Giovanni Paolo II al convegno ecclesiale di Palermo del 1995. La conseguenza è ovvia. L’accesso ai locali della parrocchia non è consentito ai partiti. Molte sono le disposizioni delle diocesi in merito. Eccone una dei vescovi dell’Emilia Romagna,( diocesi del nostro nuovo vescovo Daniele),in data 3 maggio 2014 dal titolo “Locali parrocchiali ed elezioni “al punto 2 e 3 così recita: “E’ proibito dare in uso locali di proprietà della parrocchia o di altri enti ecclesiastici a rappresentanti di qualsiasi partito o raggruppamento politico, anche per incontri/dibattiti in cui siano parimenti rappresentati tutte le parti politiche. E’ ugualmente proibito dare in uso locali di proprietà della parrocchia o di altri enti ecclesiastici a persone aventi incarichi istituzionali, ma che ne facciano richiesta per sostenere la campagna elettorale di una precisa parte politica”. I partiti hanno altrove i loro spazi pubblici e le loro sedi.
Invitare poi un partito in parrocchia è discriminare i fedeli che la pensano diversamente. Libero il signor Povia di votare NO al referendum, libero di ammirare Mussolini, ma il signor Povia sappia che non è gradita la sua presenza in parrocchia proprio il 27 gennaio giorno della memoria, della Shoà, dello sterminio di ebrei, zingari, omosessuali, religiosi, politici, perpetrato dai nazisti di Hitler alleati con il duce. Ho chiesto al mio parroco e alla chiesa che è in Crema di annullare la manifestazione. Chiediamo di annullare questa manifestazione inviando una email di dissenso alla curia di Crema curia@diocesidicrema.it o quanto altro sia necessario.
Un’ultima considerazione: ma noi genitori, educatori, manderemmo i nostri figli ad un incontro con il cantante Povia, estimatore di Benito Mussolini, “vero statista” che è stato il mandante dell’uccisione di Matteotti, che ha imbavagliato l’opposizione politica (chiudendo anche le sedi delle associazioni cattoliche) che ha mandato al confino dissidenti, che ha fatto le leggi razziali, che ha coinvolto gli italiani in una avventura di guerra tremenda producendo migliaia di morti, arrivando ad una guerra fratricida, che ha aperto campi di smistamento per i lager in Germania e con la Risiera di Santa Sabba, unico campo nazista in Italia, zona che faceva parte formalmente della Repubblica sociale italiana?
P.S.: Tanti politici bussavano o bussano ancora alle canoniche, d’altronde anche loro, i politici, hanno un’anima da salvare … Come non ricordare Don Camillo e Peppone, ma questa è un’altra storia…
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Invertiamo la rotta. Polverone sull’evento del Popolo della famiglia. Zaffardi replica a Povia: “peccatore sì, fascista mai”.
di Gianni Carrolli.
A Povia di epiteti non ne ho dati, tanto meno .del fascista. Ho trasmesso questa informazione a chi di dovere ma al video che tutt’oggi gira sui media non ho visto nessuna rettifica né è stato tolto. Non accetto che mi sia buttato addosso del fango gratuitamente con l’accusa infamante di fascista sarà lei”. Così Tarcisio Zaffardi, che settimana scorsa ha chiesto la cancellazione dell’evento Invertiamo la rotta organizzato a Crema dal Popolo della famiglia, replica al cantante Giuseppe Povia a seguito di un video apparso in rete nei giorni scorsi.
La risposta di Povia
“Fascista sarà lei che vuole annullarmi la data del 27 gennaio – afferma il cantante nella video-risposta alla lettera di Zaffardi – e se c’è una cosa che mi fa arrabbiare è quando mi fa passare per ciò che non sono, attingendo dalla miriade di stupidate che ha letto su internet”. Rispetto all’evento cremasco, assicura Povia: “faremo uno spettacolo-concerto. Io e l’avvocato Amato verremo a Crema in qualità di relatore e di cantautore. E spiegheremo ciò che lei stesso denuncia, signor Tarcisio: la dittatura del pensiero unico. Che poi il 27 gennaio ci sia il segretario di un partito, a lei che gliene frega?”.
Peccatore sì, fascista mai
“A me interessava e interessa solo un discorso di Chiesa – spiega Zaffardi nella replica – libera per l’annuncio del Regno di Dio, lontana dalle pastoie della politica e non legata a partiti o quant’altro. È quella chiarezza, povertà e gratuità del Vangelo, dei tanti maestri incontrati nella mia vita o attraverso i loro scritti o anche personalmente, ciarlatani mai, evangelici sì, testimoni, maestri e profeti, due dei quali della nostra terra cremonese: don Primo Mazzolari e don Luisito Bianchi. La mia vita, ormai giunta a una veneranda età, è stata vissuta in un impegno umano, sociale. Povero cristiano e peccatore sì, fascista mai”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento