sabato 8 ottobre 2016
L'URAGANO MATTHEW
Nell'immagine sovrastante si fatica a ricordare che sotto la massa bianca che contraddistingue l'uragano Matthew ci sia l'isola Hispaniola che è divisa tra Haiti ad est e la Repubblica Dominicana ad ovest,e soprattutto nel primo Stato citato c'è stata un'ecatombe con quasi mille morti ed un numero ancora non calcolato di feriti,dispersi e sfollati.
Un paese devastato negli ultimi anni da terremoti,uragani ed alluvioni che non vede pace,un paese tra i più poveri al mondo in perenne emergenza umanitaria dove sono in corso missioni internazionali di aiuto sia da parte dell'Onu che di centinaia di ong.
Ma la violenza devastatrice dell'uragano ha preso le prime pagine dei giornali ed i primi servizi dei notiziari solo perché ha minacciato e sta passando in queste ore nel sudest degli Usa,dove anche qui ha fatto fortunatamente poche vittime in confronto a quelle di Haiti anche perché il fenomeno naturale ha perso potenza man mano che si è avvicinato alle coste della Florida.
L'articolo di Contropiano parla di questa devastazione e dei tre Stati che ha prevalentemente toccato,per l'appunto Haiti,gli Stati Uniti e Cuba dove al momento non ci sono notizie di vittime ma di danni ingenti.
Haiti, Usa, Cuba. Un uragano, tre sistemi diversi. Conseguenze diversissime.
di Alessandro Avvisato
Dopo avere seminato morte e distruzione ad Haiti, facendo quasi 900 vittime, l’uragano Matthew è stato declassato nella notte a tempesta di categoria due con venti che spirano ad oltre 170 chilometri orari. A pagare fino ad ora il tributo più pesante all'uragano è stata la penisola haitiana di Tiburon, nel Sudest del Paese, in particolare le località di Jeremie e Les Cayes, terza città dell'isola: le strade sono invase dal fango, molte vie di comunicazione rimangono impraticabili e un ponte è stato trascinato via dalla violenza delle acque. Secondo il bilancio comunicato dall'ufficio dell'Onu per gli aiuti umanitari (Ocha) in alcune zone sono andati perduti fino all'80% dei raccolti, e 350mila persone necessitano di aiuti umanitari; gli sfollati sono oltre 21mila e nella sola Jeremie l'80% degli edifici è stata rasa al suolo.
L'uragano Matthew ha proseguito intanto la sua pericolosa ascesa della costa Est degli Stati Uniti, dove minaccia di provocare inondazioni e devastazioni. Fino ad ora sono cinque le vittime negli Stati uniti, tutte in Florida. L’uragano si va spostando verso gli stati della Georgia, North Carolina e South Carolina. Tuttavia, gli effetti in Florida sono stati minimi rispetto alla catastrofe di Haiti.
E a Cuba invece…
Dopo il passaggio dell’uragano Matthew nella zona orientale di Cuba, lo Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile ha tenuto una conferenza stampa a L’Avana, dove si è stato resocontato quanto era successo a sole poche ore dall’impatto del ciclone e in particolare nella provincia di Guantánamo.
Mercoledi l’uragano Matthew si era scatenato a 85 Km. a est nordest di Cabo Lucrecia – Holguín – con un movimento di traslazione di 17 Km/ora e venti massimi sostenuti di 185 Km/o, con categoria 3 nella scala di Saffir Simpson, per poi dirigersi verso la penisola della Florida. A Cuba l’uragano Matthew è arrivato sulla terraferma a Punta Caleta in provincia di Guantánamo alle 18.00 di martedì 4 ottobre, ed è rimasto lì per circa cinque ore, per poi ritirarsi verso la Baia di Mate circa a mezzanotte.
I territori più danneggiati sono stati Imías, Maisí e Baracoa, che si trovano nella prima fase di recupero dei sistemi energetici, acqua, strade e comunicazioni, mentre continua il lavoro del gruppo per la valutazione dei danni e delle necessità per poter stabilire le priorità. Ancora non si può fare una stima esatta dei danni provocati in questi municipi. Nella riunione la popolazione è stata invitata a seguire con attenzione le informazioni, perchè le piogge e le inondazioni delle coste continueranno. Tutto il personale si deve mantenere nella zona di evacuazione per la sua sicurezza, sino a quando non si suggeriranno altre misure.
Non si registrano vittime a Cuba. Eppure l’uragano Matthew era un fattore oggettivo, uguale per tutti, ma le conseguenze sono state ben diverse in un paese poverissimo come Haiti, in un paese a fortissime disuguaglianze come gli Stati Uniti e in un paese povero ma dignitoso e socialista come Cuba.
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