sabato 17 settembre 2016

PARIGI INSORGE ANCORA


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Ieri 150 mila persone hanno sfilato a Parigi per protestare contro la legge sul lavoro francese alla prima chiamata dopo l'ufficialità del passaggio della loi travail avvenuta lo scorso luglio(vedi:madn ).
E se questo è stato il primo appuntamento l'esecutivo francese vedrà sorci verdi per i prossimi mesi di un autunno che si preannuncia caldissimo visto gli scontri violenti che hanno interessato la capitale.
Incidenti nati quasi sempre dal comportamento repressivo ed intimidatorio delle forze dell'ordine che hanno chiuso la strada a decine di cortei che dovevano partire dalle scuole occupate ottenendo in cambio la giusta reazione degli studenti che volevano affiancare i lavoratori per le strade di Parigi.
Articolo preso da Infoaut(parigi-torna-in-piazza ).

Parigi torna in piazza contro la Loi Travail.150mila in corteo.

Da mesi era stata indetto il corteo per il ritiro della Loi Travail (il Jobs Act francese) che si è svolto ieri a Parigi e durante il quale ci sono stati accesi scontri e diversi feriti.
Questa prima data di mobilitazione è stata fissata in concomitanza con la riapertura delle scuole e durante il periodo di avvicinamento decine di licei sono stati occupati: gli stessi istituti da cui sarebbero dovuti partire gli studenti per raggiungere i vari concentramenti indetti, con l'obiettivo di convergere poi a Place de la Nation per dare inizio al corteo.
Già dalla prima mattina, in tutta la città, si respirava un clima di forte tensione ed è balzata agli occhi la volontà di intimidazione e repressione preventiva delle forze dell'ordine. La polizia francese ha infatti accerchiato scuole ed altri luoghi di aggregazione, impedendo la partenza dei concentramenti ed effettuando perquisizioni e intimidazioni a tappeto, con il chiaro obiettivo di disperdere gli studenti ed impedire che il corteo partisse.
Viste le difficoltà nel ricompattarsi e l'impossibilità effettiva di riuscire a strutturare il corteo, è stato lanciato un altro momento di concentramento per il primo pomeriggio a Bastille.
Alle 14.00 è riuscita a partire una manifestazione di 150.000 persone tra studenti delle scuole medie e superiori (che hanno preso la testa del corteo come avvenne nelle mobilitazioni di pochi mesi fa), lavoratori e sindacati.
La testa ha raggiunto Rèpublique poco prima delle 16 e qui sono iniziati accesi scontri con la polizia francese che ha tentato di disperdere il corteo, ricorrendo anche al lancio di sassi sui manifestanti oltre alle ingenti quantità di gas lacrimogeno ed alle granate assordanti.

I manifestanti sono riusciti a rimanere in Place de la Rèpublique, resistendo alle violente cariche della polizia e rimanendo in presidio in quella che è da mesi la piazza di arrivo dei cortei e la zona in cui si sono svolte assemblee, accampate e alcuni dei più accesi scontri.
In quella piazza, nonostante non sia sfuggito a nessuno un forte calo della partecipazione (al corteo nazionale del 14 giugno scorso, prima dell'approvazione in Parlamento della Loi Travail parteciparono più di un milione di persone), gli studenti hanno lanciato un altro corteo che si terrà giovedì prossimo, dimostrando una forte volontà di non fermare le mobilitazioni, considerandole anzi appena iniziate.

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