L'abbattimento del jet russo avvenuto nei pressi del confine turco con la Siria,col relativo scambio di accuse di avere o no varcato la soglia,e la successiva esecuzione dei militari avvenuta addirittura ancora in cielo mentre si erano paracadutati(anche se forse un soldato risulterebbe ancora disperso)è avvenuto da parte dell'esercito turco che ha sparato da un proprio jet dei missili aria-aria.
Mentre a dare il colpo di grazia sono stati i ribelli anti Assad direttamente da terra in un atto che ha fatto arrabbiare molto Putin e i principali vertici russi ormai pronti ad attaccare direttamente la Turchia per poter riuscire a debellare le milizie Daesh in Siria e nelle zone limitrofe.
Un gesto che ora potrebbe cambiare seriamente gli equilibri in campo e riuscire a condannare definitivamente la Turchia che da un lato vuole entrare in Europa e dall'altro finanzia l'esercito estremista islamico,con gli Stati Uniti a coprigli le spalle con una coperta che sta diventando sempre più corta.
Articolo di Infoaut(http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/15978-erdogan-sfida-putin-abbattuto-jet-russo ).
Erdogan sfida Putin: abbattuto jet russo.
Mosca conferma ma ribatte: non stavamo violando lo spazio aereo turco. Tensioni alle stelle tra i due paesi: il premier turco Davutoglu contatta la Nato
AGGIORNAMENTI
ore 16:50 Tusk, presidente Ue: “Tutti dovrebbero restare calmi”
Il presidente dell’Unione Europea (Eu) Donal Tusk ha invitato alla calma Russia e Turchia dopo i fatti di stamane. “In questo momento pericoloso per l’abbattimento del jet russo, tutti dovrebbero restare razionali” ha twittato l’ex primo ministro polacco. Sulla stessa lunghezza d’onda la rappresentante degli Esteri dell’Ue Federica Mogherini che ha anche riferito di aver parlato con Jens Stoltenberg il capo dell’Alleanza Atlantica (Nato) di cui Ankara è membro.
La Commissione europea, il braccio esecutivo delle 28 nazioni della Ue, ha detto che “sta seguendo gli avvenimenti da vicino cercando di capire cosa esattamente è accaduto”.
La Ue deve incontrare la Turchia il prossimo 29 novembre a Bruxelles per cercare di raggiungere una intesa sulla questione migranti. L’Europa, infatti, ritiene Ankara un alleato indispensabile per porre fine alla “crisi dei rifugiati” nel Vecchio continente. L’Unione Europea, inoltre, dovrà decidere a dicembre se mantenere o meno le sanzioni contro Mosca per il suo coinvolgimento nel conflitto ucraino.
Intanto emergono nuovi dettagli su quanto è accaduto stamattina. Un vice comandante di un brigata turkmena ha riferito che sono stati i suoi uomini ad aver ucciso i due piloti russi mentre questi scendevano con il paracadute. “Entrambi i piloti sono stati ritrovati morti. I nostri commilitoni hanno aperto il fuoco in aria e [i due] sono morti in aria [mentre scendevano con il paracadute, ndr]” ha affermato Alpaslan Celik citato dalla Reuters.
ore 16:00 Il ministro degli Esteri russo Lavrov annulla vertice previsto per domani in Turchia
In seguito all’abbattimento del jet militare russo da parte di Ankara, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha annunciato poco fa di aver annullato il viaggio in Turchia programmato per domani. Lavrov ha invitato i suoi connazionali a non visitare la Turchia perché, ha dichiarato, la minaccia terroristica è elevata come in Egitto. Due settimane fa nella penisola egiziana del Sinai un aereo di linea russo è stato abbattuto da una bomba piazzata dallo Stato islamico (Is).
Parole durissime le ha espresse anche Vladimir Putin. Incontrando il re giordano Abdullah II, il presidente russo ha detto che la decisione di Ankara di abbattere l’aereo da guerra russo è una “pugnalata alle spalle dei complici dei terroristi”. Putin ha poi aggiunto che l’incidente avrà “conseguenze significative” per ciò che concerne le relazioni tra il suo Paese e la Turchia e ha attaccato Ankara per essersi rivolta alla Nato e non a Mosca per spiegare quanto è accaduto.
Respinge qualunque tipo di accusa il primo ministro turco Ahmet Davutoglu. Il premier si è difeso affermando che il suo Paese ha il diritto “di prendere tutte le misure” contro le violazioni al confine “in base alle leggi internazionali” e che la protezione del suo territorio è un “dovere nazionale”.
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della redazione
Roma, 24 novembre 2015, Nena News – Questa mattina gli F16 turchi, sembra dietro ordine diretto del presidente Erdogan, hanno abbattuto un jet straniero impegnato nei bombardamenti anti-Isis in Siria, perché avrebbe sconfinato nei cieli turchi. Pochi minuti fa è giunta la conferma di quanto già affermato dai media locali: Mosca ha fatto sapere che il jet abbattuto era russo ed era impegnato nei pressi di Latakia, roccaforte alawita. Ovvero, non stava violando lo spazio aereo turco, condizione – dice il governo russo – che possiamo facilmente dimostrare.
