Un po come il Salvini dei mesi passati(vedi:madn salvini-ma-va-lavorare )contestato violentemente da nord a sud ma soprattutto nel meridione d'Italia,ecco che il tour di Renzi nelle feste dell'Unità prosegue all'insegna delle proteste e degli scontri con la polizia che impedisce ai manifestanti di poter accedere nei luoghi dove sia il premier che gli uomini e le donne forti del partito e del governo fanno comizi.
E tanti movimenti differenti ma solidali tra loro come quello della scuola o per il diritto all'abitare per esempio,trovano visibilità per le loro lotte in questi frangenti dove proprio la scuola e la casa sono due tematiche che vengono trattate a pesci in faccia.
L'articolo preso da Infoaut(infoaut tour-di-contestazioni )parla della campagna ormai vitale di questo tour della contestazione che vede Renzi,i ministri e la propaganda per il si alle riforme costituzionali in giro per tutto il paese.
Festa dell'Unità? Tour di contestazioni.
L'autunno del governo Renzi si fa arduo già dai primi passi. A dimostrarlo è un clima di contestazione
diffusa su tutto il territorio nazionale che ha scelto l'occasione delle feste
dell'unità per iniziare ad esprimersi. Il tema è quello del referendum, la
scelta renziana di personalizzare questa battaglia ha portato settori sociali
tra i più disparati a schierarsi per il NO. Nonostante il passo del
gambero che il premier sta facendo da mesi (mi dimetto, non mi dimetto,
mi si nota di più se mi dimetto o non mi dimetto?) in molti vedono una
possibilità di mettere i bastoni tra le ruote al governo e alle sue politiche di
austerità nell'occasione referendaria.
Una delle contestazioni più significative è
toccata proprio a Renzi ieri a Catania dove un migliaio di
manifestanti sono stati caricati dalla polizia per impedire la loro entrata alla
Festa dell'Unità. Nonostante questo le contestazioni per Renzi, dalla platea di
Villa Bellini ci sono state lo stesso.
Ma nel capoluogo siciliano erano ormai venti
giorni che si andava avanti così, i ministri del Partito della Nazione sfilano
tra i blitz dei soggetti più variegati, dai professori e gli attivisti per la
casa che hanno interrotto Delrio parlando di scuola e terremoto in occasione
dell'inizio della festa, fino agli studenti e agli attivisti No Muos.
A Bari ieri, alcuni studenti
hanno manifestato davanti ai cancelli della Fiera del Levante per sostenere il
No al Referendum. Mentre a Firenze è il renzianissimo sindaco
Nardella che veniva contestato dai movimenti di lotta per la casa mentre l'8
settembre era proprio il premier a essersi preso un bel pò d'insulti salendo sul
palco.
Ovunque, dalle grandi città fino alle piccole
feste di paese il Pd si è trovato a confrontarsi con questa situazione. Anche
interi pezzi della base del partito hanno scelto questa occasione per far
sentire la propria voce al premier. Nonostante le feste dell'unità abbiano ormai
sempre di più dispositivi di sicurezza simili a quelli dello
stadio, con la digos in borghese a controllare chi entra e chi esce e le
camionette della celere pronte dietro l'angolo, il malumore è riuscito ad
esprimersi.
La ministra Boschi ovunque va riceve il
benvenuto, qui a Milano dove un gruppo di manifestanti per il
no viene fermato e aggredito a spintoni e calci dai militanti del PD (alla
faccia del Partito "Democratico"!).
Ma ancor prima, il nove agosto, si trova a
doversela vedere con i cittadini truffati dalla Banca Etruria a
Santomato (Pistoia).
A Lodigiano è stato direttamente
impedito ai manifestanti per il NO di entrare alla festa a vedere l'intervento
della ministra.
A Pesaro il due settembre il ministro della difesa Pinotti ha subito la contestazione di alcuni attivisti contro la guerra.
A Pesaro il due settembre il ministro della difesa Pinotti ha subito la contestazione di alcuni attivisti contro la guerra.
Il clima di un No che travalica la riforma
costituzionale, ma che si fa portatore delle esigenze di milioni di italiani con
l'acqua alla gola sta crescendo. Lavoratori precari, esodati, studenti,
disoccupati ci vorrebbero far annuire obbidienti ma a quanto pare c'è
chi dice NO. Renzi e i suoi ministri si troveranno a dover continuare a
girare il paese nel tentativo di convincere qualche elettore in più a votare sì,
speriamo che in quelle occasioni ci sia sempre una buona accoglienza pronta a
fargli fare i conti con il paese reale!
Immaginiamo
che le contestazioni, piccole e grandi, a questo governo siano state ancora di
più in questo mese, se ne siete a conoscenza segnalatecele con l'hashatag
#ChiDiceNo.
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