Nel primo si parla proprio degli attacchi delle forze dell'esercito turco contro le popolazioni che abitano la Turchia occidentale nella zona al confine con la Siria dove so contano negli scorsi giorni decine di vittime alcune linciate e centinaia di feriti.
Il secondo parla della manifestazione d'inizio settimana tenutasi a Milano con presenze ai vari ingressi di Expo e un successivo corteo che ha visto una buona presenza sia di emigrati curdi che di italiani complici e solidali.
Un accenno alla carovana internazionale per Kobane che è stata fermata a pochi chilometri di distanza dalla città simbolo della resistenza curda contro l'Isis con le notizie che sono ancora frammentarie(http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/15437-turchia-bloccata-la-carovana-internazionale-per-kobane ).
URGENTE KNK: Sconvolgenti attacchi di gruppi coordinati, e linciaggi contro i curdi nella Turchia occidentale.
Centinaia di civili curdi feriti e molti assassinati. La polizia ha partecipato agli attacchi contro i civili curdi.
Il Presidente turco Erdogan e l'Akp hanno provocato gruppi di fascisti, nazionalisti e razzisti a protestare e formare squadre per linciare e terrorizzare i civili curdi attaccando case in diversi quartieri di Istanbul, Ankara, Kirsehir, Kocaeli, Smirne, Balikesir, Malatya, Mulga, Mersin, Keçiören, Tuzluçayır, Beypazarı, Balgat, Isparta, Konya, Antalya e molte altre città.
A seguito di provocazioni continue da parte del Governo di Recep Tayip Erdogan, gruppi razzisti dell'AKP e gruppi fascisti si sono lanciati in attacchi coordinati contro civili curdi, hanno attaccati negozi curdi, case, aziende e uffici dell'HDP. Questi attacchi sono in corso dalle ultime 48 ore.
Centinaia di civili curdi in Turchia occidentale sono stati feriti durante gli attacchi di questi fascisti, e un numero imprecisato di persone sono state assassinate. Centinaia di curdi in varie città turche sono attualmente bloccati negli uffici HDP, dove hanno cercato riparo dal linciaggio di questi gruppi. Le squadre di fascisti hanno rotto le finestre, hanno scandito slogan anti-curdi e anti-HDP, mentre la polizia locale non è intervenuta per fermare questo terrorismo di massa.
Dall'inizio della guerra turca contro i curdi 32 anni fa, questa è la prima volta che tali violenze si sono verificate su così larga scala. Erdogan e l'AKP stanno direttamente, in modo esplicito, e volutamente provocando scontri razziali e attacchi da parte dei nazionalisti. Due giorni fa Erdogan ha dato l'ordine ufficiale alle forze di polizia di sparare a vista ai civili se ritenuti una "minaccia". Egli ha anche invitato l'opinione pubblica a informare di compagni civili che avessero ritenuto agire in maniera "sospetta". Questo è un tentativo di dividere la società e promuovere conflitto interno tra gruppi etnici, e stimolare il razzismo anti-curdo.
Le folle si stanno organizzando attraverso i social media, formando gruppi e attaccando case note per appartenere alle famiglie curde. Si sono verificati attacchi contro 128 uffici dell'HDP dove il simbolo del partito e i suoi slogan sono stati strappati e sostituiti con la bandiera turca. Altri uffici sono stati dati alle fiamme. I gruppi fermano gli autobus locali che viaggiano tra le città e controllano le carte di identità della gente per determinare chi è curdo o meno. Quando i conducenti di autobus hanno tentato di scappare per sfuggire alla folle inferocite, la polizia è intervenuta e ha fermato gli autobus causando ulteriori attacchi contro gli autobus, i conducenti e i passeggeri. In alcuni casi, la polizia ha partecipato agli attacchi con i gruppi fascisti contro i civili curdi.
Gli attacchi a case, civili e quartieri curdi sono ancora in corso e centinaia di migliaia di curdi in queste grandi città sono attualmente in grave pericolo.
Chiediamo alla comunità internazionale di stare con i curdi alla luce di questi attacchi inquietanti e chiaramente coordinati, e di agire immediatamente per chiedere al governo Erdogan di porre fine alle sue politiche violente, razziste e di divisione.
Il Congresso Nazionale del Kurdistan – KNK
da uikionlus
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Milano. Migliaia di persone manifestano in solidarietà con il popolo curdo.
Ieri a Milano si è svolta la manifestazione in solidarietà con la popolazione curda e per denunciare le politiche criminali del governo Erdogan. In concomitanza con la settimana "dell'amicizia Italia-Turchia", circa duemila persone hanno attraversato le strade del centro di Milano aderendo all'appello fatto dalla comunità curda per protestare contro la presenza della delegazione del governo turco a Milano.
Il corteo, partito da piazza San Babila e
terminato in piazza Duomo, ha voluto portare al centro dell'attenzione non solo
le politiche del governo turco attuate in particolar modo negli ultimi mesi nei
territori del Rojava ma ha anche chiesto la liberazione di Ocalan e di tutto il
popolo curdo. Un vero e proprio segnale che i partecipanti alla manifestazione
hanno voluto dare, passando inoltre sotto il consolato turco, e che ha voluto
trasmettere la vicinanza a fianco alla resistenza curda che continua a
combattere a Kobane e ne territorio circostante.
Durante il corteo, oltre ai numerosi interventi,
anche un collegamento telefonico in diretta con la carovana internazionale di
Rojava Calling, partita negli ultimi giorni per Suruc. Ancora una volta, la
manifestazione ha voluto dimostrare che la popolazione curda non è sola e
l'iniziativa che si è svolta ieri è stata uno dei tanti momenti di solidarietà
che si stanno dando negli ultimi mesi in tutta Italia e non solo. In questa
settimana, anche a Torino e a Firenze si terranno altre iniziative, per
esprimere ancora una volta la vicinanza e la solidarietà verso il popolo
curdo.
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