Non ci sono stati molti dubbi da parte delle autorità tedesche che stavano decidendo se dare un onorificenza ufficiale ai due poliziotti italiani che a Sesto San Giovanni in maniera del tutto legittima avevano fermato,assassinandolo,Anis Amri,l'autore della strage del mercatino di Berlino nello scorso periodo natalizio(madn la-breve-fugain-mezza-europadel ).
I due agenti tanto glorificati erano infatti due fascisti che facevano dei social un veicolo di trasmissione del loro odio e del loro sconforto umano,perché il loro come quello di migliaia di persone è un caso umano di disagio e di ignoranza che tanto si sta cercando di combattere già solamente educando alla verità ed al civismo una popolazione cresciuta nella mediocrità di valori e di capacità d'istruzione.
Quindi anche loro sono solo due errori e non due eroi,che hanno cavalcato l'onda del momento e dal momento nel quale il neoministro Minniti ha dato loro nome e visibilità sono stati altrettanto trombati e fatti vedere per quello che sono:delle merde fasciste.
L'Italia in questo senso nonostante leggi nate dalla Costituzione antifascista contro l'apologia del fascismo ha avuto una grande lezione dalla Germania che altrettanto ha subito l'onta della tirannia nazifascista con i risultati che tutti hanno potuto vedere di morte e di orrore.
Due personaggi messi sul piedistallo dalla"società civile"e da certi politicanti e che in pochissimo tempo sono stati sbeffeggiati e dimenticati e forse è meglio così,perché anche se hanno ucciso un pericoloso terrorista rimangono fascisti,ed uno Stato nato dalla guerra di Liberazione non può avere tra le fila delle forze armate certi ominidi ancora legati ad ideologie del passato che tanta distruzione e desolazione hanno portato al mondo.
Articolo preso da Infoaut:apologia-di-fascismo-niente-onorificenza-dalla-germania .
Apologia di fascismo: niente onorificenza dalla Germania ai
poliziotti che uccisero Amri.
Due eroi davvero all’italiana: avranno pensato
d’aver compiuto il gesto in grado di svoltare la propria vita, invece sono stati
beffati e sbeffeggiati.
Cristian Movio e Luca Scatà sono i due agenti che
a Sesto San Giovanni nella notte del 23 dicembre fermarono ed uccisero Anis
Amri, l’autore della strage dei mercatini natalizi, 4 giorni prima sfuggito da
sotto il naso a tutte le autorità tedesche. Ebbene oggi si viene a sapere
attraverso il quotidiano “Bild” che sebbene il governo tedesco stesse
considerando l’idea di premiare Movio e Scatà, due ministri avrebbero invece
smentito e annullato qualsiasi cerimonia in quanto i due “eroi” sono fascisti. E
questo, a differenza delle istituzioni italiane, a distanza di 70 anni imbarazza
ancora quelle tedesche.
Che fossero fascisti da noi era da tempo
risaputo. Infatti, l’errore originario è avvenuto per bocca del ministro Minniti
il quale decise di rendere pubblici i loro nomi pensando di dar loro chissà
quale risalto, cosicché allo stesso tempo sono stati rivelati i loro profili
facebook e di Instagram pieni zeppi di foto di Mussolini, link a siti razzisti,
bottiglie di coca cola con la scritta “Adolf” ed altre cialtronerie simili… Di
fronte ad un certo imbarazzo la polizia italiana oscurò i loro profili, ma il
danno era stato fatto. Nonostante che per i due poveri agenti non siano mancati
i tributi di solidarietà da parte di colleghi, politicanti, parte dei media e la
cosiddetta società civile, è stato immediato il loro trasferimento forzato in
una nuova e per il momento segreta località. Un boccone sicuramente amaro, che
ha costretto i due “eroi” in salsa italiana ad abbandonare in fin dei conti il
comodo posto che avevano.
Dovevano essere portati alla ribalta, sono stati
mandati chissà dove. Dovevano essere glorificati, sono stati “trombati”. Beffati
e sbeffeggiati.
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