sabato 3 febbraio 2018
MVSSOLINI NON E' PIU' CITTADINO ONORARIO DI CREMA
Polemiche sterili sulla discussione in Consiglio Comunale a Crema per via della revoca della cittadinanza onoraria al dvce ricevuta nel 1924:gliel'avevano conferita in un periodo storico che vedeva l'alba del ventennio che portò allo sfascio l'Italia e di buona parte del mondo.
Nei due articoli presi da Crema online(Mussolini+e+fascismo+a+Crema e Revoca+cittadinanza)si evince che coloro che si sono astenuti o che sono usciti dall'aula intimamente provano ancora simpatie verso il mascellone romagnolo,anche se non lo ammettono,ostentando talora un antifascismo di facciata ma pure un anticomunismo molto più radicato.
La questione della cittadinanza aveva toccato in precedenza Bergamo(madn bergamo-e-la-cittadinanza-onoraria a mussolini )e anche qui polemiche sul fatto che ci siano cose più importanti e serie,ma nonostante tutte le lacrime e le vesti stracciate dei vari contestatori(li conosciamo tutti,quelli in orbita Forza Italia,Lega,conservatori cattolici e pentastellati oltre a quelli dichiaratamente di destra che però latitano)la proposta discussa è giusta.
A fine articoli una mozione del marzo 2016 dove si vietava il proselitismo e la concessione di spazi pubblici(a Crema)a formazioni neofasciste tipo Fogna Uova e Caga Povnd(anche se questi ultimi sono stati legittimati da questura e prefettura a fare un banchetto qualche sabato fa),passata col voto di tutti,minoranza compresa(centrodestra),a parte le astensioni dei due consiglieri cinquestelle che pretesero un emendamento ma che poi non l'approvarono lo stesso,meditate sul Movimento per favore,sono ancora loro.
Crema. Revocata la cittadinanza onoraria a Mussolini. Bonaldi: “fascismo contro l’uomo”
Crema ha ufficialmente revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Con 15 voti favorevoli e nessuno contrario perché al momento del voto gli unici tre rappresentanti della minoranza presenti (sui nove che la compongono) sono usciti dall’aula. Delle motivazioni di Antonio Agazzi e Simone Beretta di Forza Italia e Carlo Cattaneo del M5s diamo conto in un altro intervento
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La cronistoria
Facciamo un passo indietro. Una ricerca dell’Anpi ha scoperto che nel 1924 il Comune di Crema con delibera del Consiglio Comunale ha conferito la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Resa pubblica la notizia, dall’incontro col sindaco è nata una richiesta ufficiale di revoca. “Dal momento che sostengo questa proposta – ha spiegato il sindaco Stefania Bonaldi - ho chiesto ed ottenuto dalla Giunta Comunale il via libera a sottoporre questa decisione all’organo consiliare, deputato ad esprimersi sull'argomento”.
La vittoria mutilata
Secondo il sindaco – in allegato il suo intervento completo – è stato corretto “un errore più emotivo che politico di 94 anni fa”. Chi prese quella decisione “sperava in un riscatto” internazionale, senza sapere cosa sarebbe realmente accaduto negli anni successivi. All’epoca della concessione della cittadinanza “era appena finita la prima guerra mondiale, l’Italia era stata maltrattata nel corso della Conferenza di pace di Parigi e con il Trattato Versailles. Uscita vittoriosa dal conflitto ma non aveva riottenuto la Dalmazia, Fiume e le isole adiacenti, l’irredentismo nazionalista si era rafforzato durante la guerra, successivamente si era diffusa la percezione della cosiddetta “vittoria mutilata”. C’era la necessità di uno scatto di orgoglio, di rivendicare al mondo che il nostro era un grande Paese”.
Violenza, sopruso, violazione dei diritti
Decisivo questo passaggio del sindaco: “Nel Paese troppe persone ignoranti, di cui non voglio appaia nemmeno il nome nel verbale che accompagnerà questa delibera, contaminano la loro visione del mondo con i propri fallimenti personali, affermando che Mussolini avrebbe fatto oggettivamente cose buone. Dico subito che non sono solo persone di destra, a riprova del fatto che il fascismo è uno stato dell’anima, che trasversalmente inquina le coscienze volgendole alla violenza, al sopruso, alla violazione dei diritti. Noi siamo pacifici, non abbiamo altre armi che quelle della memoria e vogliamo usarla con risolutezza”.
L’ordine del giorno e la priorità
In chiusura Stefania Bonaldi ha ribattuto ad un’altra “diffusa obiezione”, secondo la quale “con tutto quello che c’è da fare, si discute di questioni che non hanno nulla a che vedere con le priorità”. Nel consiglio comunale di ieri sera, prima di arrivare al punto 7, l’ultimo, dell’ordine del giorno, si è discusso del deposito “Anas a Castelnuovo, di barriere architettoniche, di area omogenea cremasca, di accesso civico, di recupero di entrate comunali non riscosse, di bilancio e di indirizzi alle Farmacie comunali e di un presidio socio sanitario nel quartiere di Crema nuova. Non credo sia minimamente sostenibile l’affermazione di chi ci imputa di trastullarci con Mussolini e di omettere il resto”.
