venerdì 22 luglio 2011

LO STRANO CASO DEL DERRY FC

Questa storia calcistico-politica riguardante la città di Derry,seconda città per popolazione del Nord Irlanda,proprio non la sapevo nonostante abbia visitato la città un paio di volte,ricordandomi la faccia del tassista la prima volta quando mi scappò un Londonderry spiegandomi la storia che vuole solo i filobritannici invasori chiamare così la città.
Dal 1985 la squadra principale del Derry Fc è riuscita ad inscriversi al campionato nazionale irlandese ottenendo pure buoni risultati,dopo che la federazione nordirlandese praticamente boicottava gli incontri casalinghi facendoli disputare al di fuori della città e del famigerato(per gli unionisti)stadio Brandywell.
L'articolo preso da Senza Soste dapprima pone l'intervento sulla linea politica ricordando il Bloody Sunday del 30 gennaio del 1972(vedi:http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.com/2010/07/le-seconde-verita-del-governo.html),per poi spiegare la vera e propria scissione del club dal campionato nordirlandese finendo per il quasi fallimento che stava colpendo il Derry Fc dieci anni fa.

La bella favola del Derry FC.

Nella città del Bloody Sunday e della strenue resistenza contro gli invasori unionisti, la locale squadra di calcio ha una storia tutta da raccontare
Derry (per gli irlandesi) o Londonderry (per gli invasori inglesi) è la seconda città per grandezza dell’Ulster (o Irlanda del Nord) e insieme a Belfast quella potenzialmente più calda dal punto di vista politico. Il nome della città è soggetto ad una disputa tra i nazionalisti (filoirlandesi, principalmente cattolici) e gli unionisti (filobritannici, in larga maggioranza protestanti). Assediata dalle truppe unioniste inglesi nel 1688, Derry è nota soprattutto per il Bloody Sunday del 30 gennaio 1972, quando il 1° Battaglione del Reggimento Paracadutisti britannico aprì il fuoco contro una folla disarmata di manifestanti per i diritti civili, colpendone 26. Tredici persone, sei delle quali giovanissime, furono uccise, mentre una quattordicesima persona morì quattro mesi più tardi per le ferite riportate. Due manifestanti rimasero feriti in seguito all'investimento da parte di veicoli militari e cinque vittime inoltre furono colpite alle spalle. L’evento segnò l’inizio dell' anno più terribile della storia dei Troubles in cui morirono 472 persone. La regina d’Inghilterra, anziché punire i responsabili, decorò il comandante dell’operazione, il colonnello Derek Wilford.
Dei circa 90mila abitanti di Derry il 78% è cattolico filoirlandese ed il 20% protestante filounionista. Cuore nazionalista della città è il celebre quartiere del Bogside, nella cosiddetta “free Derry”, dove ha sede lo stadio della prima squadra calcistica locale, il Derry City FC che, come la città che rappresenta, ha una storia tutta da raccontare.
Nonostante la città faccia giuridicamente parte dell’Irlanda del Nord, il Derry City FC gioca dal 1972 nel campionato di calcio irlandese, unico caso nel Nord Irlanda e nell'intera isola. Gli unionisti considerano il club come un simbolo del cattolicesimo nazionalista irlandese e in molte occasioni hooligans protestanti hanno attaccato i supporters del Derry proprio per motivi politici.
Ma andiamo per ordine. Nel 1964/65 il Derry conquista il campionato nordirlandese ottenendo il diritto di disputare la Coppa dei Campioni ma al secondo turno la Federazione calcistica nazionale dichiara che lo stadio di Brandywell non possiede i requisiti minimi di sicurezza. Una decisione che indigna la città: perché nel primo turno nessuno si era posto il problema? Era chiaro che si trattava di una decisione politica contro una città a larga maggioranza nazionalista sotto amministrazione unionista.
Nell’anno 1969 l’Associazione per i diritti civili nell’Irlanda del Nord, nazionalista, inizia una campagna contro il governo che produce uno scontro trentennale tra filoirlandesi e unionisti. Dato che lo stadio Brandywell si trova nel Bogside, molte squadre con tifosi a maggioranza unionista si rifiutano di andare a giocare a Derry. Chi lo fa rischia e non poco: il 12 settembre 1971, al termine dell’incontro casalingo contro il Ballymena United, hanno luoghi tafferugli tra gli abitanti del Bogside e i pochi tifosi ospiti e la squadra del Ballymena, anziché il proprio pullman, non trova che un mucchio di lamiera contorta e plastica bruciata. Al pari di molti altri veicoli parcheggiati nel Bogside quell’autunno del 1971, il bus del Ballymena, club protestante di una città protestante, era stato distrutto dagli abitanti del quartiere. Non passa molto tempo dall’incidente che la squadra del Linfield, protestante, acerrima rivale del Derry, si rifiuta di lasciare Belfast per recarsi a incontrare il Derry nel suo ormai infamato stadio di Brandywell. Parallelamente, la polizia nordirlandese dichiara insicura la città, obbligando il club a giocare la maggior parte della sue partite casalinghe a Coleraine (di maggioranza unionista), a 30 miglia da Derry.
Per 13 anni il Derry è costretto a giocare quasi sempre in esilio fino a quando, grazie all’intermediazione della FIFA, riesce ad affiliarsi alla Lega irlandese. E’ il 1985 e i biancorossi rientrano anche in possesso del loro stadio.
Due anni di serie B e al secondo anno di Premier Division (la massima serie), il Derry fa il grande slam, conquistando scudetto, coppa nazionale e coppa di Lega. L’anno successivo ottiene il diritto di disputare la Coppa dei Campioni, dove viene eliminato al primo turno dal Benfica.
Dall’89 al 2000 il Derry riesce a conquistare un altro titolo nazionale, tre coppe nazionali e ben sei coppe di Lega. Nel 2000 arriva ad un passo dal fallimento, ma un’incredibile risposta popolare dei suoi tifosi riesce ad evitare il peggio. Personaggi celebri di Derry sposano la causa del club e grazie agli incassi derivanti da alcune partite amichevoli di lusso contro Celtic, Manchester United, Barcellona e Real Madrid, la società riesce a salvarsi. Qualche anno per rimettere in sesto i cocci e il club, nella stagione 2006-07, torna a riaffacciarsi in Europa, stavolta in Coppa Uefa. Il Derry sorprende tutti eliminando nei primi due turni prima l’IFK Göteborg e poi gli scozzesi del Gretna. Viene eliminato al terzo turno dal Paris Saint-Germain (0-0 in casa e 0-2 in Francia).
Tito Sommartino
(tratto da Senza Soste n. 33, dicembre 2008)

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