La notizia dell'arresto a Pisa di un agente della Digos che aveva tentato il furto in un supermercato ha fatto il giro di parecchi notiziari e ha scatenato accesi dibattiti sui social network,per quel che contano:non è il primo e nemmeno l'ultimo rappresentante di chi dovrebbe tutelare l'ordine che viene ammanettato per episodi simili.
Ciò fa capire che nonostante l'aria di superiorità che certi professioni si danno sembrano molto più "terreni" rispetto a quel che si crede,con vizi(molti)e virtù(un poco meno)come tutte le persone con cui hanno a che fare,e quasi sempre per motivi non proprio belli.
L'articolo preso da Infoaut spiega il fatto di cronaca di questo agente cui evidentemente non basta un buon stipendio e che probabilmente ha vissuto al di sopra dei propri limiti senza capire che come tuti chi sbaglia paga(lo sarà davvero?).
Digos,neanche il fascino della rapina.
Da grande voleva fare il tenente Colombo ma ha fatto irruzione in un
supermercato di Lucca armato di pistola, costringendo i commessi a consegnargli
quasi 4000 euro di incasso, per poi finire arrestato poco dopo grazie anche
all’intervento di alcuni clienti. Nel momento dell’arresto si è scoperto che il
maldestro rapinatore non era altro che un agente della Digos di Pisa e che per
il colpo aveva utilizzato la pistola d’ordinanza.
L’agente, soprannominato “Pasticca”, è un volto storico della Digos pisana,
impresso nella memoria di molti per il risentimento e l’impegno con cui tentava
di ostacolare le attività dei collettivi e le lotte sociali in città. La
carriera in polizia doveva però stargli stretta. Si è così improvvisato dj nei
bar più squallidi della città e negli ultimi anni ha dato poi alle stampe alcuni
romanzi di infima qualità, di cui uno per l'appunto intitolato “Da grande
voglio fare il tenente Colombo”. Qui la sua vicenda autobiografica di agente
della squadra antiterrorismo si intreccia con quella romanzata di un gruppo di
studenti pisani che decidono di intraprendere la lotta armata richiamandosi alle
BR. Un vero topos letterario per le relazioni di polizia del genere
“investigazione e teorema”. Ma si sa, alle vite mediocri non serve la
finzione. Così, non vedendo premiato il suo estro da dattilografo della
Questura, ha pensato bene di dedicarsi alle rapine a mano armata; per l'ennesima
volta deve aver però sopravvalutato le proprie capacità, visto l’esito del
colpaccio.
Nessun rammarico per il prelievo alle casse dei supermercati
della grossa distribuzione, ma proprio non riusciamo a provare simpatia verso
questo rapinatore improvvisato, ben lontano dall'acume sornione di Peter Falk e
troppo sicuro della sua impunità di sbirro.
Per gli stomaci più forti, il suo blog: http://lamatibetano.wix.com/danielelama
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