giovedì 26 ottobre 2017
LA NUOVA SINISTRA(CHE ANCORA NON C'E')
Mentre sto scrivendo probabilmente pezzi della sinistra italiana si stanno staccando o litigando tra loro piuttosto che insistere a cercare un clima ed un senso di unità,ma se davvero si vuole fare da collante tra persone che fondamentalmente la pensano ugualmente solo con piccole sfaccettature da limare,bisogna fare dei progressi sul modo di vedere la sinistra così com'è oggi.
Un buon punto di partenza sarebbe quello di tirarsi fuori per sempre dal centro-sinistra dei vari Mdp,Sinistra italiana,Articolo 1....insomma da quelli che hanno sempre fatto da stampella al Pd in Parlamento e che non hanno affossato i vari governi Renzi,Monti,Gentiloni,Letta.
Che ancora adesso stanno facendo intrallazzi col Pd e con tutti quei partiti di autoproclamato centro-sinistra o socialisti a livello europeo che hanno avallato le direttive comunitarie portando austerità ed impoverimento,peggiorando le condizioni di vita sociale ed economica aumentando le diseguaglianze.
L'articolo a firma di Eleonora Forenza(popoff forenza-il-problema )parla della subalternità della sinistra che sta seduta ancora sui banchi delle camere romane e con cui non si dovrebbe avere nulla a che fare,dello stallo di Rifondazione Comunista che non si vuole staccare da questi politici del piede in due scarpe e del progetto del Brancaccio,di Montanari e Falcone(madn resistere-oggi )dove si parla bene ma poi come al solito la pratica non segue la teoria.
Forenza: Il problema non è Speranza ma la subalternità della sinistra.
Sinistra: Speranza apre al Pd, Sinistra italiana ha il piede in due scarpe e Rifondazione non dice se è incompatibile con Mdp
di Eleonora Forenza*
Io non ho capito che aspetta il segretario del mio partito a dire che Rifondazione comunista è incompatibile con Mdp. Non con le candidature di D’Alema o Bersani, ma con Mdp.
Perché è incompatibile? Perchè siamo rancorosi? NO. Perché non si sommano cose che non si possono sommare per superare uno sbarramento.
Il Prc è per la costruzione di una alleanza in Europa contro il neoliberismo e le politiche di austerità. Per la costruzione di una alternativa ai Socialisti europei, che in tutta Europa crollano perché protagonisti di quelle politiche (Grecia, Francia, Spagna, Germania ecc…)
Per la costruzione di una alternativa politica e sociale al Pd, non solo al renzismo: alle privatizzazioni di Bersani, alla ferita costituzionale inferta con l’articolo 81, contro il governo Gentiloni che persone responsabili avrebbero dovuto far cadere, non mantenere in vita. ecc. ecc.
Non si tratta di essere rancorosi, ma di essere coerenti e credibili.
Che aspettiamo, dunque? È gia tardi, molto tardi.
Certo, sarebbe auspicabile che Falcone e Montanari chiarissero che se Mdp vuole rifare il centrosinistra è incompatibile col Brancaccio.
Sarebbe auspicabile che Sinistra italiana – appena entrata come osservatore nella Sinistra Europea – spiegasse il perché di una interlocuzione privilegiata con Mdp, e quindi con i socialisti europei – a ridosso delle elezioni.
Ma quello che non possiamo fare è attendere gli altri.
Quello che non possiamo fare è rinunciare a una interlocuzione in primo luogo con quelle e con quelli con cui in questi anni abbiamo camminato nelle piazze, costruito faticose resistenze, mutualismo e conflitto.
Io partirei da lì.
*Eleonora Forenza è una parlamentare europea di Rifondazione comunista-L’Altra Europa
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