mercoledì 30 maggio 2018
LA DISCUSSIONE SULL'USCITA DALL'EUROPA IN EUSKAL HERRIA
Già da tempo organizzazioni ed espressioni di sinistra in tutto il continente stanno discutendo sull'opportunità di lasciarsi alle spalle il concetto dell'Europa unita così com'è stata concepita,un conglomerato sempre più ampio di nazioni che stanno vedendo sfiorire non solo il proprio tenore di vita ma soprattutto la società dove si vive,legate al denaro e non al mutualismo ed alla solidarietà tra le persone ed i popoli.
Infatti,lungi da fare un discorso di arricchimento legato al capitalismo ma di qualcosa si dovrà pur vivere,è la mancata coesione sociale il punto che più sta segnando il cammino,anche bello volendo vedere,di essere un insieme.
Non ci si sente cittadini europei così come lo sentono gli statunitensi,nessuno dice in terre lontane che è europeo ma piuttosto italiano,basco,francese o tedesco.
L'articolo(contropiano internazionale-news )parla dell'esperienza di Euskal Herria con una delle assemblee indette da Askapena con la presenza di varie realtà internazionali per parlare di questa uscita dall'Europa,una decisione che non si sta prendendo a cuor leggero ma visto che la solidarietà tra i popoli c'è sempre stata superando i confini andrebbe avanti comunque lo stesso.
Anche in Euskadi si discute dell’exit strategy dall’Unione Europea.
di ****
A Bilbao e in altri centri dei Paesi Baschi, l’organizzazione Askapena, storica realtà internazionalista del movimento della sinistra indipendentista basca, ha organizzato alcune conferenze pubbliche sul tema della rottura con l’Unione Europea. A questo ciclo di conferenze partecipano anche due compagni della Piattaforma Eurostop italiana.
Ieri a Romo, un quartiere di Getxo, nella zona di Bilbao, in una sala del Centro di Cultura Basco sono accorse una cinquantina di persone, soprattutto giovani, per ascoltare e discutere di un’alternativa reale alla vita sotto l’UE. L’argomento centrale ruotava intorno al fascismo, le sue forme e il suo sviluppo in Europa. C’è stato il racconto della guerra in Donbass da un compagno che l’ha vissuta direttamente, presente nella casa dei sindacati a Odessa il 2 maggio di 4 anni fa quando venne bruciata dai fascisti e morirono decine di persone. Sono intervenute una compagna dei movimenti femministi e una compagna tedesca della rete di Blockoccupy e i compagni di Eurostop. C’è stato confronto rispetto all’impianto strategico che i popoli in lotta e le organizzazioni popolari devono assumere: l’Europa come spazio politico transnazionale dei movimenti e delle città solidali o rottura della gabbia UE con la prospettiva di creazione di un’area di solidarietà che si opponga l’imperialismo dei blocchi in competizione? Sia i compagni di Askapena quanto il pubblico hanno potuto notare la differenza qualitativa delle proposte in campo. La proposta della rottura della Ue e dell’area alternativa euromediterranea avanzata da Eurostop ha riscosso indubbiamente molto interesse.
Il giro di conferenze avviene in preparazione di una festa popolare del movimento indipendentista basco il prossimo 2 giugno nel contesto del lancio da parte di Askapena della campagna per l’uscita di Euskal Herria dall’Unione Europea.
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