Torniamo a parlare dei vigili torinesi che uccisero Andrea Soldi lo scorso luglio(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2015/08/la-morte-di-andrea-soldi-non-e.html )dopo il loro intervento criminale che ne ha provocato il decesso,ed il comando da dove provenivano,quello della zona Vallette,che è tornato nell'occhio del ciclone per via di una foto postata da un cittadino.
Infatti si vedono negli uffici del comando un calendario di Mussolini appeso dalla parte sbagliata e un manifesto di Fogna Uova campeggiare in prima visione tra le mura di un posto dove ci sono dipendenti pubblici pagati dai contribuenti in un edificio costruito da uno Stato che dovrebbe ripudiare il fascismo.
Dalla sede naturalmente nessuno sapeva nulla dei due feticci del ventennio passato e presente,non si erano accorti di nulla e probabilmente sono ancora affissi al muro assicurandosi che stavolta la porta rimanga chiusa per evitare che altri possano vedere questo ennesimo scempio italiano.
L'articolo è di Infoaut(http://www.infoaut.org/index.php/blog/varie/item/16684-torino-poster-fascisti-nella-sede-dei-vigili-che-uccisero-andrea-soldi )cui aggiungo questo(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2011/05/che-succede-milano.html )del maggio 2011 quando dalla strada qualcuno fotografò un poster raffigurante una grande croce celtica appesa al muro del commissariato di polizia Città Studi in via Cadamosto in zona Porta Venezia a Milano.
Divise diverse,stessa feccia fascista.
Torino, poster fascisti nella sede dei vigili che uccisero Andrea Soldi.
Il comando dei vigili urbani di zona Vallette, a Torino, era già salito agli
onori delle cronache per un fatto avvenuto la scorsa estate, quando 3 agenti di
quella sede furono coinvolti nella morte di Andrea Soldi. Chiamati per un
trattamento di TSO, causarono la morte dell'uomo. L’autopsia
rivelò che Soldi morì a causa del soffocamento creato da una forte pressione
al collo che gli impedì di respirare, una specie di mossa di immobilizzamento
che lo uccise.
Oggi si torna a parlare degli uffici di via Gladioli, per un fatto di una
rilevanza minore ma del tutto indicativa dei soggetti di cui stiamo parlando. A
denunciare il fatto è stato un semplice cittadino, confermando in questo modo
quell’immagine che una parte dei torinesi si sono fatti di questi nuovi sceriffi
in tenuta antisommossa. Un repartino di una quarantina di uomini scarsi e mal
preparati, nuovi di divisa e vecchi di mentalità, buoni solo a far paura
all’ambulante abusivo che cerca di racimolare qualche euro o al ragazzino che
preso dalla movida del weekend schiamazza e urla un po’ troppo.
Ma ritorniamo alla denuncia del cittadino torinese: dovendo ritirare una
notifica presso la caserma delle Vallette, quartiere alla periferia di Torino
dove alloggia il Nucleo Servizi Mirati dei Vigili Urbani, questo signore si
imbatte in qualcosa di anomalo. All’interno di un ufficio gli si para davanti,
appeso alla parete, un calendario di Benito Mussolini. In aggiunta a ciò, come
si vede dall’immagine, al suo fianco campeggia un manifesto di Forza Nuova.
Scattata la foto, coerentemente con quello che si poteva fare in questo caso, il
torinese posta su Facebook la foto e denuncia giustamente ciò che ha visto: "Ero
lì per ritirare una notifica, uno degli uffici aveva la porta aperta e si vedeva
questo bellissimo calendario". Continua con: "Ho scattato una foto di sfuggita e
l'ho pubblicata perché la ritengo una cosa indecente e anche fuorilegge”. Nel
giro di poche ore la notizia provoca una valanga di commenti indignati.
Chiaramente dal Comando della polizia municipale non poteva che esserci il
solito comportamento pilatesco, una lavata di mani e via, trincerandosi dietro
un semplice: “Non ci eravamo accorti di nulla”. Aldilà della reazione del
comando, viscidi e senza spina dorsale quando si tratta di assumersi delle
responsabilità, la notizia non fa altro che confermare la solita pasta di cui
sono fatti questi corpi. Personaggetti che ansimano dalla voglia di dimostrare
la loro indole all’interno della società grazie a qualche uniforme nuova e
luccicante con l’aggiunta di qualche nozione di arti marziali e nuove norme di
ingaggio, pavoneggiano nelle strade di Torino come nuovi sceriffi 2.0.
Peccato che il loro lavoro in città, benedetto a quanto pare dall'immagine di
Mussolini appesa al muro e dal Comando dei Vigili, con il beneplacito del
sindaco Fassino, abbia già lasciato sull’asfalto una vittima innocente, causata
dalla loro violenza e prepotenza. La città di Torino non dimenticherà certo il
trattamento che questi Robocop mancati, esseri senza una spina dorsale e dalle
mani facili, hanno riservato al povero Andrea Soldi, dimostrando ancora una
volta quale sia la mentalità di questi corpi "scelti" dei vigili urbani.
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