martedì 13 giugno 2017

L'INCOERENZA DELLA BOLDRINI

Risultati immagini per fasci italiani del lavoro
La presidente della camera dei deputati italiana Laura Boldrini sta confondendo parecchio quello che è il suo altro grado e ruolo istituzionale,il terzo dopo Mattarella e Grasso,e sta facendo molta fatica ad essere coerente nelle proprie dichiarazioni pubbliche.
Dopo le infamie ricevute sul caso fake della sorella(madn notizie-false-e-gente-di-merda )è giunto il momento di darle una bacchettata in quanto in pochi giorni passa dall'aver ricevuto in pompa magna il Presidente della Rada ucraina Andriy Parubiy,noto nazista fautore della nascita del partito nazional sociale ucraino ispirato dichiaratamente a quello di Hitler,alla giusta indignazione per la presenza di una lista nel mantovano di chiaro riferimento mussoliniano,i fasci italiani del lavoro.
E proprio a questo si riferisce il primo articolo(ecn.org/antifa scoppia-il-caso-in-parlamento )dove la candidata sindaco ha ottenuto il 10%,risultato sul quale fare una riflessione,mentre il secondo(contropiano un-nazista-ucraino-ricevuto-alla-camera )spiega chi sia Parubiy oltre ad una piccola storia recente dell'Ucraina(vedi anche:madn brutta-gente-al-governo-in-ucraina ),difesa ad oltranza dalla Boldrini.

La ammissione della lista "Fasci Italiani del Lavoro" arriva sul tavolo del governo. Una serie di interrogazioni parlamentari. Preoccupazione anche dell'Anpi e delle Comunità Ebraiche

Una lista neofascista nei contenuti e nel nome, che viene presentata alle elezioni comunali e finisce sulla scheda. E' la denuncia di "Repubblica" che ha suscitato reazioni dure, interrogazioni parlamentari, fino ad una lettera ufficiale della presidente della Camera Boldrini. E l'allarme aumenta considerando che a Sermide e Felonica (provincia di Mantova) la "Lista dei Fasci italiani del lavoro" - con il fascio littorio come simbolo - a scrutini terminati ha ottenuto ben il 10,41% (334 voti), eleggendo così in Consiglio comunale la candidata sindaco ventenne Fiamma Negrini. Sermide e Felonica ha 7.548 abitanti e 6.520 elettori con solo il 52% di votanti in questa tornata.
Dopo il racconto su "la Repubblica" Laura Boldrini, terza carica dello Stato, ha scritto al titolare del Viminale: "L'ammissione alle elezioni di una lista che si richiama dichiaratamente a nomi e immagini del partito fascista desta forti perplessità sul piano giuridico in quanto - come rilevato, tra gli altri, dall'Anpi - sembra contrastare con le norme costituzionali e legislative che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista. In questo senso - continua Boldrini - ricordo che anche le "Istruzioni per la presentazione e l'ammissione delle candidature", emanate nello scorso mese di maggio dal Ministero dell'Interno, stabiliscono che le commissioni elettorali circondariali ricusano 'i contrassegni in cui siano contenute espressioni, immagini o raffigurazioni che facciano riferimento a ideologie autoritarie (per esempio le parole "fascismo", "nazismo", "nazionalsocialismo" e simili), come tali vietate dalla XII disposizione transitoria della Costituzione". La presidente della Camera chiude la sua missiva a Minniti con un appello affinché il Viminale intervenga sul caso Mantova.

Sulla vicenda dei Fasci italiani del Lavoro sono state annunciate interrogazioni parlamentari urgenti, sempre rivolte al ministro Minniti: Partito Democratico, Articolo 1 Mdp e Sinistra Italiana chiedono spiegazioni al Viminale. La stessa richiesta arriva dall'Anpi, mentre l'Unione delle Comunità ebraiche segue con preoccupazione lo sviluppo del caso.

Nei giorni scorsi Claudio Negrini - padre della neoeletta Fiamma, uno che ha come foto profilo Fb la scritta "Boia chi molla" - di fronte alla pioggia di insulti arrivati via social aveva pensato addirittura di ritirare la lista: cosa che poi non è avvenuta.

"Rimane incredibile come sia stata ammessa una lista dichiaratamente fascista in questa elezione - dice il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, annunciando l'interrogazione parlamentare -. Un fatto vietato espressamente dalla Costituzione della Repubblica e dalle leggi. Come è stato possibile che il Ministero dell'Interno e la Prefettura non abbiamo assunto decisioni nelle settimane scorse? Lo vogliamo sapere. Il ministro Minniti è tanto solerte nell'azione contro poveracci e migranti e quanto mai assente su questi episodi. Vogliamo che sia fatta chiarezza e se qualche funzionario dello Stato ha chiuso un occhio, contravvenendo alle leggi della Repubblica, siano presi provvedimenti urgenti".

