L'ennesimo valzer dello scaricabarile sbirresco che vuole l'uomo morto per infarto senza essere stato toccato ha visto la pronta replica da parte di testimoni oculari e di un video riportato alla fine del post dove si vede che Michele sdraiato a terra viene pestato da un maiale in divisa.
Ed il fatto che i medici e gli infermieri che hanno fatto una sommaria visita al cadavere dove(affermano)non si evidenziano traumi a parte i segni delle manette non fa testo in quanto sono gli stessi complici degli sbirri e dei Cie che tacciono sulle violenze ed elargiscono generosi giorni di prognosi alla sbirraglia fascista.
L'inqualificabile gesto del branco di assassini che per ora hanno ricevuto solo un avviso di garanzia per omicidio preterintenzionale(l'hanno massacrato di botte ma non volevano ucciderlo!)è il nuovo atto di abuso di potere documentato da amici e passanti con pure un video,e immagino a malapena quanti casi possano accadere ogni giorno in Italia e nel mondo e che non hanno la fortuna(nella sfortuna)di essere ripresi,e c'è da chiedersi se le immagini di tutte le telecamere poste nella zona non vengano rimosse oppure insabbiate dagli inquirenti.
C'è solo rabbia e dolore in questo momento e voglia del tutto legittima di giustizia sommaria visto che tutti i casi in cui si sono viste implicate le merde in divisa le pene(se ci sono state)sono apparse addirittura irrisorie e comunque mai scontate:se lo Stato uccide noi uccideremo lo Stato!
Articoli presi da Indymedia Lombardia,Senza Soste e YouTube con il video del pestaggio di Repubblica.it
Milano, muore dopo controllo di polizia.
Il legale: “Un filmato documenta pestaggio”.
Un nuovo caso Aldrovandi? Se lo chiedono in tanti in via Varsavia, periferia sud-est di Milano, zona mercato ortofrutticolo, dopo che ieri un uomo di 51 anni, Michele Ferrulli, è morto dopo un controllo di polizia. Il pm di Milano Gaetano Ruta ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per omicidio preterintenzionale.
Il referto dell’ospedale San Donato, dove la vittima è stata portata dal 118 dopo aver accusato il malore, parla di decesso a causa di un arresto cardiaco. Restano però da chiarire le cause dell’attacco di cuore. E le versioni sono più d’una.
Come hanno ricostruito le forze dell’ordine, gli agenti di una volante sono intervenuti in via Varsavia 4 verso le 23.00 dopo essere stati chiamati da alcuni condomini che si lamentavano degli schiamazzi di un gruppo di alcune persone che, riuniti attorno a un furgone, ascoltavano musica ad alto volume e urlavano in probabile stato di ubriachezza. Una volta sul posto, i poliziotti riferiscono che Ferrulli ha reagito dando in escandescenze, dopo essere stato immobilizzato a fatica (l’uomo era di corporatura robusta), ha accusato il malore. Trasportato in ospedale, è morto poco dopo il ricovero
Una ricostruzione che però non convince il legale della famiglia Ferrulli, Fabia Lovati, che sostiene che la vittima sia stata pestata dagli agenti. A sostegno della sua tesi, l’avvocato cita alcune testimonianze di persone presenti ai fatti, ma soprattutto un video. Girato con un telefonino e trasmesso dal Tg1, il filmato mostra un uomo per terra e due agenti chini su di lui, uno dei quali sembra colpirlo alcune volte. “Questo video ci è stato dato da alcuni testimoni, che erano a una certa distanza da quello che stava accadendo – afferma Lovati – Secondo questi testimoni ci sarebbero state brutali percosse ai danni di Ferrulli che era sdraiato supino”. “Nel video si vede che la vittima è ammanettata – spiega – e viene colpita alla testa a mani nude”.
Una versione che però non combacia con il referto del medico legale, secondo il quale sul corpo della vittima non ci sarebbero segni tali da far pensare a un pestaggio. “Il tronco anteriore non evidenzia lesioni, così come il volto risulta indenne”, è scritto nel rapporto del medico legale. Gli unici segni presenti sul corpo sono sui polsi, giustificabili con il tentativo difficoltoso di mettergli le manette e sulle ginocchia che l’uomo si sarebbe procurato accasciandosi su se stesso quando è stato colto dal malore.