Il dovere verso le nuove generazioni
In sostanza, ha concluso, “abbiamo un dovere nei confronti della verità, abbiamo un dovere nei confronti delle nuove generazioni, dei nostri figli. Per questo è necessario dire da che parte stiamo, noi vogliamo dirlo con un atto senza equivoci, il fascismo è contro l’uomo, così come lo fu il comunismo nella sua versione totalitaria”.
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Revoca della cittadinanza al duce, il M5S e Forza Italia fuori dall'Aula. Favorevole Zucchi.
Come ultimo punto del consiglio comunale di giovedì 1 febbraio – aperto dal minuto di silenzio in memoria delle tre vittime dell’incidente ferroviario di Pioltello – si è discusso della revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Come anticipato nel servizio precedente – qui il dettaglio – la proposta dell’Anpi ha ottenuto 15 voti favorevoli e nessuno contrario. Parliamo ora delle motivazioni che hanno portato Antonio Agazzi e Simone Beretta di Forza Italia e Carlo Cattaneo del M5s a lasciare l’aula al termine del dibattito ma prima del voto.
Zucchi favorevole alla revoca
Dei nove membri che formano l’opposizione, ieri erano presenti solo loro tre. Giustificate invece dal presidente del consiglio Giossi le assenze di Angelo Di Martino (civica a sostegno di Zucchi) ed Andrea Agazzi della Lega Nord. Diciamo subito che commentando il post del sindaco Stefania Bonaldi dedicato all’argomento, Enrico Zucchi ha spiegato di non aver potuto partecipare al consiglio perché trattenuto a Roma per lavoro. Ha quindi aggiunto: “condivido molte parti del tuo pensiero e sono favorevole alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini”. Vedi immagine in fondo.
“Atto senza senso”
Entrando nel dettaglio, per Simone Beretta “i problemi di oggi sono le gang”, “delle scuole dei bambini e di quello che subiscono”. I consiglieri comunali dovrebbero occuparsi di “recuperare soldi per mettere più poliziotti e carabinieri nelle strade” e non di promuovere “ulteriori divisioni” della città. Quando ha saputo della proposta di revoca della cittadinanza onoraria ha ricordato i nonni che “nelle sacrestie preparavano i manifesti contro il comunismo. Mi è venuto da sorridere quando ho saputo della proposta. Chi gliela va a portare la revoca a Mussolini?”. Ha aggiunto che la sua famiglia “è antifascista ma anche anticomunista, che le leggi razziali sono state la cosa più obbrobriosa della storia”. In poche parole, ha sbottato, “a me non si può chiedere di fare un atto che ritengo non abbia più alcun senso. Non accetto che si faccia una delibera come strumento educativo, non è nostro compito. Tocca alla famiglia educare i figli, raccontando le esperienze dei genitori e dei loro nonni”.
Il monito, l’errore, l’identità e la crisi
Preparandosi al consiglio, Antonio Agazzi ha raccontato di aver dovuto decidere se “prendere sul serio” la proposta della maggioranza o “fare dell’ironia”, propendendo poi per la prima ipotesi. Ha citato Giorgio Gori, candidato alla regione del centrosinistra: “La cittadinanza onoraria a Mussolini lasciamola come monito. Proporne la cancellazione è un errore, denuncia la mancanza della necessaria distanza dai fatti della storia”. Quindi ha sostenuto che Emanuele Fiano – propositore di una legge contro la propaganda fascista - si è distinto per “una caccia ai fantasmi” e che “la sinistra è in crisi di identità”. Essendo “debole sui risultati dell’azione di governo, resuscita un fascismo archiviato e condannato dal giudizio degli storici. Un fascismo che non tornerà più, di questo sono certo”. In sostanza ha accusato i colleghi di maggioranza di fare “un antifascismo di comodo” e come “l’Isis volete distruggere una civiltà che non vi appartiene. Usare la storia per finalità politiche è sbagliato”. Detto questo ha spiegato che Forza Italia non avrebbe partecipato al voto “perché riteniamo tutta questa cosa molto farsesca”.
Il revisionismo e lo scarico delle responsabilità
“Al di là delle buone ragioni sollevate dal sindaco, credo che il revisionismo storico non ci competa. Vanno combattuti tutti i totalitarismi, non solo alcuni”. Così Carlo Cattaneo, del Movimento 5 stelle: “Vedo in queste azioni un tentativo di scarico di responsabilità da parte della politica. Ci si sta preoccupando del ritorno dei tempi che furono e degli ideali che un pochino stanno risorgendo. Questo accade per colpa della politica che è stata fatta e che si sta facendo. Non riuscendo a rispondere alle esigenze delle persone si cerca di azzittire queste realtà di protesta togliendo quello che in passato è stato”. La revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini, in sostanza, serve per “tappare le problematiche dei nostri giorni”.
