Può dire forse di essersela ancora cavata il pensionato romano che rimarrà privo della vista da un occhio dopo un colpo di pistola avvenuto ad un posto di blocco lungo la Via del Mare mentre era diretto dal fratello residente ad Ostia,il fatto è che il settantunenne Efisio Pilurzi ha rischiato la vita e non solo la vista lo scorso weekend.
Il pezzo preso da La Repubblica(cronaca news )non fornisce però molto di più rispetto alla cronaca dell'accaduto,senza la controparte e senza la specifica di quello che sembrerebbe un posto di controllo e non di blocco.
Fatto sta che il poliziotto L.R.agente scelto della polizia da dieci anni non è nuovo al grilletto facile essendo già stata contestatagli un uso leggero delle armi,insomma un pericolo ambulante più che il povero malcapitato che errore sue pur viaggiando a velocità ridotta non si è accorto del controllo.
Decine di persone non hanno avuto la fortuna del Pilurzi di poter raccontare come sia andata visto che solitamente si spara per uccidere anche se non sono riuscito a trovare un numero preciso cercando in internet qualche fonte attendibile,anche perché si da il caso che mai nessun agente o simile sia poi stato condannato.
Se come detto sopra è quasi sempre reato non fermarsi ad un alt intimato da chi preposto per farlo,bisognerebbe cambiare una legge che risale ancora prima della nascita della Repubblica italiana in modo che non ci siano vittime tra chi non si ferma(bande e strisce chiodate per esempio).
Efisio Pilurzi: "Ho 71 anni, non ho visto l'alt, colpito da un agente senza pietà".
Il pensionato denuncia: "È vero, mi sono fermato dopo il segnale, ma solo per questo avevano il diritto di colpirmi?"
Roma-"Non lo so perché quel poliziotto ha sparato, mi sono fermato quando ho visto la paletta dell'alt. Adesso ho perso un occhio e non so cosa farò". Parla tra rabbia e dolore Efisio Pilurzi, il pensionato di 71 anni che sabato sera a bordo della sua Fiat 500 d'epoca non ha visto un posto di blocco sulla via del Mare verso Ostia, forzandolo. Un agente del reparto Volanti che stava soccorrendo un pedone investito poco prima, quando ha visto la macchina superare il blocco ha impugnato la pistola e ha sparato due colpi. Uno ha centrato il parabrezza, che si è frantumato: le schegge hanno colpito al volto la vittima che ha perso l'occhio sinistro.
Cosa ricorda di quei momenti drammatici?
"Stavo procedendo sulla via del Mare, verso casa di mio fratello a Ostia. In lontananza ho notato le luci di un'ambulanza e macchine della polizia. Ho rallentato, non sarò andato oltre i 20 km orari. Il posto di blocco non l'ho visto, altrimenti avrei cambiato strada, poi è successo tutto in pochissimi secondi: il poliziotto ha alzato la paletta dell'alt, ho fermato la macchina e poi ho sentito due spari. Uno dietro l'altro".
Quindi la sua auto era ferma quando sono stati sparati i colpi?
"Sì, ne sono sicuro. Una manciata di istanti dopo sono partiti i proiettili. Uno ha colpito il vetro, mi sono messo una mano davanti al viso ma era già troppo tardi. Una scheggia ha colpito l'occhio sinistro. Non lo sentivo più e c'era sangue ovunque. Quando sono sceso dall'auto ho chiesto al poliziotto: "Ma che hai fatto? Perché?". Non si è neanche voltato per rispondermi".
Cosa è accaduto dopo?
"Sono stato soccorso dai medici dell'ospedale Grassi di Ostia. Quando hanno visto in che condizioni era il mio occhio mi hanno trasferito d'urgenza all'Umberto I dove ho subito un intervento di sette ore. I dottori non hanno potuto fare nulla, è la prima cosa che mi hanno detto quando mi sono svegliato. Che l'occhio non c'era più".
Gli investigatori della Mobile stanno ricostruendo la dinamica, per ora non ci sono indagati: l'agente ha riferito di aver sparato perché temeva di essere investito. Lei che cosa farà?
"Ho già dato mandato a mio fratello di denunciarlo. Ammetto di aver forzato il posto di blocco, ma un poliziotto può sparare
Cosa farà una volta a casa?
"Non so rispondere a questa domanda. Sono un ex muratore con la passione per la scultura. Anche da pensionato ho continuato a fare ristrutturazioni. Non so cosa sarò ancora in grado di fare".
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