domenica 25 marzo 2018
UNA FORZIDIOTA AL SENATO
Lasciando stare per ora il facile accoppiamento d'intenti di due forze politiche che perseguono le stesse linee politiche con nomi diversi(Lega e M5s)la nomina al Senato di una forzidiota della prima ora,Maria Elisabetta Casellati,è il proseguimento della seconda Repubblica e sempre con gli stessi protagonisti.
Una reazionaria confinata ancora ad ideologie da Medioevo con scelte politiche che parlano da sole e come riportato nel breve redazionale di Senza Soste(casellati-al-senato )che ha sempre difeso coloro che i grillini hanno sempre a parole odiato,i vari inquisiti,condannati ed elementi della casta,per non parlare dei due burattinai Grillo e Berlusconi che stanno al di fuori della stanza del potere e che reggono i fili dei senatori e dei deputati.
Casellati al Senato: godono Previti, Ghedini e la destra cattolica
Figlia assunta al ministero, leggi ad personam, contraria alle unioni civili e dentro la banda Previti-Ghedini: ecco chi è la nuova presidente del Senato
Correva l’anno 2004, il Movimento 5 Stelle era ancora lontano dal nascere, e Maria Elisabetta Casellati era da tempo nota alle cronache giornalistiche. Tanto da essere oggetto di un articolo di Gian Antonio Stella, quello che scriverà La Casta con Sergio Rizzo, per un caso di nepotismo, anzi di familismo, da manuale. Non appena nominata sottosegretario al ministero della salute, infatti, Maria Elisabetta Casellati nominò subito la figlia come capo di gabinetto. Il nome giusto per una presidenza del Senato all’insegna del rinnovamento, insomma.
Ma il problema della Casellati non sta tanto in questi episodi da vecchio regime, ma dal provenire dallo stretto entourage di Ghedini. Basta fare una ricerca su google affiancando il suo nome a quello dell’avvocato di Berlusconi, e dall’aver fatto parte, come sottosegretario, di quel Ministero della Giustizia che ha provato a far passare tutte le leggi ad personam nel periodo caldo dei processi per Berlusconi. E, pur essendo stata al Csm, alla Casellati è mancata certo la larghezza di vedute tipica di chi occupa questo ruolo. Per la neo-presidente, infatti, le unioni civili sono un provvedimento discriminatorio per le coppie eterosessuali (sic). In diversi sostengono che la carriera della Casellati abbia avuto un mentore: Cesarone Previti. Di sicuro, come vedete dal link che pubblichiamo, la Casellati si è scagliata contro le sentenze sfavorevoli a Berlusconi e Previti bollandole come “politiche”
http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2003/08/07/Politica/LODO-IMI-CASELLATI-E-UNA-SENTENZA-POLITICA_135100.php
Se dobbiamo argomentare alla grillina chiudiamo così: Di Maio ha detto che gli inquisiti e i condannati non dovevano diventare presidenti del Senato. Ha finito per votare una presidente che gli inquisiti e i condannati li ha sempre difesi assieme ai loro privilegi, ostentando comportamenti da casta. Tutto questo in cambio di cosa? Un’idea ce la siamo fatta ma aspettiamo le prossime puntate.
redazione, 24 marzo 2018
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