“La bella giornata”
Da registrare anche il commento di Mario Lottaroli, figura storica della sinistra cremasca e tra i promotori dell’iniziativa: “Per gli antifascisti di Crema è stata una bella giornata. Il consiglio comunale ha revocato la cittadinanza onoraria al dittatore Benito Mussolini. Voto compatto del centro-sinistra, mentre destra e Movimento 5 stelle hanno abbandonato l'aula non partecipando al voto con motivazioni assurde. L'infamia sulla città è stata cancellata. Ora e sempre, resistenza”. In allegato la lettera dell'Anpi.
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 2016/00017 di Reg. Seduta del 16/03/2016
N. Prog.
OGGETTO: MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SARTORI E STANGHELLINI IN MERITO A PROVVEDIMENTI DA ATTUARE CONTRO OGNI FORMA DI FASCISMO E DI NEOFASCISMO E CONTRO OGNI MANIFESTAZIONE DI DISCRIMINAZIONE DELLA PERSONA ___________________________
L’anno 2016, il giorno sedici del mese di marzo alle ore 17:30, convocato su determinazione del Presidente con avviso spedito nei modi e termini di legge, il Consiglio Comunale si è riunito presso la sede di Palazzo Comunale, nella sala delle adunanze aperta al pubblico. Alla trattazione dell’argomento in oggetto, in seduta pubblica , risultano presenti ed assenti:
Il Sindaco BONALDI STEFANIA
e i Consiglieri:
N. NOME E COGNOME N. NOME E COGNOME 01. CAPPELLI VINCENZO 13. COTI ZELATI EMANUELE 02. GIOSSI GIANLUCA Ag 14. DELLA FRERA WALTER 03. GUERINI EMILIO 15. VERDELLI DANTE 04. VALDAMERI PAOLO 16. AGAZZI ANTONIO Ag 05. SEVERGNINI LIVIA 17. BERETTA SIMONE A 06. CASO TERESA 18. ANCOROTTI RENATO A 07. MOMBELLI PIETRO 19. ZANIBELLI LAURA MARIA A 08. ROSSI GIANANTONIO 20. PATRINI PAOLO ENRICO A 09. GRAMIGNOLI MATTEO 21. ARPINI BATTISTA Ag 10. GUERINI SEBASTIANO 22. BOLDI ALESSANDRO 11. SARTORI CAMILLO 23. DI FEO CHRISTIAN 12. STANGHELLINI RENATO 24. TORAZZI ALBERTO A
e pertanto complessivamente presenti n. 17 e assenti n. 8 componenti del Consiglio.
Sono presenti gli Assessori: BERETTA ANGELA BERGAMASCHI FABIO SALTINI MORENA VAILATI PAOLA PILONI MATTEO GALMOZZI ATTILIO Ag
Presiede: Il Presidente del Consiglio Vincenzo Cappelli. Partecipa: Il Vice Segretario Generale Maurizio Redondi La seduta è legale. Sono designati a fungere da scrutatori i Consiglieri signori: 1) Boldi Alessandro 2) Sartori Camillo 3) Valdameri Paolo
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Il Presidente propone al Consiglio Comunale l’allegata mozione presentata il 01.12.2015 dai Consiglieri Sartori e Stanghellini “Provvedimenti da attuare contro ogni forma di fascismo e di neofascismo e contro ogni manifestazione di discriminazione della persona. La parola a uno dei Consigliere firmatari per l’illustrazione.
Consigliere Camillo Sartori (RIFONDAZIONE COMUNISTA) Questa mozione comincia con la citazione dei primi tre articoli della Costituzione italiana e procede con alcuni punti che rileggo perché fondamentali. Secondo la Disposizione Transitoria e Finale XII della Costituzione italiana “E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”; secondo la legge del 20 giugno 1952 n. 645 denominata “Legge Scelba” atta a sanzionare chiunque “promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”. Secondo la legge Mancino del 25 giugno 1993 n. 205 che sanziona e condanna “gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici”; e considerate le sentenze della Corte di Cassazione – V Sezione Penale dell’8 gennaio 2010 n. 11 su Forza Nuova e quella del 27 settembre 2013 n. 40111/13 su Casa Pound. Chiediamo al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale di Crema: - di negare alle associazioni neofasciste di Forza Nuova e di Casa Pound qualsiasi possibilità di accedere ed usufruire a spazi pubblici e/o sedi istituzionali, - coordinarsi con il Prefetto ed il Questore in modo che ci siano maggiori e più severi controlli e attenzione al rispetto delle già citate Legge Scelba (n. 645 del 20.6.1952) e Legge Mancino (n. 205 del 25.6.1993) in merito ad episodi di discriminazione, di propaganda e di violenza, - consolidare le già apprezzabili opere di salvaguardia e di diffusione della memoria storica della Resistenza italiana al nazifascismo soprattutto verso i giovani nelle scuole, - di impedire alle suddette organizzazioni neofasciste la possibilità di poter aprire nel territorio comunale di Crema eventuali loro sedi di rappresentanza e di proselitismo. Quello che si chiede con questa mozione in pratica è la ferma decisione di non dare alcuno spazio nel territorio comunale di Crema, ma spero che altri comuni del cremasco possano avanzare tale tipo di richiesta, auspicandomi che possa finire ascolta, ai militanti e ai simpatizzanti delle organizzazioni come Casa Pound e Forza Nuova che incitano alla violenza e all’odio verso il prossimo, soprattutto se con idee politiche e religiose diverse dalla loro e se hanno il colore della pelle diverso da quella bianca. Perché in fondo, e lo sanno benissimo i vari dirigenti di questi movimenti reazionari che scopiazzano qua e là dai regolamenti e dai dogmi dei partiti nazisti e fascisti, che è solamente l’ignoranza che riesce