Sulla vicenda interviene anche Eleonora Cimbro, di Articolo 1 Mdp: "La lista Fasci Italiani del Lavoro rievoca un passato che si contrappone chiaramente ai principi della Costituzione repubblicana, delle leggi Scelba e Mancino e che ha come propria finalità l'eliminazione delle democrazie per il ritorno di visioni dittatoriali - attacca la deputata di Articolo 1 Mdp Eleonora Cimbro -. Chiediamo al ministro dell'Interno quali iniziative il Governo intende mettere in atto per porre finalmente un argine all'avanzata, anche culturale, di movimenti neonazisti e neofascisti che si pongono apertamente in contrasto con i valori della Repubblica".

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Un nazista ucraino ricevuto alla Camera dalla Boldrini.

di Daniela Della Valle - Lantidiplomatico
Un nazista a Roma….a firmare un Memorandum d’intesa tra la Camera dei Deputati e la Rada ucraina che ha come obiettivo il rafforzamento della cooperazione parlamentare tra le due assemblee sia sul piano politico che su quello amministrativo.
La Presidente Laura Boldrini che ha accolto con tutti gli onori del caso il Presidente della Rada ucraina Andriy Parubiy, ha tenuto a precisare che “l’Italia ha sempre condannato l’azione illegale avvenuta ai danni di una parte del territorio ucraino come ha ripetutamente fatto anche l’Unione Europea”. Inoltre la Presidente Boldrini ha tenuto a precisare, in piena sintonia con Parubiy, che è in atto una grave campagna di disinformazione atta a destabilizzare il territorio ucraino. Fin qui tutto “nella norma”, viste le posizioni a dir poco miopi del nostro governo sulla questione ucraina, quello che però non è normale è altro.

Altrove, ad esempio in Uk, la visita del Presidente della Rada ucraina non è passata sotto silenzio, anzi, è stata oggetto di numerose critiche da parte dell’opinione pubblica e dei partiti politici sinceramente democratici ed antifascisti.
Perchè?
Perché, cara Presidente Boldrini, senza voler scendere troppo nel dettaglio chiedendole se lei conosca effettivamente ciò che succede non solo nei territori in cui il governo ucraino bombarda altri cittadini ucraini colpevoli di abitare ad est e parlare russo. Senza volerle chiedere se conosca la repressione che subiscono le forze progressiste e comuniste nell’Ucraina “democratica” di Poroshenko, le chiediamo…..ma lei conosce almeno Andriy Parubiy, il presidente della Rada con cui ha detto di esser in sintonia?
Andriy Parubiy, che dice di essersi sempre ispirato ai valori della Eu e di guardare all’Europa come ad un traguardo da raggiungere per l’Ucraina, nel 1991 fondò insieme a Oleg Tyahnybok, attuale leader della formazione nazionalista Svoboda, il Partito Nazional Sociale Ucraino. La fonte di ispirazione per questi democratici ucraini era il Partito Nazional Socialista di Adolf Hitler, come nel 2015 scriveva la testata tedesca spiegel.de (http://www.spiegel.de/international/europe/ukraine-sliding-towards-civil-war-in-wake-of-tough-new-laws-a-945742.html) e solo gli “etnicamente ucraini” potevano farvene parte. Sempre a proposito del PNSU, in una ricerca del 2009 degli studiosi Andreas Umland e Anton Shekovstov, famosi per non esser propriamente dei propagandisti russi, il partito fondato da Parubiy veniva etichettato con le seguenti parole: “Dei vari partiti nazionalisti ucraini il Partito Nazional Sociale Ucraino era il meno incline a nascondere la sua ideologia neofascista. Il suo simbolo ufficiale era il Wolfangel usato dalla divisione tedesca SS Das Reich e da una serie di organizzazioni neofasciste europee dopo il 1945. L’ideologia ufficiale del partito era quella del “nazionalismo sociale” in riferimento alla ideologia nazional socialista di stampo Hitleriano. La piattaforma politica del PNSU si è sempre contraddistinta per il suo ultranazionalismo, per l’obiettivo dichiarato della presa del potere attraverso azioni violente e per incolpare la Russia di tutti i problemi che affliggevano ed affliggono l’Ucraina. Inoltre il PNSU è stato il primo partito a coinvolgere nelle proprie attività naziskin provenienti dagli ambienti calcistici ucraini”.
http://www.academia.edu/5261476/Ultraright_Party_Politics_in_Post-Soviet_Ukraine_and_the_Puzzle_of_the_Electoral_Marginalism_of_Ukrainian_Ultranationalists_in_1994-2009

