Articoletto leggero leggero dopo quelli di tono più internazionale e triste di quelli degli scorsi giorni,e la notizia in se rispetto a quello accaduto a Parigi non è nulla ma sempre comunque un fatto abbastanza vergognoso in quanto la notte dell'ultimo dell'anno Giuliano Castellino,noto fascio romano che ha avuto diversi trascorsi politici e di mattanze e criminalità alle spalle(come si evince dal sito ecn antifa.org)è stato arrestato essendo stato pizzicato con un etto di cocaina e trenta bombe carta.
Dopo una notte in cella il suo geniale avvocato(ma davvero)lo ha fatto rilasciare asserendo che l'etto di droga era per uso personale e i piccoli ordigni erano per festeggiare il nuovo anno anche se avrebbero potuto far saltare qualcosa di grosso,oltre al fatto di essere alla guida di un grosso scooter senza patente.
Insomma a questo coglione solo una pacca sulle spalle e niente più,d'altronde si sa che ultimamente i fascisti a Roma anche se beccati godono ancora di una certa immunità.
Curiosità,nell'immagine sopra il particolare di un manifesto elettorale di forze fasciste con la scritta in greco presa da una delle rivolte di Atene degli scorsi tempi che dice:"stasera muore il fascismo"...detto tutto.
Ex «Popolo di Roma», arrestato e rilasciato dopo il rito abbreviato. Resta la denuncia per il possesso di 30 bomboni. In passato il suo nome è apparso in alcune inchieste sull’estrema destra
ROMA - Ha trascorso Capodanno in camera di sicurezza in Questura. E due giorni più tardi è stato assolto dall’accusa di detenzione e spaccio di quasi un etto di cocaina, mentre il giudice lo ha denunciato per il possesso di 30 bomboni e per guida senza patente di uno scooterone. Protagonista della vicenda giudiziaria Giuliano Castellino, 38 anni, esponente di spicco dei movimenti di estrema destra, già dirigente nel 2013 della Destra di Francesco Storace e prima ancora segretario romano di Fiamma Tricolore, portavoce del Popolo di Roma, vicino a Gianni Alemanno, del Movimento sociale europeo e adesso di Contropotere. In passato il suo nome è comparso in alcune inchieste sull’ultradestra - dai ricatti al presidente della Roma Franco Sensi (con Daniele De Santis, accusato oggi dell’omicidio di Ciro Esposito a Tor di Quinto) all’attentato al cinema Nuovo Olimpia del ‘99 - e di recente in varie iniziative di piazza: le manifestazioni pro Priebke, le impiccagioni di manichini per i suicidi causati dalla crisi, le occupazioni abusive di edifici, la solidarietà ai Forconi . Semaforo rosso Il 31 dicembre scorso Castellino - da giugno sorvegliato speciale - è stato fermato dal commissariato Esposizione per essere passato con il rosso sulla Colombo. «Aveva una busta di cocaina in tasca», spiegano da San Vitale. A casa gli agenti della squadra di polizia giudiziaria gli hanno trovato anche i petardi. «Ma la droga era tutta insieme e con un basso principio attivo (pura al 55% , sufficiente per 300 dosi, per la polizia) - precisa l’avvocato Michele D’Urso, difensore di Castellino -. Il giudice ha riconosciuto che era per uso personale e l’ha assolto. Il mio assistito ha sempre lavorato, è un giornalista, non ha mai avuto precedenti per stupefacenti e ha una solida vita familiare». L’arresto è stato convalidato, la sentenza decisa con rito abbreviato. Ma ora i poliziotti indagano sui bomboni: «Dovevo festeggiarci il Capodanno», ha spiegato Castellino, prima di lasciare il tribunale.
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