lunedì 4 maggio 2009

DOPO IL PAPA BUONO ANCHE IL DUCE BUONO

Parole di difesa e d'ammirazione verso il duce da parte di Marcello Dell'Utri,noto mafioso passato in politica grazie alla volontà e le pressioni di Silvio Berlusconi(li potete vedere qui sotto assieme a Cesare Previti in un film che purtroppo è diventato realtà,"Quei bravi ragazzi").
Dell'Utri,condannato tra l'altro per concorso esterno in associazione mafiosa,frode fiscale,false fatture,tentata estorsione e calunnia pluriaggravata,è uno che ha detto che l'antimafia è inutile perchè viene perseguitato da essa,ha portato Vittorio Mangano(lo"stalliere"di Arcore)a casa Berlusconi,ha partecipato alla cena di compleanno del boss Antonino Calderone e alle nozze del boss internazionale Jimmy Fauci,amico di Vincenzo Virga,dei Ciancimino,dei Cutrera-Caruana,
tutti elementi di spicco della mafia nostrana ed estera.
Ora,dopo che nel 2007 è pervenuto tra le sue mani le pagine dei diari segreti di Mussolini(sulla cui autenticità vi sono molti dubbi)ne tesse le lodi di grande politico,grande e buon uomo,ottimo colonizzatore e addirittura amante.
Sappiamo com'è andata a finire,ma cosa ci si vuole aspettare da uno dei primi fondatori di Forza Italia?E la gente ha il coraggio di votarlo?Siamo proprio un popolo di teste di cazzo!
Per approfondire tutte le perfomance politico-mafiose di Dell'Utri vi invito ad accedere alla biografia a disposizione su Wikipedia:http://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_Dell%27Utri,mentre l'articolo è tratto dal sito "www.diregiovani.it"grazie alla segnalazione di"Senza Soste.
Dell'Utri "Mussolini perse la guerra perchè troppo buono".

Lo storico braccio destro di Berlusconi, spalla di Licio Gelli in una ormai celebre trasmissione, riscrive la storia ad uso e consumo del nuovo PDL. E così dopo la fiction di Silvio, presidente partigiano ecco quella di Benito, uomo buono. Parola di Marcello Dell'Utri.
Per il senatore del Pdl, Marcello dell'Utri, i repubblichini "erano al 100 % partigiani di destra". Nel corso di un'intervista per Klauscondicio, sostiene che "non è che fossero delle persone da cancellare dalla storia, perchè hanno avuto la loro parte e credevano in alcuni valori". Certo, aggiunge, "i repubblichini sbagliavano sicuramente, perchè la Repubblica di Salò non è certo stata una gran bella cosa, però sono esseri umani che hanno lottato al pari degli altri per una loro idealità".Detto questo, il senatore si sofferma su diversi aspetti del ventennio fascista e soprattutto sulla figura di Mussolini che, afferma, "ha perso la guerra perchè era troppo buono". 'Assoluzione' nei confronti del Duce anche per quello che riguarda le leggi razziali: "Nei suoi diari - dice Dell'Utri - Mussolini scrive che le leggi razziali devono essere blande. Tra gli ebrei, il duce, spiega di avere i suoi più cari amici e si chiede perchè seguire Hitler con le sue idee sulle razze ariane, razze pure che non esistono".Poi, puntualizza: "Non ho paura di diventare impopolare con queste rivelazioni, perseguo solo la ricerca della verità". Inoltre, afferma Dell'Utri, Mussolini "non era affatto un dittatore spietato e sanguinario come poteva essere Stalin". Poi spiega che leggendo "i diari, giorno per giorno, per 5 anni dal '35 al '39, posso assicurare che trovo Mussolini un uomo straordinario e di grande cultura. Un grande scrittore, alla Montanelli".Inoltre, se il fascismo "diventò un orrendo regime, non è colpa di Mussolini", bensì dei "suoi uomini che lo hanno falsato costruendosene uno a proprio modo, basato sul ricatto e sulla violenza". Quello di Mussolini era un "fascismo di natura socialista". Proprio la lettura dei diari del Duce fa dire a Dell'Utri che da lì "viene fuori una figura diversa da quella che ci è stata propinata dagli storici dei vincitori, non era un buffone, non era un ignorante e tantomeno un sanguinario. Era un uomo buono.Mussolini era solo una brava persona che ha fatto degli errori" e per questo "è già stato condannato dalla storia". Infine, Mussolini e le donne: "A palazzo Venezia, con le donne il duce usava la tecnica musica e magia". Che Dell'Utri spiega così: "Negli anni, dal '35 al '39 Mussolini non aveva amanti, ma solo fugaci incontri e faceva quello che oggi si riassume in: musica (tromba) e magia (sparisci)".

Nessun commento: