Ha destato parecchio scalpore il crollo del nuovo viadotto costruito sulla strada che collega Palermo con Agrigento sia per lo spreco di soldi pubblici che per i giorni in cui è stato utilizzato,solo sette,con una chiusura preventiva che per fortuna è stata tempestiva e non ha creato vittime.
L'accadimento ha fatto infuriare sia il premier Renzi che il ministro (ir)responsabile Lupi,che hanno da subito voluto chiarimenti su chi avesse eseguito i lavori in modo da chiederne la testa.
Fatto sta che l'azienda in questione è la Cmc(cooperativa muratori e cementisti)tanto cara al governo e con le mani in pasta in ogni appalto pubblico italiano,solo per citare due esempi Expo e Tav e doveva essere pure una delle ditte che avrebbe dovuto costruire l'accantonato progetto del ponte sullo stretto di Messina.
Articolo preso da Infoaut(http://www.infoaut.org/index.php/blog/no-tavabenicomuni/item/13625-il-viadotto-crollato-sulla-palermo-agrigento-è-opera-cmc ).
Il viadotto crollato sulla Palermo-Agrigento è opera Cmc.
Renzi va giù duro : “Ho chiesto conto all’Anas, è finito il tempo
degli errori che non hanno mai un padre”. Il ministro Lupi accusa “chi ha
costruito l’opera, chi non ha controllato e chi ha dato via libera alle auto”.
La Procura di termini apre inchiesta per crollo colposo.
Alla guida del Contraente generale il capo progetto Pierfrancesco
Paglini, coadiuvato da Davide Tironi, dal direttore tecnico Giuseppe Buzzanca e
da una squadra di professionisti.
Quindi la Cmc, coinvolta nei lavori del cantiere tav, tra le altre
mille cose, è la responsabile dei lavori in oggetto. Svelato il Segreto di
pulcinella.
E che la Cmc è intoccabile, nonostante gli annunci di questi giorni,
tant’è che è la ditta che deve costruire il tunnel geognostico di Chiomonte,
considerata azienda virtuosa dai governi che si sono succeduti. Giudizio più che
mai chiaro quando facendo mente locale ci ricordiamo come la Cooperativa
Muratori e Cementisti, quella a cui il Pd deve molti favori e non a caso alla
sua assemblea dei soci presenziava l’ex premier
Enrico Letta, sia coinvolta
nell’Expo, nel ponte sullo stretto di Messina (dove vuole una super penale)
e nella vicende torbide del porto
di Molfetta, rimane il fiore all’occhiello dei lavori pubblici in Italia e
nelle grandi opere nella fattispecie.
Ma si sa in Italia funziona così, si chiama meritocrazia. Finita la
festa? mah…
Una nota di colore infine: da quando sui social network è
iniziata a circolare massicciamente la pagina del sito della Cmc dove annunciava
la costruzione del viadotto crollato(qui),
inspiegabilmente (!) la pagina in oggetto è stata cancellata dal sito. L’abbiamo
recuperata qui
e la alleghiamo qui sotto.
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