I due piloti hanno avuto il tempo di lanciarsi fuori dal jet con i paracaduti prima che il jet venisse colpito e incendiato. Sono stati poi presi dai soldati turchi. Intanto il premier Davutoglu, che ha reso noto per primo l’abbattimento, ha dato ordine al suo Ministero degli Esteri di contattare subito la Nato per prendere misure in merito. Una mossa non nuova: già all’inizio dell’operazione russa in Siria la Turchia aveva usato il Patto Atlantico per impedire ufficialmente a Mosca di non violare il proprio spazio aereo, ufficiosamente per frenare il sostegno a Damasco.
L’abbattimento infiamma le già accese tensioni tra Ankara e Mosca in merito all’intervento russo in Siria, al fianco del presidente Assad.
ore 16:50 Tusk, presidente Ue: “Tutti dovrebbero restare calmi”
Il presidente dell’Unione Europea (Eu) Donal Tusk ha invitato alla calma Russia e Turchia dopo i fatti di stamane. “In questo momento pericoloso per l’abbattimento del jet russo, tutti dovrebbero restare razionali” ha twittato l’ex primo ministro polacco. Sulla stessa lunghezza d’onda la rappresentante degli Esteri dell’Ue Federica Mogherini che ha anche riferito di aver parlato con Jens Stoltenberg il capo dell’Alleanza Atlantica (Nato) di cui Ankara è membro.
La Commissione europea, il braccio esecutivo delle 28 nazioni della Ue, ha detto che “sta seguendo gli avvenimenti da vicino cercando di capire cosa esattamente è accaduto”.
La Ue deve incontrare la Turchia il prossimo 29 novembre a Bruxelles per cercare di raggiungere una intesa sulla questione migranti. L’Europa, infatti, ritiene Ankara un alleato indispensabile per porre fine alla “crisi dei rifugiati” nel Vecchio continente. L’Unione Europea, inoltre, dovrà decidere a dicembre se mantenere o meno le sanzioni contro Mosca per il suo coinvolgimento nel conflitto ucraino.
Intanto emergono nuovi dettagli su quanto è accaduto stamattina. Un vice comandante di un brigata turkmena ha riferito che sono stati i suoi uomini ad aver ucciso i due piloti russi mentre questi scendevano con il paracadute. “Entrambi i piloti sono stati ritrovati morti. I nostri commilitoni hanno aperto il fuoco in aria e [i due] sono morti in aria [mentre scendevano con il paracadute, ndr]” ha affermato Alpaslan Celik citato dalla Reuters.
ore 16:00 Il ministro degli Esteri russo Lavrov annulla vertice previsto per domani in Turchia
In seguito all’abbattimento del jet militare russo da parte di Ankara, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha annunciato poco fa di aver annullato il viaggio in Turchia programmato per domani. Lavrov ha invitato i suoi connazionali a non visitare la Turchia perché, ha dichiarato, la minaccia terroristica è elevata come in Egitto. Due settimane fa nella penisola egiziana del Sinai un aereo di linea russo è stato abbattuto da una bomba piazzata dallo Stato islamico (Is).
Parole durissime le ha espresse anche Vladimir Putin. Incontrando il re giordano Abdullah II, il presidente russo ha detto che la decisione di Ankara di abbattere l’aereo da guerra russo è una “pugnalata alle spalle dei complici dei terroristi”. Putin ha poi aggiunto che l’incidente avrà “conseguenze significative” per ciò che concerne le relazioni tra il suo Paese e la Turchia e ha attaccato Ankara per essersi rivolta alla Nato e non a Mosca per spiegare quanto è accaduto.
Respinge qualunque tipo di accusa il primo ministro turco Ahmet Davutoglu. Il premier si è difeso affermando che il suo Paese ha il diritto “di prendere tutte le misure” contro le violazioni al confine “in base alle leggi internazionali” e che la protezione del suo territorio è un “dovere nazionale”.
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della redazione
Roma, 24 novembre 2015, Nena News – Questa mattina gli F16 turchi, sembra dietro ordine diretto del presidente Erdogan, hanno abbattuto un jet straniero impegnato nei bombardamenti anti-Isis in Siria, perché avrebbe sconfinato nei cieli turchi. Pochi minuti fa è giunta la conferma di quanto già affermato dai media locali: Mosca ha fatto sapere che il jet abbattuto era russo ed era impegnato nei pressi di Latakia, roccaforte alawita. Ovvero, non stava violando lo spazio aereo turco, condizione – dice il governo russo – che possiamo facilmente dimostrare.
I due piloti hanno avuto il tempo di lanciarsi fuori dal jet con i paracaduti prima che il jet venisse colpito e incendiato. Sono stati poi presi dai soldati turchi. Intanto il premier Davutoglu, che ha reso noto per primo l’abbattimento, ha dato ordine al suo Ministero degli Esteri di contattare subito la Nato per prendere misure in merito. Una mossa non nuova: già all’inizio dell’operazione russa in Siria la Turchia aveva usato il Patto Atlantico per impedire ufficialmente a Mosca di non violare il proprio spazio aereo, ufficiosamente per frenare il sostegno a Damasco.
L’abbattimento infiamma le già accese tensioni tra Ankara e Mosca in merito all’intervento russo in Siria, al fianco del presidente Assad.
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