mercoledì 14 febbraio 2018
STRONZA CIAO
Livorno come al solito è una città,forse la Città,che su tutto il territorio nazionale ha ancora nel suo dna un meraviglioso antifascismo non solamente blaterato a parole ma anche sanguigno e militante,un affascinante popolazione che da sempre accoglie e lotta il capitalismo e il fascismo,e soprattutto chi viene in città(poi in campagna elettorale)se non è ben accetto lo fa capire a dovere.
Tanti i casi(su tutti Borghezio:madn porchezio-rimane-nel-suo-porcile )che hanno suscitato vergogna e clamore per i tentativi,non sempre riusciti,di arrivare a Livorno in pompa magna da parte di esponenti della destra italica.
Nel primo articolo(ecn.org sputi-e-insulti )l'accoglienza alla Meloni appena arrivata in città ma anche l'esempio del sindaco di Pontedera Millozzi che nei giorni scorsi aveva impedito un banchetto su suolo pubblico dei nostalgici di Fratelli d'Italia,per aver cancellato dalla comunicazione di richiesta "la parte sul rispetto delle norme che vietano la ricostituzione del partito fascista e l'istigazione all'odio razziale".
Nel secondo(contropiano viola-carofalo-solidarieta )un breve commento di Viola Carofalo in solidarietà con la popolazione livornese per il tentativo d'infezione provocato dalla Meloni con le sue parole di odio e di razzismo che fomentano la guerra tra poveri.
Sputi e insulti a Giorgia Meloni: "Io aggredita a Livorno".
La leader di Fratelli d'Italia in città per un evento elettorale è stata contestata da alcuni esponenti dei centri sociali
13 febbraio 2018
Giorgia Meloni contestata a Livorno. La leader di Fratelli d'Italia, in città per un'iniziativa elettorale, è stata oggetto di insulti, sputi e lanci di bottigliette da parte di manifestanti appartenenti ad alcuni centri sociali.
Tutto è accaduto in piazza Garibaldi, nel quartiere popolare di Sant'Andrea, durante un incontro tra Meloni e residenti e commercianti, preoccupati per il degrado e l'abbandono della zona. Alcuni manifestanti le hanno cantato "Bella ciao" e intonato cori come "Livorno è antifascista". I contestatori hanno anche esposto un cartello con la scritta "Livorno i fascisti non li vuole. Meloni vattene!".
All'indirizzo della leader di Fdi sono partiti anche diversi sputi. Giorgia Meloni, che era circondata da esponenti del suo partito e dalle forze dell'ordine, ha accennato una sorta di balletto al ritmo dei cori, rispondendo "Loro sono questi" e riprendendo i contestatori con il cellulare. Alla Fortezza nuova sono apparsi striscioni con la scritta "Livorno non ti vuole". "Questa non è una contestazione, è un'aggressione", il commento di Meloni.
Nel pomeriggio, intorno alle 17.30, Meloni è attesa a Pontedera per un comizio elettorale sotto la sede del Comune. Comune che pochi giorni fa aveva respinto, e poi multato, la richiesta di suolo pubblico da parte di Fratelli d'Italia per un banchino. L'autorizzazione era stata negata, aveva spiegato il sindaco Pd Simone Millozzi, perché nei moduli era stata sbianchettata "la parte sul rispetto delle norme che vietano la ricostituzione del partito fascista e l'istigazione all'odio razziale".
Poche ora fa Millozzi, che oggi non è a Pontedera per impegni istituzionali, ha postato sul suo profilo Facebook una foto in cui annuncia di aver lasciato in Municipio una copia della Costituzione e un bianchetto per la leader di Fdi: "Qualora volesse passare dal Municipio mi sono premurato di lasciarle in portineria un piccolo pensiero: gli estratti della Costituzione, della legge Scelba e Mancino (sul divieto di ricostituzione del partito fascista e di istigazione all'odio razziale), che i suoi rappresentanti locali hanno cancellato da un modulo predisposto dal comune in ragione di chissà quale imbarazzo" , ha scritto il sindaco. "A Pontedera le regole valgono per tutti e per rispetto del principio di uguaglianza la loro trasgressione viene sanzionata", ha concluso Millozzi ribadendo che "non è accettabile “sbianchettare” su nessun modello norme in vigore poste a presidio delle nostre libertà e della nostra storia".
