Ve la ricordate la foto dell'ex capo Legacoop ed ora Ministro del Lavoro Poletti nel magna magna romano dello scorso dicembre seduto a tavola(nel 2010)con Alemanno e Ozzimo,Panzironi e Buzzi,e Marroni padre e figlio?(http://mascheraaztecaeildottornebbia.blogspot.it/2014/12/magna-magna.html ).
Era solo l'antipasto,diciamolo sempre in tono mangereccio,di quello che sta ancora accadendo a Roma e l'articolo sotto preso da Infoaut parla dei nuovi arresti dai fascisti ai piddini che sono stati effettuati ieri e sempre per motivi legati alla speculazione sui migranti ed alla spartizione dei fondi destinati alla loro accoglienza.
Si va dall'amico di Caga Povnd Gramazio legittimo figlio del padre senatore a Coratti ex presidente del consiglio comunale per arrivare al sovra citato Ozzimo:per loro le solite accuse di associazione di tipo mafioso,turbativa d'asta,corruzione.
Roma Caput Mafia
Mafia capitale:lo schifo bipartisan del mondo di sopra.
La città di Roma è stata oggi teatro di una nuova operazione, la seconda ondata
di "Mafia Capitale", che ha visto 44 persone finite agli arresti (19 in carcere
e 25 ai domiciliari) per le solite accuse: associazione di tipo mafioso,
corruzione, turbativa d'asta. Anche questa volta, nomi illustri figurano nella
lista delle persone coinvolte.
Primo su tutti Luca Gramazio, il quale ha basato la gran parte della sua
carriera politica, oltre che sui lasciti elettorali paterni,
sul merito di essere "amico di Casapound". Ed infatti a questo personaggio viene
imputato proprio il ruolo di essere stato il tramite fra la pubblica
amministrazione e la criminalità mafiosa, ovvero il suo compito era quello di
capire che tecniche amministrative utilizzare per riuscire a mangiare più soldi
possibili. Ma da dove venivano sottratti questi soldi? Proprio dai fondi
destinati alla gestione dell'emergenza migranti, dell'emergenza abitativa e di
tutti quei problemi che affliggono i quartieri della città. Quegli stessi
problemi che vengono agitati da questi fascisti per soffiare sul fuoco della
guerra fra poveri, tentando di distogliere l'attenzione dalla vera
questione, la dolosa gestione del comune di Roma, elevata a sistema proprio dal
loro sodale più in vista, Gianni Alemanno.
Proprio ieri a via Battistini abbiamo visto come Casapound abbia convocato un
presidio dichiaratamente razzista che contava ben 50 partecipanti, i quali
prendendo disgustosamente a pretesto l'incidente stradale della settimana scorsa
che ha portato alla morte di Cory, sbraitavano sotto lo guardo attonito dei
passanti slogan xenofobi contro rom e immigrati. Presidio che si è potuto
svolgere solamente perché un ingente schieramento delle forze dell'ordine ha
caricato una manifestazione di centinaia di antirazzisti, che si erano ritrovati
in quella piazza proprio per evitare che si continuasse a sciacallare su questo
episodio tragico. La rivendicazione di questi individui era come al solito il
loro leit motiv "prima gli italiani": evidentemente con questo slogan
intendevano legittimare la ruberia dei soldi pubblici che effettivamente negli
ultimi anni sono finiti tutti nelle loro italianissime tasche.
Come al solito però, quando si parla di soldi, si consacra una comunione di
intenti bipartisan. Perciò vediamo anche che Coratti, ex presidente del
consiglio comunale, e Ozzimo, ex assessore alla casa del Comune, sono anche loro
invischiati in questa vicenda accusati a vario titolo di aver indirizzato gli
appalti pubblici a cooperative a loro amiche soprattutto in riferimento
all'emergenza migranti e all'emergenza abitativa. Temi molto caldi nella città
di Roma, la cui criminale gestione ha portato al fatto che in alcuni quartieri
la situazione diventasse insostenibile. L'operazione di oggi, come quella del
dicembre scorso, dimostra ancora una volta che il tanto sbandierato "degrado di
Roma", su cui alcuni personaggi basano la loro campagna politica, non si è dato
da solo ma è frutto di una gestione volutamente scellerata e clientelare della
città. Una gestione che ha sempre avuto la necessità di perpetuarsi per
sostenersi, alla faccia della discontinuità proclamata da ogni nuovo sindaco.
Emerge anche una nuova figura di costruttore, quello degli stabili da
destinare all’emergenza e Pulcini è solo uno di questi. Dunque la città si
disegna ancora una volta sugli interessi della rendita e dei profitti possibili,
da ricavare senza remore anche dalla sofferenza delle persone.
Le reazioni della politica non si sono fatte attendere con Marino che si
vanta della recente nomina di Alfonso Sabella ad assessore alla legalità e
commissario straordinario del municipio di Ostia. Una nomina vergognosa e
paradossale in quanto il succitato signore in passato ha avuto ruoli
dirigenziali nella gestione della polizia durante il g8 di Genova 2001 ed
assistito inerme, se non proprio coordinato, le torture di Bolzaneto. Un
personaggio atroce, dunque, chiamato a ristabilire la legalità nella città di
Roma.
Questa vicenda ci regala un quadro disastroso di tutta l'amministrazione
comunale: affari gestiti da settori criminali più o meno inseriti nelle fila di
vecchie e nuove destre, una sinistra arruolata ormai nel partito dei solvibili e
del denaro, torturatori che si fanno carico della legalità. Come al solito chi
ci rimette in queste circostanze sono le periferie della città, vessate da anni
e anni di corrotta amministrazione, che attualmente fra sfratti e sgomberi delle
occupazioni delle case popolari, sono completamente abbandonate alla loro
povertà. Noi sappiamo bene da che parte stare, sappiamo che questa risma
di signori sono il nostro nemico, come lo sono anche tutti coloro che speculano
sui disagi, e ormai da parecchio tempo abbiamo capito che solamente con la
solidarietà delle lotte e con decisive pratiche di riappropriazione possiamo
riconquistare pezzi di libertà, di reddito e di dignità che ci vogliono
sottrarre. O peggio ancora farne oggetto di mercato, dentro una contrattazione
destinata a lasciarci solo briciole di welfare o dentro un’offerta di
cooptazione nella gestione dell’emergenza.
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