E' stato denunciato dalla polizia postale tal Gianluca Lipani,ventenne siciliano gestore di un sito abbastanza famoso come visite,quello di senzacensura.ue,pagine di falsità tutte mostrate per incitare all'odio verso i migranti con bufale colossali e prontamente smentite,ma si sa che anche e soprattutto il falso in Italia accresce l'interesse e il potere.
Delitti manipolati,improvvise epidemie,richieste e ricatti da parte di stranieri venivano quotidianamente sventolati in rete tanto che il capo d'imputazione è quello di istigazione alla discriminazione razziale,in un periodo storico del nostro paese dove manca poco a far scoccare una scintilla di pura pazzia xenofoba collettiva.
Ma il problema non è tanto questo ragazzo quanto l'impero di pesci che abboccano alle esche gettate anche da professionisti della disinformazione che ad ogni ora gettano le reti e le lenze dell'odio e vengono ricompensati da una pesca di sempre più deficienti che unita alla cronica ignoranza del razzista formano truppe sempre più numerose.
Articolo preso da Infoaut.
Si inventava crimini degli immigrati per aumentare i click sul proprio sito.
I click sui siti sono soldi guadagnati in pubblicità. Notizie vere,
presunte, inutili o decontestualizzate tutto fa brodo nel grande calderone
dell'advertising. Ieri il gestore di senzacensura.eu (tale Gianluca Lipani di
Caltanissetta nome d'arte "Il divulgatore") è stato denunciato dalla polizia
postale.
Per acchiappare click il sito pubblicava "i crimini degli
immigrati", poco importa che fossero inventati. Ed ecco allora migliaia di
condivisioni per bufale come TUNISINI: STUPRANO LA MOGLIE E POI UCCIDONO IL
MARITO A SPRANGATE, IMMIGRATI: EPIDEMIA IN VARI CENTRI PER PROFUGHI o IMMIGRATI:
“DATECI 1500 EURO O SUCCEDE BORDELLO”. Sotto i post una profusione di commenti
razzisti del tipo "andiamoli a prendere" e variazioni sul tema.
Insomma con una retorica complottarda in cui si pretende di svelare
chissà quale mistero (come se l'immigrazione non fosse presentata come un
problema 24 ore al giorno su tutti i media nazionali…), Lipani vendeva paura un
tanto al chilo, raccontando favole per l'italico boccalone, sempre pronto a
prendersela con chi sta più in basso di lui e mai contro chi sta in alto.
Al di là di questo caso totalmente surreale, la manipolazione di
fatti di cronaca si autoalimenta in un circolo vizioso di bufale, notizie choc e
titoloni che si perdono in un grande vortice di razzismo e rancore da social
network. A nessuno verrebbe in mente di fare un sito del tipo
tutticriminideglitaliani o tutticriminideibiondi. Anche quando le notizie sono
vere è evidente che giustapponendo fatti di cronaca in sequenza s'ingigantiscono
i fenomeni, si suggeriscono esplicazioni senza capo né coda e si alimentano
discriminazioni. È poco interessante ripetere le arci-note evidenze statistiche
- basta guardare i dati per sapere che gli "immigrati" delinquono ben meno degli italiani - che non
rimettono in questione un concetto così problematico come quello di "legalità".
Quello che ci preme è di sottolineare due cose. La prima è che "il business
degli immigrati" è anche questo e, Mafia capitale docet, i grandi
uomini di questi affari sono spesso proprio i fascisti. Chi partecipa al grande
banchetto è gente come Matteo Salvini, il palazzinaro della xenofobia, che
grazie alle speculazioni sui fatti di cronaca si paga un lauto stipendio e si
costruisce la sua carriera di politicante. La seconda è che, oltre ad alimentare
il razzismo, bisogna vedere queste non-notizie per quello che sono: delle armi
di distrazione di massa che fanno guardare con sospetto il proprio vicino di
casa mentre padroni, politici e banchieri continuano indisturbati a fare i
propri comodi.
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