a fare da traino a queste persone e che predicano e trovano attecchimento in particolar modo nei giovani in quanto hanno la mente più malleabile. D’altro canto ci sono ragazzi e ragazze di varia estrazione sociale e politica, che sia di sinistra o di matrice cattolica non interessa nemmeno, qui non voglio fare il missionario del comunismo, ci mancherebbe, che già con lo studio ed un minimo di barlume d’intelligenza capiscono che le ideologie che hanno fatto sprofondare l’Italia e il mondo intero nella seconda guerra mondiale sono contro la democrazia e contro l’umanità. Per l’appunto è a causa di chi viene abbindolato magari già da bambino da genitori razzisti ma anche per gli adulti che blaterano e predicano i principi della libertà e dei valori cristiani ma che poi calpestano i diritti dell’uguaglianza e magari vanno in chiesa solo a Natale, che si deve aumentare la diffusione della memoria della Resistenza. Perché il ricordo di quello che è stato appare confuso dopo anni di scuola e di insegnamenti, e deve essere rinnovato costantemente per far sì che non si possa ricadere in periodi tragici come quelli vissuti dai nostri genitori e dai nostri nonni. Forza Nuova e Casa Pound sono veri e propri organismi politici che in Italia sono un paradosso in quanto la Costituzione vieta la riorganizzazione del disciolto partito fascista, ma questi che mai hanno rinnegato la loro nostalgia verso la gesta di Mussolini e di altri aborti della vita politica italiana passata, sono presenti in alcune liste quando si va a votare. Forza Nuova e Casa Pound esistono perché fanno comodo a partiti della destra italiana in quanto sono portatori di voti da parte del mondo dell’estremismo e certi movimenti che un tempo erano secessionisti nel giro di un schioccare di dita ora sono diventati nazionalisti e mangiano nello stesso trogolo, vedi Bologna non molto tempo fa. In diverse realtà italiane si sono presentati addirittura già nella stessa coalizione e non solo come partiti a se stanti per poi confluire in eventuali ballottaggi nei raggruppamenti di destra.
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Il nostro non è un intestardirsi su una posizione su una posizione di negazione di una libertà di pensiero e di azione, è semmai un impuntarsi sul fatto che già solo le ideologie di Casa Pound e Forza Nuova mirano al totalitarismo e alla negazione delle libertà altrui, e sinceramente un ventennio come quello passato dagli italiani nella prima metà del secolo scorso basta e avanza nella storia di un paese. L’antifascismo non è solo una bandiera di proprietà dei comunisti, l’antifascismo è stato ed è insito in ogni persona che voglia che la democrazia abbia il prevalere sulla dittatura, l’antifascismo è stato istintivo per milioni di cattolici durante la guerra, è stato alimentato e sostenuto dagli anarchici, dai liberali e dai radicali, dai socialisti e da chiunque abbia veramente a cuore la possibilità di vivere assieme a chi è diverso e che pensi che le differenze siano un qualcosa in più, un vantaggio piuttosto che uno svantaggio o una limitazione. Qui a Crema e nel Cremasco fortunatamente rispetto ad altre realtà italiane non ci sono stati ancora fatti di estrema gravità mediante legati alla presenza di neofascisti e di neonazisti ma l’opera di prevenzione e di vigilanza di tutti gli antifascisti è costante e forse anche per questo ha sempre portato buoni frutti e tenuto alla larga le frange più violente di formazioni quali Forza Nuova e Casa Pound. Anche se comunque, assieme al Veneto Fronte Skinheads hanno talvolta presenziato con qualche sporadico presidio e alcune volte hanno attaccato per ora solo verbalmente o con striscioni di proselitismo partiti politici, sindacati e organizzazioni religiose. Ricordo che c’è stato un tentativo da parte dell’Unione Socialista nazionale, una delle tante sigle del neofascismo italiano, di tenere un convegno presso la Sala Alessandrini nel giugno del 2012 grazie al permesso dato dalla Giunta Bruttomesso e poi annullato grazie all’insediamento avvenuto poche settimane prima dell’attuale amministrazione guidata da Stefania Bonaldi. A metà giugno del 2014 a Casale Cremasco, Casa Pound aveva affisso presso lo stabilimento della Danone uno striscione propagandistico poi tolto dalla Digos. Il mese successivo il Veneto Fronte Skinheads aveva apposto un altro striscione stavolta tolto dalla Polizia di Stato con slogan contro la Caritas e messo sui cancelli della struttura di Viale Europa. A inizio dicembre 2014 a Ombriano Casa Pound ha fatto un’azione toccata e fuga presso un’abitazione finita sotto sfratto dove abitava un loro adepto. Invece qualche settimana più tardi un altro striscione è stato messo davanti alla sede della Camera del Lavoro di Via Carlo Urbino con un chiaro monito contro la Cgil di distinta matrice nazifascista firmata Veneto Fronte Skinheads. A metà aprile del 2015 Forza Nuova per ha presenziato in Piazza Garibaldi per pubblicizzare un loro evento per il sabato 18 dando a tutti una perla di ignoranza pratica con l’immagine del duomo di Cremona sui volantini a reclamizzare la data prevista a Crema.
