Presunto perchè l'impiccagione sembrerebbe stata possibile tramite la maglietta del giovane,situazione difficile da attuare soprattutto in un luogo che dovrebbe essere guardato a vista dal personale in servizio:inoltre mai il ragazzo ha dato segno di depressione o di squilibrio mentale.
Agli arresti domiciliari ha voluto fare un bagno in una piscina poco distante da casa sua,e pizzicato dagli agenti è stato tradotto in caserma in buone condizioni per uscirne con i piedi in avanti:ennesimo caso in cui c'è più di un dubbio su di una morte molto sospetta avvenuta presso una caserma dei carabinieri in una camera che definirei d'insicurezza.
NAPOLI, 29ENNE SUICIDA IN CASERMA: ERA EVASO PER FARE UN BAGNO IN PISCINA.
NAPOLI - Un detenuto di 29 anni, Michele Pavone, si è suicidato nella caserma dei carabinieri di Sant'Anastasia, paese del vesuviano, impiccandosi con una maglietta. L'uomo era nella camera di sicurezza da ieri pomeriggio dopo l'arresto per evasione dai domiciliari, ed era in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
L'uomo aveva trascorso la nottata senza lasciar presagire il tragico gesto. Inutili i tentativi di rianimazione dei militari presenti nella caserma di Sant'Anastasia, che si sono accorti dell'accaduto durante i frequenti controlli periodici.
La morte di Michele Pavone è avvenuta per auto-soffocamento. Il ventinovenne ha utilizzato la sua t-shirt. Il decesso è stato constatato dal medico legale giunto sul posto insieme al pm della Procura di Nola.
EVASO PER UN TUFFO IN PISCINA Era evaso dai domiciliari per fare un tuffo nella piccola piscina gonfiabile nei pressi della propria abitazione. Il 29enne Michele Pavone, che si è ucciso per autosoffocamento nella caserma dei carabinieri di Sant'Anastasia (Napoli), era stato arrestato proprio perchè sorpreso dai militari nella piscina che si trova in via Romani Costanzi ai confini tra Sant'Anastasia e Pollena Trocchia.
I parenti sono stati chiamati dai carabinieri e si sono recati nella stazione di via Antonio D'Auria dove ancora c'è il corpo del giovane, nel posto dove era stato rinchiuso in attesa di essere giudicato. Pavone era agli arresti domiciliari per un furto in un supermercato di Casalnuovo, sempre nel Napoletano.
AVEVA FATTO COLAZIONE È prevista per domani l'autopsia sul corpo di Michele Pavone, il 29enne che si è suicidato stamattina nella caserma dei carabinieri di Sant' Anastasia (Napoli). Il giovane, che aveva piccoli precedenti penali per furto, secondo quanto si è appreso, stamane aveva fatto colazione con caffè e biscotti, e poi era stato riportato nella camera di sicurezza, in attesa del rito direttissimo in programma per domani al Tribunale di Nola.
Ieri sera Pavone era stato anche raggiunto in caserma da una delle sorelle, che gli aveva portato una pizza, e sembra non avesse dato alcun segno di nervosismo. Ed in caserma sono giunte le due sorelle e la compagna, che hanno appreso la notizia una volta giunte davanti ai militari. Una famiglia sconvolta dal dolore, che ha cercato di capire tramite i militari il motivo del folle gesto.
Pare, infatti, che il 29enne non avesse problemi psichiatrici, nè avesse altri motivi per togliersi la vita. Il giovane era ai domiciliari per un furto trasformatosi in rapina in proprio, avvenuto lo scorso 2 giugno in un supermercato a Casalnuovo, dove aveva cercato di rubare alcune bottiglie di liquore.
Pavone era stato scoperto da una commessa, e per coprirsi la fuga le aveva rotto in testa una delle bottiglie. Arrestato dai militari, era finito agli arresti domiciliari, dai quali è evaso ieri per rinfrescarsi in una piccola piscina gonfiabile sistemata nei pressi della propria abitazione.
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