Dal 1998 al 2004 il democraticissimo Parubiy ha guidato la formazione paramilitare di estrema destra “Patrioti di Ucraina”sempre all’interno del PNSU. In questi anni la formazione paramilitare si è resa protagonista di pestaggi a Lvov durante le manifestazioni del Partito Comunista Ucraino (1998) e di commemorazioni inneggianti ai collaborazionisti nazisti della OUN – UPA capeggiati da Stephan Bandera, divenuto eroe nazionale in questi ultimi anni. Bandera si è reso responsabile della uccisione di migliaia di russi, bielorussi e polacchi, secondo gli studiosi le azioni dell’OUN – UPA sono da catalogarsi come pulizia etnica. http://www.academia.edu/7629265/Ethnic_Cleansing_Genocide_or_Ukrainian-Polish_Conflict_The_Mass_Murder_of_Poles_by_the_OUN_and_the_UPA_in_Volhynia

A proposito di Stephan Bandera, quando nel 2010 una risoluzione del Parlamento Europeo deplorava la decisione del governo Yushchenko di proclamare il collaborazionista nazista Bandera eroe nazionale, il sempre democraticissimo Parubiy vomitava parole d’odio verso la “democrazia europea” e verso la “sempre colpevole” Russia in difesa del nazismo.http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2010-0035+0+DOC+XML+V0//EN .
Tornando agli avvenimenti più recenti, Parubiy lo ritroviamo durante la rivolta di Maidan tra i protagonisti della “ribellione”, conosciuto come “comandante di Maidan”. Appare in molti scatti al fianco di manifestanti violenti soprattutto con i militanti di Pravji Sektor (Settore Destro), una delle organizzazioni paramilitari nazionaliste che stranamente è capeggiata dal pupillo di Parubiy ai tempi di “Patrioti Ucraini”, Andriy Biletskiy. Durante i giorni più caldi del Maidan che hanno portato poi alla destituzione del Presidente eletto Yanukovitch e al seguente colpo di Stato, Parubiy assume un ruolo importante nel coordinare le operazioni dell’ala paramilitare della protesta. Secondo la BBC ed altri studiosi dei tragici avventimenti ucraini la storia ufficiale del massacro di Maidan sarebbe ben diversa dalla realtà che viene fuori da varie testimonianze, e Parubiy sembra aver una fetta enorme di responsabilità su quanto è successo visto il suo ruolo di coordinatore dell’ala più oltranzista e la sua capacità di riunire sotto la propria ala protettrice tutti i gruppi più nazisti d’Ucraina. http://www.globalresearch.ca/who-was-maidan-snipers-mastermind/5384599
https://gordonhahn.com/2016/03/09/the-real-snipers-massacre-ukraine-february-2014-updatedrevised-working-paper/
http://www.bbc.com/news/magazine-31359021
Infine, per non farsi mancare niente, Andriy Parubiy lo possiamo vedere il 29 Aprile del 2014 quando si reca ad Odessa a regalare giubbotti antiproiettili ai “patrioti” Ucraini, ed in particolare lo possiamo vedere chiacchierare in maniera molto amichevole con Mykola Volkov, uno dei principali protagonisti dell’organizzazione del Massacro del 2 Maggio 2014, quando persero la vita migliaia di manifestanti pacifici che non volevano il colpo di Stato in atto a Kiev. In questi seguenti video possiamo vedere il momento della consegna dei giubbotti e il ruolo di Volkov durante il 2 Maggio, quando lo si vede chiaramente sparare all’indirizzo della casa dei Sindacati. video widely available on the internet https://www.youtube.com/watch?v=LLOD0aIcn_s
Sempre nel 2014, Andryi Parubiy fonda il Partito Fronte Popolare, partito che ha al proprio interno un “consiglio militare” composto dai Presidenti delle organizzazioni naziste paramilitari Azov e Aidar.

In conclusione ci chiediamo come sia possibile che un Paese come il nostro che si dichiara antifascista per vocazione costituzionale possa accogliere personaggi simili con tutti gli onori del caso e possa addirittura firmare memorandum di intesa con governi che perseguono questo tipo di politiche razziste nei confronti delle minoranze interne. Ci chiediamo come sia possibile che la Presidente Boldrini sempre attenta, a parole, a combattere ogni forma di razzismo possa fare dichiarazioni come quelle riportate in apertura di articolo. A quanto sembra le uniche fake news sono proprio le sue e quelle del suo carrozzone politico politically correct a parole e non nei fatti.
Chiediamo quindi che tutte le formazioni sinceramente democratiche e autenticamente ancorate alla nostra Costituzione antifascista si facciano da portavoce per chiedere spiegazioni alla Presidente della Camera ed al governo Italiano che si sta rendendo complice di uno Stato che fa del razzismo il suo cavallo di battaglia.

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