Consigliere Alessandro Boldi (MOVIMENTO 5 STELLE) Per porre una pregiudiziale. Questa mozione impegna il Sindaco a negare a queste associazioni la possibilità di usare sedi e luoghi pubblici. Si può fare questa cosa? Se fosse approvata questa mozione, stiamo chiedendo al Sindaco di fare una cosa illegale o no? Questa è la domanda, in base alla risposta poi ci regoliamo.
Presidente. Non tocca a me dare una risposta rispetto a questo aspetto. Penso che ci siano delle problematicità dal punto di vista del negare, o forse un’incompetenza, non lo so.
Vice Segretario Generale Maurizio Redondi. Qui si fa riferimento a una sentenza della Corte di Cassazione che ha praticamente condannato alcune manifestazioni che sono state svolte da queste formazioni. E’ chiaro che se sono formazioni e associazioni costituite regolarmente, e fanno domanda di avere spazi pubblici e dichiarano che fanno manifestazioni pacifiche, queste manifestazioni non possono essere negate. Qui però mi sembra che il contesto della mozione che è stata presentata aveva più un concetto di condanna di azioni violente. Era soltanto una proposta di portata a livello politico, da quello che ho inteso io. E’ chiaro che non può essere negato l’utilizzo di spazi pubblici nel caso in cui vengono proposte manifestazioni pacifiche.
Presidente. Sentendo la segreteria, parrebbe che questa mozione debba essere emendata in qualche passaggio, però non lo so. Sospendiamo la seduta per 5 minuti.
Alla ripresa, il Consigliere Sartori propone due emendamenti al testo.
Consigliere Camillo Sartori (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
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Il primo è un emendamento aggiuntivo al primo capoverso dopo chiediamo al Sindaco, alla giunta ed al Consiglio comunale di Crema - Di negare alle associazioni neofascista di Forza Nuova e Casa Pound qualsiasi possibilità di accedere ed usufruire a spazi pubblici e/o sedi istituzionali, (aggiungendo) per qualsiasi manifestazione che vada contro i principi sopra elencati”.
Il secondo emendamento è soppressivo del quarto capoverso che viene abrogato.
(Entra il Consigliere Della Frera).
Presidente. E’ aperta la discussione.
Consigliere Camillo Sartori (RIFONDAZIONE COMUNISTA) L’intenzione che è stata all’origine della stesura di questa mozione è la sempre più avvertita recrudescenza delle ideologie di estrema destra che in Italia e in tutta Europa stanno prendendo campo complice la situazione economica che vede un po’ tutti impoverirsi economicamente e soprattutto culturalmente. Infatti la storia più o meno recente ci ha insegnato che durante i periodi di crisi economica si tende a cercare un capro espiatorio nelle categorie di persone più deboli oppure ai margini della società, si cerca e si sta cercando tuttora lo spauracchio motivo scatenante di tali situazioni di cambiamenti del modo di vivere in peggio. Mentre se decenni di anni addietro erano gli ebrei la causa di tutti i mali e la loro eliminazione totale era considerata la soluzione, in termini meno orribili ma tuttavia tragici in Italia soprattutto al nord dapprima i meridionali e poi gli immigrati hanno avuto questo ruolo di intrusi che rubano il posto di lavoro, rubano le donne e che nel migliore dei casi hanno dato o danno fastidio, nei casi più estremi sono stati oggetto e lo sono ancora di vere e proprie persecuzioni e di materia su cui speculare anche in alcune campagne elettorali. Oggi mentre fortunatamente gli immigrati italiani che per motivi di lavoro dal sud si sono stabilmente stanziati presso le nostre città e paesi senza venire additati di tutto quello di offensivo e di malevolo venivano accusati, almeno sulla carta perché ci sono ancora sacche di razzismo verso i meridionali, sono ancora pochi i migranti provenienti da paesi al di fuori dall’Italia che possono definirsi al sicuro di possibili razzismi. Oltre a loro la rosa delle papabili vittime di rigurgiti neofascisti e neonazisti sono le persone lesbiche, gay, bisessuali e trans gender, gli onnipresenti antifascisti, i comunisti, gli zingari, ma non scordiamoci pure le differenze di genere con le donne che vengono considerate sempre di livello inferiore e anche chi ha differenza di cultura, etnia, religione e di provenienza. Come anticipato nelle premesse e nelle considerazioni che non sto a ricordare, ci sono delle organizzazioni che dietro il paravento della politica nascondono personaggi criminali che fanno del ritorno all’ideologia nazifascista il loro punto principale di propaganda dell’odio e del razzismo. Questo tipo di mozione è stata presentata nel corso degli ultimi mesi diciamo sempre da rappresentanti della politica di centro sinistra quali Rifondazione Comunista, il PD, SEL e dal Movimento cinque Stelle in città come Pavia, Firenze, Sansepolcro