giovedì 29 giugno 2017

LA CIA A CARACAS


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La stagione dei tentati golpe in Sudamerica lo sappiamo è sempre aperta ed è ben lungi dall'avere una parola fine,e tornando alla questione venezuelana dopo averne parlato circa un mesetto addietro(madn cosa-succede-realmente-in-venezuela )si torna nel paese al di sotto dei Caraibi proprio per un uovo tentativo insurrezionale che ha ancora molti lati oscuri.
Per via dei protagonisti e per l'attacco al centro nevralgico di Caracas dove per fortuna non ci sono state vittime visto l'impiego di un mezzo militare e di granate:l'articolo preso da Contropiano(internazionale-news )parla del tentativo di Oscar Perez e Miguel Rodriguez Torres e di altri apparati militari e polizieschi di fare un golpe e delle reazioni di Maduro e delle forze armate che sono state ancora adesso impiegate per la cattura dei golpisti.
La situazione è ancora in fase di sviluppo e nei prossimi giorni ci saranno aggiornamenti al riguardo in una vicenda che ancora vedono gli Usa e la Cia implicati nelle sorti del Venezuela.

Cosa è accaduto a Caracas. Una ricostruzione dell’attacco alla Corte Suprema.

di Nazareth Balbás
Un elicottero del Corpo per le indagini penali (Cicpc) è stato sequestrato  Martedì e ha compiuto un attentato contro la sede della Corte Suprema a Caracas.
L’attacco armato è stato confermato dal presidente venezuelano Nicolas Maduro, il quale ha detto che l’attacco è stato perpetrato contro la sede del Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ) e il Ministero degli Interni, della Giustizia e della Pace, nel centro della capitale.
L’attacco è avvenuto martedì pomeriggio, proprio mentre il presidente era in una cerimonia al palazzo presidenziale di Miraflores, in occasione della consegna del Premio Giornalistico Nazionale.
Secondo le inchieste iniziali e i video rilasciati da uno degli attentatori sui social network, si rileva che uno dei dirottatori del velivolo è Óscar Pérez, ex ministro degli Interni ed ex pilota, l’altro è Miguel Rodriguez Torres, accusato di avere legami con le agenzie di intelligence degli Stati Uniti. Martedì, lo stesso Perez, ex capo del ministero, ha ammesso i contatti con la CIA, ma ha sostenuto che erano sotto gli ordini dal defunto leader venezuelano Hugo Chávez.
Perez, attraverso i social network, ha trasmesso un messaggio che chiede le dimissioni del presidente e la richiesta di elezioni generali: “Oggi stiamo conducendo una azione aereo-terrestre con il solo scopo di restituire il potere al popolo democratico “, si legge la dichiarazione letta prima di perpetrare l’attacco alle istituzioni statali.
Quali sono le reazioni?
Il presidente Maduro ha detto che dopo gli eventi di martedì potrebbe rafforzare piano  Zamora, ossia  un dispositivo di sicurezza destinato a mantenere l’ordine pubblico: “Farò sempre quello che devo fare con molta consapevolezza, in modo molto fiducioso, con molta calma”. Le adiacenze del Palazzo di Miraflores e Fuerte Tiuna sono state militarizzate.
L’ex ministro Rodriguez Torres, presente anche lui sull’elicottero,  ha condannato l’attacco e ha detto che il responsabile non era il suo pilota: “Mi dispiace doverlo negare ancora una volta, signor presidente. Ho sempre volato sull’ elicottero Sebin e il pilota è stato il commissario Pedro Pérez “, ha scritto sul social network.
Ma il Ministro delle Comunicazioni Ernesto Villegas ha confermato l’identità dell’attaccante e ha detto che il velivolo è stato rubato dalla base militare di La Carlota, a Caracas orientale, proprio perchè uno piloti aveva presentato credenziali come ispettore per il trasporto aereo.
Secondo la dichiarazione letta da Villegas, dall’elicottero  sono stati sparati 15 colpi contro l’edificio del Ministero degli Interni e della Giustizia dove c’era una festa per celebrare la giornata del giornalista, alla quale hanno partecipato circa 80 persone. Successivamente, il velivolo si è diretto verso la sede del Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ) dove, secondo  la ricostruzione, sono state lanciate 4 granate di “origine colombiana e israeliana”. I giudici della Corte costituzionale erano in seduta e i lavoratori erano nei loro uffici.
Non risultano esserci vittime o feriti. Il Ministro Villegas  ha detto che una delle bombe lanciate contro il Tribunale Supremo di Giustizia  non è esplosa ed è stato raccolta dalle autorità competenti.
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, si è incontrato con il ministro della Difesa venezuelano Vladimir Padrino López.
Villegas ha annunciato che le Forze Armate “sono state incaricate di catturare” i responsabili dei fatti e ha esortato i venezuelani a dare tutti i particolari circa il luogo dell’atterraggio dell’elicottero.
Il presidente Maduro ha chiamato i leader dell’opposizione riuniti nella Mud, chiedendogli di respingere l’attacco e “prendere le distanze dalla violenza.” Tuttavia, pochi minuti dopo l’attacco, il governatore Henrique Capriles, uno dei leader del’opposizione, ha chiamato a valutare l’evento come un incentivo per mantenere la richiesta di proteste di piazza, la cui solidità è visibilmente diminuita nelle ultime settimane. Una reazione simile è stata quella anche di Freddy Guevara: “Non ci sono ancora abbastanza informazioni sulla vicenda dell’elicottero. L’unica certezza è che la strada deve seguire “, ha scritto sul social network.

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