Per chi non lo sapesse oggi oltre ad essere la Festa di tutti i Santi è anche la giornata in cui è stato proclamato uno sciopero generale indetto dall'Unione Sindacale di Base con una manifestazione nazionale a Roma,contro la liberalizzazione del commercio e per dire no alle aperture di centri commerciali e di negozi nelle giornate domenicali e di festività.
Perché sabato prossimo i tre maggiori sindacati italiani(Cgil,Cisl e Uil),quelli che hanno firmato il testo unico sulla rappresentanza sindacale con Confindustria(i padroni)il 10 gennaio 2014,hanno indetto pure loro uno sciopero nazionale della grande distribuzione perché le aziende e le cooperative legate a questo settore del commercio stanno facendo richieste che penalizzano ulteriormente i dipendenti(dopo aver firmato ogni obbrobrio proposto negli anni precedenti).
Tali nuovi sacrifici richiesti ai lavoratori vanno dalla riduzione delle maggiorazioni domenicali,del notturno,dello straordinario e del supplementare all'aumento del divisore orario,l'eliminazione della retribuzione dei primi tre giorni di assenza per malattia,condizioni retributive e normative inferiori per i nuovi assunti,ridefinizione del sistema di classificazione e l'introduzione di un nuovo capitolo sul Sud che consenta di derogare al contratto nazionale e ulteriori interventi sul capitolo cooperative minori.
Oggi giornata dello sciopero per "chi lavora di domenica".
Oggi domenica 1 novembre l’Usb ha proclamato “lo sciopero generale del Commercio e della Grande distribuzione organizzata” insieme con i movimenti e le associazioni che si battono contro il lavoro domenicale e festivo. E' stata indetta una manifestazione nazionale per dire No alle liberalizzazioni nel commercio che si terrà a Roma. La manifestazione inizierà dalle ore 10.00 in piazza SS Apostoli, dove è previsto l’arrivo di lavoratori e lavoratrici da Trentino, Lombardia, Toscana, Campania, Puglia. Parteciperanno inoltre artisti e intellettuali, esponenti politici e dei comitati a sostegno della mobilitazione.
Dal palco interverranno, tra gli altri: Marco Furfaro, Segreteria Nazionale SEL; il consigliere Enrico Stefàno, M5S, portavoce dell’Assemblea Capitolina; l'avvocato del lavoro Bartolo Mancuso; Enrico Sitta, di Rete Tilt; i giornalisti Fabio Sebastiani, Direttore Responsabile di ControLaCrisi.org e Sergio Cararo, di Contropiano.org. Previsti inoltre gli interventi di alcuni comitati di quartiere romani. Si esibiranno: Lercio - lo sporco che fa notizia, Le Dissonanze ed i Ponentino Trio. Sarà inoltre organizzata in solidarietà con i lavoratori della Rummo, invitati alla manifestazione, una spaghettata in piazza con i prodotti del pastificio beneventano colpito dall'alluvione.
“L’USB chiama a raccolta i cittadini che hanno capito l’inganno delle multinazionali del commercio e i politici che avranno il coraggio di dire no alle lobbies della grande distribuzione organizzata”, dichiara Francesco Iacovone, dell’Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato. “Il lavoro in questo settore martoriato, lo sfruttamento garantito dal Contratto nazionale del Commercio, la liberalizzazione degli orari e delle aperture introdotte dal decreto Salva-Italia del governo Monti, ma soprattutto i racconti nel segno del ricatto e della precarietà di chi lavora nei grandi centri commerciali, ci impongono di sbarazzarci dei pregiudizi, di afferrare la realtà per quella che è, di combattere per trasformarla”.“Il primo novembre sarà una giornata che ha l’ambizione di connettere la battaglia contro il lavoro domenicale e festivo con quella sulla precarietà – prosegue il sindacalista USB – denunciando il carattere distruttivo dei centri commerciali, non-luoghi che non solo concentrano lavoro super-sfruttato, ma annientano posti di lavoro nel piccolo commercio, divorano suolo favorendo una cementificazione selvaggia e devastando ambiente e paesaggio urbano”.
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