Pontida negli scorsi giorni si è vista invasa pacificamente da migliaia di persone provenienti da tutta Italia ma a differenza della solita carnevalata organizzata dalla Lega questa volta il colore verde non è stato quello predominante(vedi madn il-circo-domenica-si-ferma-pontida )ma piuttosto sono stati tutti i colori i protagonisti oltre che gli slogan e gli interventi antirazzisti nel luogo storico del partito che ha fatto dell'odio e del razzismo(dell'ignoranza soprattutto)il suo punto di forza.
E'stata scelta proprio Pontida come risposta alla visita napoletana di Salvini(madn grazie-napoli )per dare uno scossone all'Italia intera per denunciare le politiche becere ed infami di coloro che hanno scelto questa cittadina del bergamasco sulle ali dell'antica Lega Lombarda come sede dei loro raduni-parate.
L'articolo preso da Infoaut(lorgoglio-antirazzista )parla della giornata di festa vissuta da gente del nord e del sud,antirazzisti e migranti nonostante la presenza massiccia della polizia e la vista di un paese fantasma dove un'ordinanza del sindaco aveva fatto chiudere tutte le attività commerciali e anche Ferrovie dello Stato aveva osteggiato l'iniziativa.
L'orgoglio antirazzista invade la roccaforte leghista di Pontida.
Migliaia di persone da tutta Italia, da nord a sud, hanno invaso la cittadina di
Pontida (BG), sede, dal 1990 dell'annuale ritrovo del partito leghista.
Meridionali, antirazzisti e migranti, i destinatari della propaganda di odio del
partito di Salvini, si sono ritrovati a Pontida riprendendosi la scena con una
festa. “Ci hanno raccontato che Pontida è la capitale del razzismo, ma noi
sappiamo che le roccaforti del razzismo non esistono e siamo qui per
dimostrarlo”. Più di trenta artisti hanno partecipato al grande concerto che ha
animato la giornata accompagnato da numerose iniziative tra cui un torneo di
calcio organizzato dalle polisportive popolari.
Dal palco tanti gli
interventi che hanno sottolineato il carattere della giornata: una festa per
ribadire che il razzismo non può avere cittadinanza in alcun luogo, soprattutto
a un mese di distanza dalla cacciata di Salvini da Napoli. Dal palco hanno preso
parola studenti, migranti, centri sociali, movimenti territoriali come il No dal
Molin e il movimento No Tav che ha ricordato come da sempre la Lega, in Val
Susa, ha rappresentato un elemento ostile e divisivo nei confronti della
resistenza popolare al TAV. La marcia del 6 maggio lo
Massiccia la
presenza di polizia e sorvegliare la festa con blindati e forze in antisommossa,
impegnate a mantenere alta la pressione contro l'iniziativa boicottata
dall'amministrazione comunale di Pontida, dalle autorità locali e dalle forze
politiche del territorio. Il pratone, sede del ritrovo, era stato negato fino a
due giorni fa Ferrovie dello Stato mentre il sindaco ha fatto chiudere gli
esercizi commerciali del paese e i luoghi di interesse pubblico nel tentativo di
alimentare un clima di tensione attorno al concerto.
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