Quali siano le cause dell’attacco di cuore lo potrà chiarire solo l’autopsia disposta dal Pm Gaetano Ruta che dovrà anche indagare sulle modalità dell’intervento delle forze dellordine.
Un nuovo caso Aldrovandi? Se lo chiedono in tanti in via Varsavia, periferia sud-est di Milano, zona mercato ortofrutticolo, dopo che ieri un uomo di 51 anni, Michele Ferrulli, è morto dopo un controllo di polizia. Il pm di Milano Gaetano Ruta ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per omicidio preterintenzionale.
Il referto dell’ospedale San Donato, dove la vittima è stata portata dal 118 dopo aver accusato il malore, parla di decesso a causa di un arresto cardiaco. Restano però da chiarire le cause dell’attacco di cuore. E le versioni sono più d’una.
Come hanno ricostruito le forze dell’ordine, gli agenti di una volante sono intervenuti in via Varsavia 4 verso le 23.00 dopo essere stati chiamati da alcuni condomini che si lamentavano degli schiamazzi di un gruppo di alcune persone che, riuniti attorno a un furgone, ascoltavano musica ad alto volume e urlavano in probabile stato di ubriachezza. Una volta sul posto, i poliziotti riferiscono che Ferrulli ha reagito dando in escandescenze, dopo essere stato immobilizzato a fatica (l’uomo era di corporatura robusta), ha accusato il malore. Trasportato in ospedale, è morto poco dopo il ricovero
Una ricostruzione che però non convince il legale della famiglia Ferrulli, Fabia Lovati, che sostiene che la vittima sia stata pestata dagli agenti. A sostegno della sua tesi, l’avvocato cita alcune testimonianze di persone presenti ai fatti, ma soprattutto un video. Girato con un telefonino e trasmesso dal Tg1, il filmato mostra un uomo per terra e due agenti chini su di lui, uno dei quali sembra colpirlo alcune volte. “Questo video ci è stato dato da alcuni testimoni, che erano a una certa distanza da quello che stava accadendo – afferma Lovati – Secondo questi testimoni ci sarebbero state brutali percosse ai danni di Ferrulli che era sdraiato supino”. “Nel video si vede che la vittima è ammanettata – spiega – e viene colpita alla testa a mani nude”.
Una versione che però non combacia con il referto del medico legale, secondo il quale sul corpo della vittima non ci sarebbero segni tali da far pensare a un pestaggio. “Il tronco anteriore non evidenzia lesioni, così come il volto risulta indenne”, è scritto nel rapporto del medico legale. Gli unici segni presenti sul corpo sono sui polsi, giustificabili con il tentativo difficoltoso di mettergli le manette e sulle ginocchia che l’uomo si sarebbe procurato accasciandosi su se stesso quando è stato colto dal malore.
Quali siano le cause dell’attacco di cuore lo potrà chiarire solo l’autopsia disposta dal Pm Gaetano Ruta che dovrà anche indagare sulle modalità dell’intervento delle forze dellordine.
Apprendiamo che Michele Ferulli apparteneva al CIMP (Comitato inquilini Molise-Ponti) di Milano e che “i precedenti” di giustizia con cui certa stampa vorrebbe dipingere il ritratto di Michele sono in relazione al suo attivismo contro gli sgomberi e per il diritto alla casa. Il comitato CIMP questa mattina ha appeso nei pressi del palazzo dove viveva Michele cartelli e striscioni: “Michele uno di noi”, e poi foto in cui Michele è ritratto durante iniziative di lotta.
Intanto per la morte di Michele il pm di Milano Gaetano Ruta ha aperto un fascicolo d'inchiesta per omicidio preterintenzionale.
Ancora una volta la polizia interviene per banali ragioni, picchia e ci scappa il morto.
Alla lunga lista dei morti per mano poliziesca si aggiunge questa notte un uomo di 51 anni, Michele Ferrulli, morto dopo un banale controllo di polizia in via Varsavia a Milano. Questura immediatamente esclude il pestaggio ma un video fatto con un cellulare smentisce poco dopo e familiari e amici giurano di avere dei testimoni. La stessa questura asserisce poi che il protno soccorso ha escluso che la morte sia stata provocata dal pestaggio ma comunque il primo referto conferma lesioni ai polsi compatibili con manette messe a forza.
tratto da www.infoaut.org1 luglio 2011
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