martedì 3 gennaio 2017
CAPODANNO COL BOTTO
L'esplosione davanti ad una libreria affiliata come tante altre"associazioni culturali"agli estremisti di destra di Ca$$a Povnd che ha ferito seriamente un artificiere viene fatta passare come un atto di terrorismo paragonabile secondo le merde fasciste del nuovo millennio ai gesti dei miliziani Isis dimenticandosi il fatto che sono la stessa feccia fascista che mettevano le bombe nelle piazze e nei treni.
Le indagini sono in corso ed i responsabili di questo atto che sembra politico,per ora escluse beghe interne anche se non sono rare ritorsioni tra adepti per motivi legati alla criminalità ed allo spaccio di droga,ma lo scoppio dell'ordigno sembra che originariamente non dovesse recare danno se non materiali alla libreria stessa.
L'artificiere della polizia che ha perso un occhio ed una mano,evidentemente ha sottovalutato o non è stato capace ad ottemperare al proprio mestiere con la dovuta sicurezza e perizia,e pur non conoscendolo personalmente fa parte comunque di una categoria da sempre legata ai fascisti di Cagapovnd e addirittura quasi sempre alla difesa loro e dei loro luoghi di incontro quando emergono dalle fogne.
Effettivamente i sindacati di polizia si sono schierati apertamente contro i presunti esecutori di questo gesto di avvertimento,a fianco dei loro amici fascisti che come detto vengono all'occorrenza protetti e fiancheggiati.
Per la cronaca faccio riferimento a questo link(www.ecn.org firenze-ordigno-contro-casapound )mentre l'articolo sottostante preso da Infoaut(casapoundbrrr-che-paura )ribadisce semplicemente che organizzazioni come quella di Di Stefano e di Iannone semplicemente se venisse applicata la Costituzione non dovrebbero nemmeno esistere e che l'antifascismo può e deve lottare contro questi abomini retaggio del revisionismo storico nazifascista e legittimati da politici e polizia.
Casapound....brrr che paura!!
Un 2017 che comincia con l’indignazione fascista di CasaPound espressa dal suo leader Simone Di Stefano, in merito all’esplosione avvenuta a Firenze alle 5:30 della notte di capodanno, quando un artificiere del corpo di polizia ha perso un occhio e una mano nel tentativo di disinnescare un ordigno fuori da una libreria che fa riferimento a CasaPound.
Di Stefano si espone con una dichiarazione che potremmo definire un piagnisteo alla ricerca di consensi politici da parte dei partiti. Una lamentatio che tenta di recuperare agibilità politica da sempre gli è negata da tutto il mondo antifascista che in Italia continua ad essere presente e attivo.
Ovviamente non manca la solidarietà del sindaco di Firenze e del sindacato di polizia Silp Cigl. I sindacati dovrebbero tutelare i lavoratori e non ammiccare ai fascisti. Quanto è accaduto rientra nei rischi di un mestiere sicuramente pericoloso: l'artificiere.
Di Stefano arriva a definire quanto avvenuto un atto terroristico, esprimendo tutta la sua indignazione in merito. Forse però, preso dalla strumentalizzazione di tale accaduto, si è dimenticato gli omicidi e le aggressioni operate da CasaPound. Era successo sempre a Firenze per mano di Gianluca Casseri, un pistoiese di 50 anni, militante di Casa Pound, che nel dicembre del 2011 aveva ucciso due senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, con una 357 magnum.
Un altro omicidio firmato Casa Pound è stato quello per mano dell’ultras fascista Amedeo Mancini ai danni del nigeriano Emmanuel Chidi Namdi di fronte alla moglie e ad un amico. Non possiamo dimenticare la grande aggressione avvenuta a gennaio del 2015 a Cremona quando cinquanta fascisti erano entrati all’interno del Csa Dordoni e muniti di spranghe avevano colpito diversi compagni, riducendo Emilio Visigalli al coma e a diverse complicazioni fisiche particolarmente gravi. Solo dal 2012 ad oggi sono decine le aggressioni firmate CasaPound.
Il più grande disprezzo va ovviamente a CasaPound, ai suoi sostenitori, a quei politici che l’hanno sempre difesa e a tutti quelli che non si sono mai schierati a sostegno della chiusura delle diverse sedi fasciste italiane. In questo paese l’antifascismo è un valore fondante che ci portiamo dietro e alimentiamo dalla storica resistenza italiana. Pertanto oggi quello che viene sbandierato come un atto terroristico, non è che la constatazione che CasaPound continua aessere obbiettivo dell antifascismo militante
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