Ieri sera una delle prime notizie su un po' quasi tutti i notiziari della sera facevano resoconto del lungo intervento di fine anno del premier Renzi,che con le sue slide e i gufetti ha snocciolato numeri sulla ripresa economica con le famiglie che aumentano i loro consumi e mi sono chiesto dove cazzo vive questo imbecille.
Lui e come prima altri premier hanno pensato e detto delle balle enormi e magari qualche cittadino ci ha creduto nonostante la fatica ad arrivare alla fine del mese è sempre più enorme e sempre più pesante.
Io mi domando davvero dove voglia arrivare questo arricchito con i tagli sulla spesa pubblica e sulle manovre che privilegiano chi è già benestante e affossano non solo i poveretti(quelli lo pigliano sempre)ma anche la media borghesia con scelte in materia finanziaria ed economica di scarsa lucidità.
L'articolo preso da Infoaut fornisce un riassunto di quello che già milioni di persone vivono quotidianamente sulla propria pelle,il vedersi presi per il culo da politici sempre più lontani dai reali bisogni dei cittadini e che hanno ormai perso il polso della situazione ormai da tempo.
La realtà dietro il finto ottimismo renziano di fine anno.
Come sempre accade, durante l’ultima settimana dell’anno i tecnici delle
previsioni ci ricordano quanto ancora sarà duro andare avanti e cercare di
tirare a campare nell’anno che abbiamo davanti.
Previsioni che poi si tramutano in realtà e che sottolineano l’ammontare
degli aumenti sulla spesa che coinvolge il 90% delle famiglie che vivono in
Italia. Il 2016 sicuramente vedrà quel 90% delle famiglie fare i conti con le
balle, anch’esse reali, di chi continua a decantare la crescita di un paese che
invece sta annaspando nella quotidiana povertà, trovandosi sempre più lontana
dalle rassicuranti parole del premier Renzi ripetute nella consueta conferenza
stampa di fine anno.
Ascoltando il discorso del Presidente del Consiglio riguardante la ripresa
dei consumi da parte delle famiglie si capisce bene che si tratta delle parole
di chi mente sapendo di mentire.
Si parla di aumenti pari a 550 euro annui per nucleo familiare, che vanno a
pesare su bisogni di prima necessità, della vita di tutti i giorni. Nel
dettaglio gli aumenti saranno sui 45 euro per i trasporti (aerei, treni, taxi,
trasporto pubblico, traghetti, ecc.) e 30 euro per le tariffe autostradali. Per
quanto riguarda la spesa alimentare il salasso è pari a 200 euro mentre altri
300 riguarderanno i prezzi per la spesa al dettaglio. In questo caso i consumi
aumenteranno solo per il mondo della grande distribuzione che saprà far correre
le famiglie da un supermercato ad un altro in cerca dell’offerta migliore per
fare quadrare i conti a fine mese (altro che risalita dei consumi). Ultimi gli
aumenti sui servizi bancari di 20 euro e 9 per quelli postali.
Fa ridere sentir parlare poi di risparmi sulle bollette di luce e gas pari a
60 euro annui, in quanto saranno risparmi di cui non potranno godere tutti e che
per di più si infrangono davanti alle parole del presidente del Codacons Rienzi:
dal 2004 a dicembre 2014 le tariffe energetiche hanno registrato nel nostro
paese un aumento medio del 39,2%, determinando una spesa complessiva per
famiglia più alta di 470 euro rispetto a 10 anni fa (188 euro l’aumento che ha
riguardato la luce, 282 quello del gas). Tenendo conto, tra l’altro, che degli
ultimi dieci anni più di metà li abbiamo vissuti con la crisi sulle spalle.
Nonostante i media si siano affannati a parlare di dati in crescita per la
spesa inerente a cenoni e regali, la realtà rimane la stessa, ovvero che il
fatto di festeggiare il Natale o il Capodanno in questo paese non è un dato di
crescita ma mera consuetudine. Ma da qui a parlare di ripresa dei consumi ce ne
passa, risparmi per le famiglie all’orizzonte non se ne vedono e a poco servirà
augurare a reti unificate un buon 2016 facendo perno sulla promessa di una
fantomatica crescita occupazionale e una ripresa dei consumi, perchè al netto
dei discorsi campati per aria dal governo, si tratterà di un altro anno fatto
sacrifici per i soliti noti, di tagli che riguarderanno sanità, scuola, lavoro,
ecc.
C’è una previsione che nessun tecnico può fare però e che sicuramente si
inserirà nel 2016 con maggior vigore: quella che riguarderà le lotte per la
casa, il reddito e la dignità, che continuano a coinvolgere sempre più persone.
Che sia un anno di lotta!
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