Simone Millozzi Sindaco
Un Martedì grasso ma di sana e robusta “Costituzione”.
Oggi sarò impegnato prima a Firenze all'assemblea Anci e poi a Pisa ai lavori del tavolo provinciale sull'antifascismo; non potrò accogliere di persona l'onorevole Giorgia Meloni che ha annunciato la sua visita a Pontedera. La città è sempre lieta di ospitare ogni Deputato o Senatore della Repubblica. Qualora volesse passare dal Municipio mi sono premurato di lasciarle in portineria un piccolo pensiero: gli estratti della Costituzione, della legge Scelba e Mancino (sul divieto di ricostituzione del partito fascista e di istigazione all'odio razziale), che i suoi rappresentanti locali hanno cancellato da un modulo predisposto dal comune in ragione di chissà quale imbarazzo. Mi aspetto che l'iniziativa di Fratelli d'Italia non tradisca lo spirito "carnevalesco" che si respira in città durante il Martedì grasso. Se oltre alla manifestazione sarà occupato il suolo pubblico con gazebo, pedane.... spero inoltre che gli organizzatori abbiano presentato agli uffici la domanda con la forma ed il contenuto che ciascuno è tenuto a rispettare, si chiami Meloni, Millozzi o Pinco Pallino. A Pontedera le regole valgono per tutti e per rispetto del principio di uguaglianza la loro trasgressione viene sanzionata. Aggiungo infine, soprattutto per i più smemorati, che il diritto di manifestare il pensiero, garantito dall'art. 21 della Costituzione, è scolpito nell'identità di questo territorio. E tutti sanno anche che tale diritto è tutelato dalla nostra bellissima Costituzione proprio perché una delle innumerevoli vergogne del ventennio fascista fu la censura e la limitazione della libertà di espressione, attraverso il controllo dei mass media, della stampa, della radiodiffusione, della parola, fino ad arrivare alla soppressione della libertà di associazione. Ecco perché la Repubblica italiana, con la sua Costituzione e le sue leggi, non ha mancato di sancire, espressamente, il ripudio dell'ideologia fascista. Ecco perché non è accettabile “sbianchettare” su nessun modello norme in vigore poste a presidio delle nostre libertà e della nostra storia.
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2018/02/13/news/meloni_contestata-188769715/?ref=RHPPLF-BH-I0-C4-P2-S1.4-T1
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Viola Carofalo: “Solidarietà alla popolazione livornese!”
di Viola Carofalo
“Purtroppo sotto elezioni i cittadini devono subire le peggiori vessazioni da parte di politici in cerca di voti, che si svegliano all’improvviso e cercano a tutti i costi di fare un po’ di rumore, di ritagliarsi un po’ di visibilità.
Oggi è toccato ai cittadini livornesi che, in una città storicamente antifascista, si sono visti piombare Giorgia Meloni, esponente di un partito razzista, classista e militarista. Esprimo quindi la mia massima solidarietà alla popolazione livornese che ha subito questa passerella invadente ma che, come al solito, ha dato grande prova di dignità. Stanno facendo di tutto per non parlare dei problemi reali di questo paese: la disoccupazione di massa, il ricatto che in milioni subiscono sui posti di lavoro, la ricchezza che si concentra nella mani di poche persone lasciando poche briciole a tutti gli altri, il taglio dei servizi, la compressione dei diritti.
Potere al popolo! è anche il potere di fischiare e contestare chi inganna e fomenta la guerra fra poveri!”
* portavoce nazionale #PoterealPopolo
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