giovedì 7 giugno 2018
SALVINI MAESTRO D'IGNORANZA E D'IGNORANTI
Ieri ho dovuto rileggere più di un paio di volte la notizia data dal Televideo per vedere se ci fosse stato un errore di battitura oppure un refuso,ma la notizia di un Salvini che come al solito dall'alto della sua ignoranza pontifica su questioni non di sua portata(tutte)che ha dichiarato che la flat tax è giusta perché fa pagare meno tasse ai più ricchi è ripugnante.
E la spiegazione ancor di più,e mentre Berluscojoni la proponeva affinché ci fosse una diminuzione degli evasori fiscali,Salvini afferma che con questo metodo fiscale ovviamente i ricchi sempre più in grana possano offrire di più in termini di posti di lavoro ai sempre più poveri.
Questa balla enorme degna di pensieri ottocenteschi quando le monarchie regnavano in quasi tutta Europa,oltre che essere stata storicamente messa all'angolo offre l'immagine,se ce ne fosse ancora il bisogno di essere dimostrato,di un ricercatore di poltrone ottuso,reazionario e liberista,un uomo di merda come ben pochi.
L'articolo di Contropiano(la-pacchia-dei-ricchi-grazie-a-salvini )spiega questa che non è una provocazione ma un atto,detto per bocca di un ministro che non c'entra nulla con questioni economiche se non per i soldi intascati dai leghisti in modo oscenamente criminale,altrettanto delinquenziale di un modo di essere del nuovo esecutivo.
Propongo altri due post(madn il-rapporto-ocse-sulle-disuguaglianze e madn servili-con-i-ricchi-e-potenti-con-i deboli )in cui si dimostra che la forbice della disuguaglianza sociale andrà sempre più allargandosi e che la famigerata aliquota al 15%(almeno la cifra è quella per ora)è già stata un'idea dello scorso governo messa in atto da questo legittimo.
Non sto nemmeno a ripetere più di tanto che chi ha votato Salvini,almeno quelli che galleggiano sulla soglia di povertà,hanno dato in mano uno strumento che li penalizzerà ancor di più,ma sappiamo che l'Italia soprattutto di oggi è piena di chiacchieroni e anche parecchio ignoranti e stupidi.
La pacchia dei ricchi grazie a Salvini.
di Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo)
Nell’irrefrenabile bisogno di fare emergere il suo sentire profondo, contando sulla complicità della grande stampa e sull’ottundimento – dell’opinione pubblica, Matteo Salvini questa volta ha esaltato la riduzione delle tasse per i ricchi.
È giusto che chi ha tanti soldi ne versi meno allo stato, ha detto, perché così con quello che risparmia darà più lavoro ai poveri. Dopo aver dato sfogo sui migranti alla sua anima Casapound, ora Salvini libera il Berlusconi che è dentro di lui.
In realtà nemmeno il magnate di Arcore, che grazie a Salvini guadagnerebbe decine di milioni all’anno per tasse risparmiate, era stato mai così spudorato quando rivendicava la riduzione del fisco per i più ricchi.
Berlusconi aveva sempre presentato la flat tax o simili come un strumento per ridurre l’evasione fiscale: secondo lui dovendo pagare di meno i ricchi almeno avrebbero pagato. Tutto qui. Era una bufala ovviamente, ma quella di Salvini è più grande.
In lingua inglese la teoria del ministro degli interni è chiamata la “twinckle down theory”. Letteralmente la teoria del gocciolamento verso il basso. Cioè più la mensa dei ricchi è piena, più gocciolano verso il basso avanzi che possono sfamare i poveri. Una teoria che nega ogni valore economico allo stato sociale e che riporta la politica ad una concezione ottocentesca del capitalismo. Che Salvini ha sposato in pieno.
Il milione di posti di lavoro promesso da Berlusconi nel 1994, torna, prudentemente senza una quantificazione, con la promessa che se Briatore e simili pagheranno un bel po’ di tasse in meno, ci saranno altrettanti occupati in più.
Una teoria barbara e stupida, totalmente falsificata dai fatti. Il reazionario ultra liberista Ronald Reagan la mise in pratica come presidente degli Stati Uniti negli anni 80. Ovviamente i ricchi ringraziarono, ma si tennero tutto quello che affluiva alla loro tavola. In compenso furono tagliate tante spese sociali pubbliche e alla fine degli otto anni reaganiani i poveri erano aumentati a decine di milioni.
La riduzione delle tasse ai ricchi nel nome del lavoro è la prima e la più sfacciata delle balle liberiste che dominano il mondo e che lo hanno portato alla crisi attuale. Salvini, dichiarando finita la pacchia per i migranti e proclamandone una ancora più grande per i ricchi, ha mostrato tutta la sua anima liberista e reazionaria. D’ora in poi chi ancora lo difende nel nome del popolo non potrà più in alcun modo essere considerato in buona fede.
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