e Monza; interpellanze che poi sono state approvate. La lista delle aggressioni, dei vandalismi e delle minacce è lungo e tocca tutta la penisola. Solo nel 2015 possiamo vedere: il 18 gennaio a Cremona dove un gruppo di appartamenti a Casa Pound ha massacrato un uomo che è stato in coma per parecchi giorni. Il 29 gennaio a Roma minacce a un collettivo antifascista presso il liceo Francesco d’Assisi. Il giorno successivo, sempre nella capitale, sono stati esposti striscioni nei pressi dei licei Mamiani, Pascal, Righi, Albertelli, Socrate, Stendhal, Malpighi con scritte “Gay al rogo” e “La vostra cultura è contro natura”. Il primo febbraio studenti di Lotta studentesca e di Forza Nuova a Milano al Liceo Leonardo hanno aggredito a pugni uno studente del collettivo antifascista milanese. Il 5 febbraio a Piscinola-Napoli un ragazzo del collettivo antifascista Versus è stato vittima di un’aggressione. Il 9 febbraio spranghe, fumogeni e pestaggi in una spedizione punitiva durante un concerto di un gruppo musicale di sinistra in una birreria a Martellago-Venezia. L’11 febbraio un militante del centro sociale Bruno di Trento è stato speronato in auto da esponenti rivelatisi di Casa Pound. Il 18 febbraio ad Anzola Emilia-Bologna un pizzaiolo siriano è stato messo sotto sorveglianza dopo minacce di morte da parte di forzanovisti. Il 19 febbraio aggrediti due antifascisti sempre da parte di Forza Nuova a margine di una festa dei licei Vittorini - Vittorio Veneto di Milano. Il 21 febbraio insulti fascisti alla deputata del PD Laura Garavini rea di aver denunciato le
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intollerabili pagine a contenuto fascista e nazista presenti su Facebook. Il 13 marzo a Trento un impiegato ventisettenne massacrato di botte da un gruppo appartenente a Blocco studentesco, la sezione giovanile di Casa Pound. Il 16 marzo a Napoli un attivista dei collettivi universitari è stato aggredito dai neofascisti a cinghiate. Il 20 marzo individuati e denunciati due fascisti di Casa Pound per l’aggressione a tre militanti di Rifondazione Comunista a Bolzano. Il 22 marzo è stato appiccato un incendio ad un negozio di migranti africani a Macerata con gli aggressori che hanno lasciato a terra un cartello con la scritta “Immigrati go home”. Sempre lo stesso giorno a Vignanello -Viterbo sei denunce per criminali di Casa Pound che hanno accoltellato tre persone durante un concerto. Il 28 marzo un giovane del PD è stato aggredito da neofascisti al liceo Duca degli Abruzzi a Treviso. L’11 aprile a Castellammare di Stabbia altro attacco di un militante di Casa Pound presso la ciclofficina popolare Raffaele Viviani. Il 22 aprile picchiata sotto casa una studentessa sedicenni del liceo Mamiani di Milano da un gruppo del Blocco Studentesco per non aver voluto prendere un volantino da loro offerto. Il 28 aprile è stata rimossa la targa in commemorazione di Iolanda Palladino uccisa nel 1975 a Napoli dai fascisti. Il 3 giugno a Roma tre esponenti legati all’estrema destra hanno aggredito un immigrato al grido “Sei rumeno, vattene via” tagliandogli due dita della mano. Il 18 giugno aggrediti quattro giovani a Firenze, di cui due minorenni, e denunciati due propagandisti di Casa Pound. Il 18 luglio presso Idefix, una sede storica per il movimento antifascista di Lucca, c’è stato un tentativo d‘incendio e sono state disegnate svastiche e slogan fascisti e nazisti. Il 19 luglio un ambulante a Treviso è stato aggredito presso il suo chiosco di panini in piazzale Duca d’Aosta con una coltellata infertagli da gentaglia di Forza Nuova. Segue una serie di fatti simili. Si può notare dai dati emersi che le minacce e gli attacchi sono solo una parte di tutto quello che è accaduto lo scorso anno e in principio di questo, che ci sono molti studenti e minorenni presenti in questi attacchi, anche aggiungendo il fatto che molti atti di violenza e di aggressione nazifascista non vengono denunciati. Altro dato di fatto è che le aggressioni sono perpetrate quasi sempre in maniera squadrista contro una o al massimo due persone colpite da un numero molto superiore di assalitori. Molti di questi atti di violenza hanno avuto come riscontro degli investigatori delle denunce e degli arresti, ma troppi di questi non hanno avuto un numero cospicuo di condanne e di conseguenti incarcerazioni e altre sanzioni. Come in altri casi ci sono querele e catture ma purtroppo la giustizia non riesce ad essere piena via, via che gli iter processuali continuano, nonostante la Costituzione e leggi promulgate nel corso degli anni come detto nelle premesse e nelle considerazioni, abbiamo tracciato un solco ben chiaro contro le violenze di matrice fascista e nazista, dal divieto del saluto romano alla ricostituzione del defunto partito fascista. Grazie.
