domenica 5 gennaio 2020

LO STERMINIO DEGLI ANIMALI IN AUSTRALIA


Risultati immagini per australia in fiamme animali
La lunga estate caldissima,una di quelle che ha avuto le temperature più elevate di sempre,sta proseguendo nell'altro emisfero toccando nuovi record pure in Australia,e a causa di queste,frutto del grave dissesto naturale che risponde al nome di riscaldamento globale,sta provocando incendi devastanti da più di quattro mesi.
A differenza del Brasile(madn la-terra-bruciadi-nuovo )dove gli incendi che hanno devastato l'Amazzonia sono stati quasi tutti frutto dell'azione diretta dell'uomo,qui sono proprio le temperature impazzite,i venti e altri fattori meno tangibili ma decisivi,a far bruciare ettaro dietro ettaro intere foreste e territori dove ormai le vittime i stanno moltiplicando arrivando quasi a trenta mentre ben più numerose sono le vittime tra gli animali.
Nell'articolo del Mattino(incendi_australia_numeri_choc )si parla di mezzo miliardo tra uccelli,mammiferi e rettili intrappolati o incapaci di scappare dalle fiamme,uno sterminio sia di specie animali e vegetali alcune delle quali potrebbero essere già scomparse dalla faccia della terra.

Incendi in Australia, i numeri choc: «Morti 480 milioni di animali». In fiamme un'area più grande del Belgio.

Almeno 480 milioni di animali, secondo la stima di un ecologo, potrebbero essere morti nello Stato australiano del Nuovo Galles del Sud dall'inizio degli incendi boschivi a settembre. «Il dato - ha spiegato in una nota l'Università di Sydney - si basa su un rapporto del 2007 per il World Wild Fund for Nature (Wwf) relativo agli impatti del disboscamento sulla fauna selvatica australiana» nel Nuovo Galles del Sud.

La stagione degli incendi boschivi è iniziata quest'anno all'inizio di settembre. Finora, oltre 3,6 milioni di ettari di territorio, un'area più grande del Belgio, sono già andati bruciati, mentre oltre 1.800 case sono state distrutte o danneggiate. Per calcolare gli impatti del dissodamento del suolo sulla fauna selvatica del Nuovo Galles del Sud, gli autori del precedente studio avevano ottenuto stime della densità di popolazione dei mammiferi nel Nuovo Galles del Sud e poi lo avevano moltiplicato per le aree di vegetazione autorizzate a essere bonificate. Il professor Chris Dickman, co-autore dello studio originale, ha usato la stessa formula e ha stimato che 480 milioni di animali sono morti negli incendi boschivi nel Nuovo Galles del Sud da settembre.

Tutti e sei gli Stati australiani e un Territorio sono stati colpiti dagli incendi boschivi ma lo studio citato si riferisce solo al Nuovo Galles del Sud. «Gli autori hanno deliberatamente impiegato stime altamente prudenti nei loro calcoli. È probabile che la vera mortalità sia sostanzialmente superiore a quella stimata - ha affermato l'Università - Probabilmente molti degli animali sono stati uccisi direttamente dagli incendi, mentre altri sono morti successivamente a causa della perdita di cibo e riparo e per la predazione da parte di gatti selvatici e volpi rosse».

L'università ha affermato che la stima include mammiferi, uccelli e rettili, ma non comprende insetti, pipistrelli o rane. «È probabile che la vera perdita della vita animale sia di molto superiore a 480 milioni», ha aggiunto l'ateneo. A novembre, gli esperti di fauna selvatica hanno riferito al Parlamento del Nuovo Galles del Sud che almeno 2.000 koala erano morti negli incendi boschivi, sebbene questa stima fosse estremamente prudente. Gli esperti hanno riferito che la crisi degli incendi boschivi ha aumentato il rischio di estinzione del koala, aggiungendosi alla distruzione del loro habitat per usi agricoli e sviluppo urbano.

Gli agricoltori australiani hanno anche perso decine di migliaia di animali negli incendi boschivi e molti hanno dovuto sopprimere quelli in sofferenza per lo stress da calore e le ustioni. «Anche se non conosciamo ancora i numeri esatti, c'è stata una significativa perdita di bestiame in alcune parti del Paese, più di recente in aree come il nord dello Stato di Victoria e la costa meridionale del Nuovo Galles del Sud», ha detto Fiona Simson, presidente della National Farmers' Federation, precisando che il settore lattiero-caseario è tra i più colpiti.

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