lunedì 19 settembre 2016
LA UIL,I GIOIELLI E LOVE BOAT
Sono anni che i sindacati confederali ormai hanno smesso di essere i difensori e i portavoce dei lavoratori italiani diventando semmai quelli dai padroni e interlocutori passivi con tutti gli ultimi governi,e la notizia riportata qui sotto ripresa dal Fatto quotidiano(appropriazione-indebita )è una vera presa per il culo in primis per i sempre meno iscritti della Uil e poi anche per la totalità dei lavoratori italiani me compreso.
Le accuse mosse dalla magistratura di appropriazione indebita al segretario generale della Uil Barbagallo,al suo predecessore Angeletti e altre sei persone sono il segno tangibile della corruzione già interna al sindacato(figurarsi a quella di quando si siedono al tavolo delle contrattazioni)dovuta a spese con i soldi della stessa Uil per acquisti di gioielli e di crociere.
Senza vergogna e ritegno Angeletti ha già dichiarato che le crociere sono state scelte e spesate con il denaro del sindacato perché così in un clima gioioso e disteso è più facile discutere dei problemi di milioni di lavoratori che nel frattempo sono con la corda al collo,magari portandosi dietro la madre e il nipote come nel caso di Conti(uno degli altri accusati).
Un'offesa per chi si vede rappresentato da questi porci che si divertono e sghignazzano e poi firmano il job act con tanto di sorrisi con il governo Renzi peggiorando drasticamente le sorti di tutti i lavoratori e soprattutto di quelli più giovani e quelli prossimi alla pensione.
“Crociere e gioielli con i soldi della Uil”, Barbagallo Angeletti e altri sei a processo per appropriazione indebita.
Il segretario del sindacato: "Personalmente, non ho mai neanche pensato di poter utilizzare risorse della Uil per fini estranei agli interessi dell’organizzazione". L'ex numero uno: "Era per discutere in maniera approfondita, e per più giorni, dei contratti del pubblico impiego".
L’accusa è appropriazione indebita, in concorso con altri sei imputati, per essere stati in crociera con i soldi del sindacato. Ma Carmelo Barbagallo e Luigi Angeletti, segretario nazionale Uil e il suo predecessore, respingono le accuse. I pm di Roma Stefano Pesci e Paolo Marinaro contestano, secondo quanto riporta La Repubblica, ad altri imputati l’acquisto di gioielli da Swarovski per oltre 7mila euro e un soggiorno al “California Camping Village”, in Toscana tra il marzo del 2010 e il maggio del 2012. A giudizio davanti al giudice della IX sezione penale anche ci sono anche Goffredo Patriarca, Giuseppe Caronia, Romano Bellissima, Salvatore Bosco, Luigi Simeone e Ubaldo Conti.
Le indagini hanno accertato che ci sarebbero state contabilizzazioni anomale. Per esempio la causale che ha permesso di pagare le vacanze per 16.456 euro era “contributo per progetto condiviso“. Il 22 marzo del 2010 la Costa crociere ha ricevuto il bonifico da conti Uil. Angeletti, allora numero uno, e Barbagallo si erano imbarcati con altri tre sindacalisti e gli accompagnatori. Anche l’anno successivo c’era stata una vacanza con le stesse modalità pagata il 27 maggio del 2011. A dicembre del 2010 sempre con i soldi del sindacato Goffredo Patriarca avrebbe pagato, questa l‘ipotesi della procura, un soggiorno a Ubaldo Conti per due settimane ad agosto del 2010 accompagnato in Toscana da madre e nipote. Lo stesso Patriarca avrebbe speso circa 7mila euro in quattro puntate in gioielleria usando la carta di credito di Uil Trasporti.
“Ho piena fiducia nell’operato della magistratura e resto in attesa di poter chiarire ogni aspetto di questa vicenda. Personalmente, non ho mai neanche pensato di poter utilizzare risorse della Uil per fini estranei agli interessi dell’organizzazione alla quale ho sempre dedicato e dedico tutto il mio lavoro e la mia persona – fa sapere Barbagallo -. Sono impegnato a lavorare h/24 per il sindacato”. Angeletti, sentito dai pm, si era difeso dicendo che le crociere “avevano lo scopo di consentirci di discutere in maniera approfondita, e per più giorni, di importanti tematiche relative principalmente al blocco dei contratti del pubblico impiego e delle politiche previdenziali dei governi in carica”.
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