Presidente. Se nessun altro vuole intervenire, dichiaro chiusa la discussione e apro per dichiarazione di voto.
Consigliera Teresa Caso (PARTITO DEMOCRATICO) Il nostro gruppo si esprime favorevolmente rispetto a questa mozione modificata da entrambi gli emendamenti. Certamente le manifestazioni di Casa Pound e delle organizzazioni neofasciste, e anche neonaziste, a livello europeo, sono un’evidenza politica da non sottovalutare. Certamente sono legate, esasperate, probabilmente favorite sia dalla crisi economica, ma anche dalla crisi della politica e da una crisi culturale profonda che vede l’antifascismo quasi come una reliquia del secolo scorso. L’antifascismo deve essere un impegno quotidiano. Questa Amministrazione è già impegnata con il Comitato per la difesa costituzionale, quindi di fatto è già attiva su questo piano. Certamente bisogna implementare l’azione verso le nuove generazioni, perché è vero che l’antifascismo come valore si sta un po’ perdendo per strada. Su questo assolutamente credo che il richiamo dei consiglieri che l’hanno proposta sia un richiamo importante. Quindi ci esprimiamo sicuramente favorevolmente.
Consigliere Alessandro Boldi (MOVIMENTO 5 STELLE) Sarò molto breve. Chiedo scusa a tutti i colleghi, soprattutto a quelli che hanno presentato la mozione, ma continuo a non capirne il senso. Se si tratta di un’enunciazione di principi sulla non
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violenza e l’antifascismo, era meglio presentare un ordine del giorno senza gli impegnativi di questo tipo. Nelle premesse si continua a far riferimento, anche nel testo emendato, a particolari associazioni situazione, quindi noi ci asterremo. Non sappiamo di preciso cosa vuol fare questa mozione, quindi non la votiamo. Grazie. Consigliere Emanuele Coti Zelati (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ CON VENDOLA) Sono abbastanza scosso dalla dichiarazione del Consigliere Boldi. Io vorrei invece richiamare a tutti il fatto che la nostra Costituzione è profondamente antifascista e quindi il nostro impegno, il nostro dovere, sia di Consiglieri, ma prima ancora di cittadini, è di perseguire in tutti i modi quella struttura antifascista che si trova nella nostra Costituzione. Chi non coglie l’importanza di una mozione, fosse anche una pura enunciazione di principi, sia chiaro che questi principi sono parte fondamentale del motivo per cui siamo qua. Quindi non riuscire a capirla, consigliere Boldi, mi sembra un fatto davvero grave perché lei non capisce evidentemente o non vuole capire il motivo per cui siamo qua. Qui si tratta del perimetro democratico in cui ci muoviamo e quel perimetro è tracciato dalla nostra Costituzione e da tutta la gente che è morta per far sì che quei principi costituzionali democratici antifascisti esistessero e si concretizassero per esempio nell’assemblea di questa sera. La mozione dei consiglieri, lo ribadisco, è pura idea e pura affermazione di principi che sono il primo tassello che ci permette di fare tutti gli altri discorsi, altrimenti le vostre enunciazioni di pseudo democrazia sono veramente aria fritta. Io ho a che fare per lavoro con i giovani, con gli adolescenti, e non posso non segnalare che le recrudescenze fasciste o parafa fasciste, che prendono oggi forme diverse per esempio di odio verso gli immigrati, verso i musulmani, verso gli omosessuali, quelle si stanno diffondendo sempre di più. Stiamo parlando di cosa serpeggia tra le giovani generazioni, che vengono spesso avvelenate da veleni d’odio ed intolleranza. Chiunque abbia a che fare con quelle realtà, ve lo può dire. A quelle giovani generazioni, con cui ho la fortuna di lavorare, bisogna ripetere i principi, bisogna ricordare come si è arrivati dove siamo. Questo nostro Paese, che pure ha mille aspetti ancora da migliorare, ha come struttura portante quella democratica. La nostra democrazia, che piaccia o meno, è basata sulla nostra Costituzione che è profondamente antifascista. Quindi se siamo di fronte solamente a una enunciazione di principi, facciamola, ma non facciamola solo stasera, facciamola tutte le volte che ci troviamo perché la bandiera che troneggia in questo in questo Consiglio comunale è quella della Repubblica Italiana. Se la dichiarazione di voto di chi siede davanti a me è quella, cioè non voterò a favore perché non ho capito, mi dispiace profondamente. Questa mozione è anche l’occasione per dire che mi dispiace, ma credo che sia un sentimento condiviso, di non avere nessun altro seduto dall’altra parte. Questa era l’occasione per sentire dire anche a Torazzi, come rappresentante della Lega, che più volte come movimento ha mostrato affermazioni para fasciste e di profonda intolleranza, mi sarebbe piaciuto sentire la sua posizione in proposito. Evidentemente io, dopo questo discorso, voterò assolutamente a favore. Ribadisco: se questa è solo un’affermazione di principi, facciamola, non solo stasera, ma tutte le volte che serve. Grazie.
