mercoledì 25 novembre 2020

PROTESTE IN GUATEMALA CONTRO I TAGLI DEL GOVERNO

Nel sottobosco degli Stati centramericani forse il Guatemala è stato quello tra i meno nominati per le lotte e i tentativi di rivoluzione,anche se è vero pure che fino ad una quindicina di anni fa colpi di Stato e guerre civili ci sono state pur non avendo conseguenza drammatiche come in alcune nazioni confinanti.
Dopo essere passata alla ribalta nel 2018 per avere permesso a migliaia di disperati del vicino Honduras di attraversare il proprio suolo per andare in Messico e da lì con fortune alterne negli Usa(vedi:madn la-fuga-dallhonduras ),il piccolo Stato è balzato alla cronaca per le immagini del palazzo del Congresso dato alle fiamme dai dimostranti che ormai da una settimana sono scesi per le strade della capitale per una vivace protesta nei confronti della legge di bilancio per l'anno venturo.
Queste manifestazioni sono il frutto dei tagli all'istruzione,alla lotta per i diritti umani e contro la malnutrizione,contro i tagli all'emergenza Covid-19(che ha amplificato il tutto)aumentando i fondi per i ministeri delle infrastrutture e degli alloggi,dove si possono favorire maggiormente le aziende vicine al governo nell certezza di ottenere gli appalti per le opere di costruzione(vedi l'articolo proposto:infoaut conflitti-globali ).
La corruzione manco a dirlo come nella maggior parte del Centro e del Sud America è un cancro che da decenni segna la vita politica di questi paesi,e se da un lato il Presidente di origini italiane Giammattei vuole usare il pugno duro con i manifestanti dall'altro è pronto a rivedere la riforma(vedi:fides.org GUATEMALA_I_debiti_di_oggi_sono_la_fame_di_domani ),mentre il suo vice Castillo auspica addirittura le dimissioni assieme.

Guatemala: manifestanti incendiano palazzo del Congresso contro i tagli di bilancio.

In Guatemala ieri la tensione che covava da diversi giorni è arrivata all'apice.

E' da giovedì 19 novembre che in migliaia scendono in piazza contro la scelta del governo di tagliare le voci di bilancio che riguardano l'istruzione, la lotta per i diritti umani, la lotta contro la malnutrizione, la cura dei malati Covid a fronte di un aumento di risorse per i ministeri come quelli delle Infrastrutture e degli Alloggi.

I due ministeri in questione sono quelli dove tradizionalmente nel paese avvengono le spartizioni di denaro e gli episodi di corruzione politica più clamorosa (come si direbbe qui da noi sono "i bancomat dei partiti"). Il bilancio infatti non vede unicamente un taglio delle spese sociali, ma anche un probabile aumento del debito per le risorse impegnate in altre voci.

La protesta, convocata dalle 14, ha visto già dalla mattina centinaia di persone scendere in piazza chiedendo che i tagli al bilancio vengano ritirati, che ci sia maggiore trasparenza nella spesa pubblica e la fine della corruzione tra i congressisti.

I manifestanti sono quindi riusciti a sfondare il portone della sede del Congresso e ad incendiarlo. Una parte significativa della struttura è stata consumata dalle fiamme.

Il Capo di Stato del Guatemala Alejandro Giammattei ha duramente condannato le proteste minacciando un duro intervento della legge, ma allo stesso tempo ha promesso di rivedere i tagli di bilancio.

Le tensioni sociali sono esplose in un momento in cui l'intero centro America è alle prese con la pandemia ed è sconvolto dai danni della tempesta Eta che in Guatemala due settimane fa ha provocato 200 tra morti e feriti. Forte è stata la solidarietà con il popolo guatemalteco in lotta in tutta l'America Latina in cui ci sono stati diversi presidi a favore delle proteste davanti alle ambasciate.

Nessun commento: