mercoledì 18 luglio 2018
GLI EUROPEI E LO"STUPRO ACCETTABILE"
Non è il primo e sicuramente non sarà l'ultimo caso di uno stupro dove la vittima oltre a subire danni fisici e psicologici viene additata a provocatrice e complice di quello che ha subito,e non è tanto la sentenza della Cassazione che comunque ha condannato i due colpevoli che ora sta facendo molto discutere,quanto l'atteggiamento delle persone a giustificare queste violenze.
Infatti è risaputo di casi nei quali flirtare,vestirsi in una certa maniera,essere ubriache come nel caso in questione,viene visto come un concorso di colpa per le vittime di violenza,e come detto nel breve articolo preso da Contropiano(dopo-una-sbronza-mi-aspetto-un-mal-di-testa-non-uno-stupro )i due cinquantenni non hanno avuto l'aggravante in quanto la donna ha bevuto volontariamente alcol senza essere stata costretta dai due commensali stupratori.
La legge parla chiaro ma questo non vuol dire che sia giusta,potrebbe e dovrebbe essere cambiata in quanto la vittima,che assuma droghe o alcol o che sia minacciata da armi,mica si cerca la violenza come spesso accade in casi sia italiani che europei(vedi:limportanza-della-divisa-in-un-processo )dove la percezione dello"stupro accettabile"sta sempre più aumentando.
Dopo una sbronza mi aspetto un mal di testa, non uno stupro!
di NonUnaDiMeno
Secondo la sentenza della Corte di Cassazione numero 32462 emessa dalla terza sezione penale, uno «stupro non ha aggravanti se la vittima si è ubriacata».
Per i Supremi giudici lo stupro di gruppo c’è stato, ma va esclusa l’aggravante per l’uso di sostanze alcoliche o stupefacenti perché la ragazza ha assunto alcool “volontariamente”.
Una sentenza molto grave che sposta l’attenzione dallo stupro alla colpevolizzazione della donna e della sua vita. Ribadisce il concetto patriarcale che se scegli di bere scegli anche di essere violentata. L’ennesima violenza sui corpi, sulle menti e sull’autodeterminazione delle donne!
Sottolineiamo le affinità tra il caso de la Manada in Spagna e il caso dello stupro di Firenze da parte di due carabinieri in servizio ai danni di due studentesse americane.
Non Una Di Meno scese in piazza contro la cultura machista delle forze dell’ordine e la violenza dei tribunali, ribadendo che: «dopo una sbronza mi aspetto un mal di testa non uno stupro!».
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