Consigliere Renato Stanghellini (RIFONDAZIONE COMUNISTA) Il nostro voto è sicuramente a favore. Vorrei dire ai grillini che se non sanno la storia, se non sapete come è stata fatta la repubblica, dovreste vergognarvi, come dovrebbero vergognarsi tutti quelli che mancano qua stasera. I nostri padri sono stati nei campi di sterminio per dare a noi la possibilità di parlare. Questa è la verità! Forse vi siete dimenticati che la Costituzione è nata per dare a noi la possibilità di parlare e di essere presenti nelle istituzioni. Se non avete capito questo, mi dispiace, non avete neanche letto la storia italiana. Grazie.
Presidente. Non ci sono altre dichiarazioni di voto, pertanto metto in votazione il primo emendamento aggiuntivo nelle parole: “per qualsiasi manifestazione che vada contro i principi sopra elencati”. La votazione dà il seguente esito: voti favorevoli n. 15 astenuti n. 2 (Boldi, di Feo) EMENDAMENTO APPROVATO
Metto in votazione l’emendamento abrogativo: dopo “chiediamo al Sindaco……….” togliere il quarto capoverso.
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La votazione dà il seguente esito: voti favorevoli n. 15 astenuti n. 2 (Boldi, di Feo) EMENDAMENTO APPROVATO
Adesso metto in votazione la seguente mozione nella sua interezza, così come è stata emendata.
Premesso che: La Repubblica Italiana è nata dall’antifascismo e che la Costituzione Italiana non è l’emanazione naturale: Visti i principi fondamentali della suddetta Costituzione Italiana e citando:
articolo 1:L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione;
articolo 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale;
articolo 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese;
Considerata la disposizione transitoria e finale XII della Costituzione Italiana: E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista;
Considerata la legge del 20 giugno 1952 numero 645 denominata ”Legge Scelba” atta a sanzionare chiunque “promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”;
Considerata la legge del 25 giugno 1993 numero 205 che sanziona e condanna “gesti azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici”;
Considerate le sentenze della Corte di Cassazione-V sezione penale dell’08 gennaio 2010 numero 11 su Forza Nuova e quella del 27 settembre 2013 numero 40111/13 su Casa Pound.
Rilevato che le suddette formazioni neofasciste e che i loro iscritti e simpatizzanti violano costantemente i principi fondamentali della Costituzione Italiana indicati nelle premesse, disattendendo i concetti dei padri costituenti soprattutto in materia di democraticità, dei diritti inviolabili dell’uomo, della parità sociale, del rigetto dei concetti di parità sociale e facendo distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;
Rilevato che Forza Nuova e Casa Pound si rifanno ad un regime totalitario di cui fanno uso indiscriminato di gesta, inni e azioni legate all’ideologia nazifascista, e fanno dell’incitamento all’odio razziale e religioso il fulcro della loro propaganda e del loro agire;
Chiediamo al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio comunale di Crema:
- Di negare alle associazioni neofasciste di Forza Nuova e di Casa Pound qualsiasi possibilità di accedere ed usufruire a spazi pubblici e/o sedi istituzionali, per qualsiasi manifestazione che vada contro i principi sopra elencati; - Coordinarsi con il Prefetto ed il Questore in modo che ci siano maggiori e più severi controlli e attenzione al rispetto delle già citate Legge Scelba (numero 645 del 20-06-2952) e Legge Mancino (numero 205 del 25.06.1993) in merito ad episodi di discriminazione, di
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propaganda e di violenza; - Consolidare le già apprezzabili opere di salvaguardia e di diffusione della memoria storica della Resistenza Italiana al nazifascismo soprattutto verso i giovani nelle scuole.
La mozione sopra riportata a seguito di votazione palese per alzata di mano ha dato il seguente esito: voti favorevoli n. 15 astenuti n. 2 (Boldi, di Feo) MOZIONE APPROVATA
____________________________________________ (***)PARERI SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
1) Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della presente proposta di deliberazione 02/12/2015 Il Dirigente Maurizio Redondi
2) La presente proposta, allo stato attuale, non comporta implicazioni dirette di natura contabile a carico del bilancio comunale. Parere favorevole 02/12/2015 Il Ragioniere Capo Mario Ficarelli
Letto, approvato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO F.to Vincenzo Cappelli
IL VICE SEGRETARIO GENERALE F.to Maurizio Redondi
La presente deliberazione, viene pubblicata, mediante affissione all'Albo Pretorio il giorno 22/03/2016 rimanendovi per 15 gg. consecutivi, ai sensi e per gli effetti dell'art. 124 del D.Lgs 18/08/2000 n. 267, e cioè a tutto il 06/04/2016
IL RESPONSABILE F.to Maurizio Redondi
Copia conforme all'originale.
22/03/2016
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